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Membrana
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Chi, Ta-wei

Membrana

Torino : Add, 2022

Abstract: Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L'umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent'anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. Pubblicato a Taiwan nel 1995, "Membrana" è un classico della narrativa speculativa in cinese. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti. Un romanzo visionario che si distingue per l'estetica cyberpunk e i temi queer e trans.

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Utente 10129
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È uno sci-fi dalla tematica queer e distopica. È ambientato in un ipotetico futuro del 2100, in un mondo dominato dai social, provato dalle numerose malattie cutanee causate dal buco dell'ozono e dagli effetti cancerogeni dei raggi ultravioletti. Un mondo sempre più impegnato nell'approvvigionamento della luce, dell'acqua, dell'aria pulita e del concime. Un mondo disseminato da fabbriche di androidi, utilizzati per la donazione di organi ed il trasporto delle persone. L'autore Chi Ta-wei descrive molto bene questi scenari, ipotizzando situazioni ormai non così irrealizzabili e non così lontane, come l'estinzione di alcuni animali, il dilagare di nuovi virus ed il sopravvento delle macchine sull'uomo. Vengono affrontati temi interessanti di medicina bionica, ecologia, tecnologia, considerando l'impatto sulla vita umana, sempre più controllata ed influenzata da questi mezzi. Ne derivano importanti riflessioni morali. Altro delicato tema esplorato è quello del rapporto madre/figlia, inficiato dall'assenza e dalla mancanza e dal bisogno di affetto. La trama è ben costruita e riserva numerosi colpi di scena, che finiscono per ribaltare l'impressione iniziale. Grande merito all'autore per la capacità e la sensibilità con cui ha presentato questa storia, che se per certi versi risulta assurda e strana, dall'altro non nasconde il timore di una vita vissuta in gabbia, come un canarino impossibilitato ad usare le proprie ali. La gabbia diventa una membrana invisibile che allontana ed isola da tuttio ciò che abbiamo intorno, privando della libertà Un epilogo sconvolgente, inaspettato, doloroso, drammatico che, nonostante la freddezza delle macchine e della robotica, lascia spazio ai sentimenti, alle emozioni, ai desideri e finisce anche per commuovere.

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