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Lincoln nel Bardo
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Saunders, George

Lincoln nel Bardo

Milano : Feltrinelli, 2017

Abstract: Febbraio 1862, la Guerra civile è iniziata da un anno, e il presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, è alle prese con ciò che sta assumendo tutti i contorni di una catastrofe. Nel frattempo Willie, il figlio prediletto di undici anni, si ammala gravemente e muore. Verrà sepolto a Washington, nel cimitero di Georgetown. A partire da questa scheggia di verità storica - i giornali dell'epoca raccontano che Lincoln si recò nella cripta e aprì la bara per abbracciare il figlio morto - Saunders mette in scena un inedito Aldilà romanzesco popolato di anime in stallo. Il Bardo del titolo, un riferimento al «Libro tibetano dei morti», allude al momento di passaggio in cui la coscienza è sospesa tra la morte e la prossima vita. È questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all'esistenza precedente, come Willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. Accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento prodotto nel mondo di queste anime perse dall'arrivo di Willie Lincoln, che è morto e non lo sa, e di suo padre, il presidente, che è come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese. Sentiremo le voci - petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate - degli spiriti e il controcanto della storia. Leggeremo nei pensieri di Lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico. Il romanzo si svolge in una sola notte, eppure abbraccia le epoche e arriva fino a noi, spaziando in un territorio dove tutto è possibile, dove la logica convive con l'assurdo, le vicende vere con quelle inventate, dove tragedia e farsa non sono due categorie distinte e separate ma un'unica realtà indifferenziata e contraddittoria, che proprio per questo appare spaventosa e viene negata. Come si può vivere, amare e compiere grandi imprese, sapendo che tutto finisce nel nulla?

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Utente 44643
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Saunders parte da un fatto realmente accaduto per raccontare una storia universale: un rapporto padre-figlio, lo fa innovando stilisticamente e portando qualcosa di nuovo nel panorama letterario contemporaneo. E' il 1862, durante la guerra civile americana e il figlio undicenne dell'allora Presidente degli Stati Uniti A.Lincoln si ammala e muore. Il paese sta attraversando una profonda crisi e la sua guida è colpita da un grave lutto. Il gesto che fa nascere in Saunders la necessità di raccontare questa storia è quello che il Presidente compie dopo le onoranze funebri, tornando quella notte nella cripta, riaprendo la bara, riabbracciando il corpo senza vita del figlio. Il bardo non è nient'altro che una specie di limbo che nella cultura tibetana viene occupato dalle anime di coloro che hanno qualcosa in sospeso, in questo luogo non luogo, Willie troverà tre guide sgangherate che lo aiuteranno nel suo percorso. I personaggi parlano direttamente al lettore spiegandogli cosa è successo e contraddicendosi l'un l'altro, il risultato è fenomenale..... un calvario scanzonato e commovente che prende il meglio del post-modernismo e lo mescola al più classico dei poemi: la Divina Commedia.

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