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Milano : TEA, 2002
Abstract: Nella New York degli anni '40 s'intrecciano le vite di ricchi ebrei sopravvissuti all'Olocausto e rifugiatisi in America. Il pio Boris Makaver disereda la figlia Anna non appena scopre che ha lasciato il secondo marito per fuggire in Florida con il suo ex precettore, Hertz Grein. La fuga non va a buon fine: i due tornano a New York e si separano. Nel frattempo una dentista, fanatica di sedute spiritiche, organizza una messinscena con un'attrice, facendo credere al secondo marito di Anna che la sua ex moglie, defunta, è tornata in vita. Per l'uomo lo shock è tale che presto ne muore. Anna decide di tornare con il primo marito, un attore di teatro yiddish divenuto famoso a Broadway. Intanto Grein, sempre lacerato tra lussuria e vita religiosa.
3 maggio 2019 alle 12:51
Uno dei 10 romanzi che salverei dal Diluvio Universale, il capolavoro assoluto di Isaac B. Singer. Raccontando -come solo lui sa fare- le vicende di una molteplicità di personaggi e famiglie ebraiche trapiantate a New York Singer ci regala un'acutissima e profetica analisi della modernità, ritraendo con estrema precisione e con decenni di anticipo la deriva dei miseri e banali tempi che viviamo attualmente. Imperdibile.
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