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Milano : Feltrinelli, 2013
Abstract: Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il capro espiatorio. Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una zia maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una zia femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla Actuel, una misteriosa guardia notturna serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull'orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un'altalena tra divertimento e suspence, tra una Parigi da Misteri di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e grandi orchi che qualcuno crede estinti. Degli orchi si può ridere o si può tremare. Uno scrittore d'invenzione, un talento fuori delle scuole come Pennac, non ha certo paura di affrontarli con l'arma che lui stesso così definisce nel libro: 'l'umorismo, irriducibile espressione dell'etica'. (Stefano Benni)
17 aprile 2019 alle 10:58
Intrigante fino alla fine. Uno stile di scrittura davvero unico si combina a idee strepitosamente originali come il lavoro di capro espiatorio. Ma ciò che mi ha colpito maggiormente sono le ricorrenti metafore utilizzate non per arricchire la descrizione ma come descrizione stessa, che richiede quindi un particolare ma piacevolissimo sforzo per essere compresa.
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