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Milano : Piemme, 2019
Abstract: Hai dodici anni e sei nato in America. Tua madre è afghana e tutto ciò che sai di tuo padre è che una guerra stupida l'ha ucciso. Poi un giorno arriva la polizia, e vedi tua madre presa di forza e portata via, perché immigrata clandestina. La sua presenza è "illegale" nel Paese dove tu sei nato, cresciuto, l'unico Paese che puoi chiamare "casa". Comincia così la fuga di Jason, improvvisamente straniero a casa propria, per sfuggire alla polizia che ha preso sua madre, e per raggiungere New York, dove una zia è tutto ciò che gli resta della famiglia che credeva di avere. Una vera e propria avventura, per un ragazzino, nella giungla di una città che si rivela molto più amichevole del previsto. Soprattutto grazie a Max: conosciuta per caso in una corsia d'ospedale, dove Jason finisce per uno svenimento, Max è una ragazzina molto speciale, pronta ad aiutarlo e a dargli saggi consigli. Tra incontri bizzarri, nuove amicizie, paura e speranza, Jason riuscirà a ricongiungersi con la zia, e soprattutto a rivedere sua madre e a compiere quella che ormai è la sua missione: ricominciare daccapo, in America, con lei, che nel frattempo ha chiesto asilo politico. Perché nessuna legge può avere il potere di distruggere una famiglia.
15 luglio 2019 alle 10:04
Libro bello, dolce, tristemente attuale, avventuroso e che va dritto al cuore. La storia di un dodicenne nato in America da genitori afghani che incontra una ragazzina malata ma coraggiosissima e piena di fantasia e amore da dare e ricevere. Lo scontro/incontro tra due paure diverse ma piene di coraggio e voglia di vivere. Nel mezzo una rocambolesca avventura nelle vie di New York affollate da partecipanti alla maratona. Bello e consigliato.
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