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Milano : Mondadori, 2016
Abstract: Un episodio di guerriglia durante la guerra civile spagnola, un ponte che deve essere fatto saltare, un piccolo gruppo di partigiani uniti dall'unica speranza che "un giorno ogni pericolo sia vinto e il paese sia un posto dove si vive bene"; in mezzo a tutto questo, Robert Jordan, il dinamitardo, l'inglés giunto da Madrid per organizzare la distruzione del ponte. Robert è un irregolare nell'esercito repubblicano, un intellettuale votato a una causa che, tra mille dubbi, egli sente non meno sua degli altri: perché al di là di ogni errore e di ogni violenza ci sia pace e libertà per tutti.
9 settembre 2025 alle 22:57
Il romanzo, ambientato durante la guerra di Spagna, racconta di un americano incaricato di far saltare un ponte con la collaborazione di un gruppo di partigiani antifranchisti.
È scritto in terza persona ma l'autore, per conferire profondità ai personaggi senza penalizzare la vivacità narrativa, trascrive i loro pensieri dando loro lo stesso rilievo dei dialoghi, trattandoli come dialoghi dell'io con l'io, attraverso frasi virgolettate tipiche del discorso diretto.
Il pensare ed il dire sono le due modalità espressive con cui Hemingway s'interroga sulla guerra, "una gran porcheria", senza arrivare però ad una sua visione definitiva ma lasciando che siano i personaggi a metterne in luce i molteplici volti.
Dal tema della guerra ne derivano molti altri di cui il più divisivo e lacerante è quello dell'omicidio, se sia cioè lecito uccidere un altro uomo in nome di un valore superiore come quello della libertà; nel groviglio di considerazioni che ne scaturiscono sembra emergere una scala di sfumature e distinzioni dove il binomio omicidio-odio è il più pericoloso ed aberrante.
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