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Roma : E/O, 2016
Abstract: Le streghe di Lenzavacche vennero chiamate nel 1600 in Sicilia un gruppo di mogli abbandonate, spose gravide, figlie reiette o semplicemente sfuggite a situazioni di emarginazione, che si riunirono in una casa ai margini dell' abitato e iniziarono a condividere una vera esperienza comunitaria e anche letteraria. Furono però fraintese, bollate come folli, viste come corruttrici e istigatrici del demonio. Secoli dopo, durante il fascismo, una strana famiglia composta dal piccolo Felice, sua madre Rosalba e la nonna Tilde rivendica una misteriosa discendenza da quelle streghe perseguitate. Assieme al giovane maestro Mancuso si batteranno contro l'oscurantismo fascista per far valere i diritti di Felice, bambino sfortunato e vivacissimo.
15 novembre 2018 alle 18:29
Lettura splendida sotto tanti punti di vista, scritta in maniera eccellente. Si racconta la storia di questa famiglia di donne che vengono etichettate come streghe. Chi erano le streghe? Donne che avevano il desiderio di studiare, di leggere e venivano escluse dalla società. Una di queste donne partorisce un bambino che è affetto da una grave disabilità, però manifesta un desiderio, quello di andare a scuola. La vicenda di questo ragazzino si intreccerà con quella di un maestro che insegna in Sicilia negli anni '30. Si respira superstizione, pregiudizio, stereotipi sociali.....
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