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L'amazzone di Alessandro Magno
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Pitzorno, Bianca

L'amazzone di Alessandro Magno

Milano : Oscar Mondadori, 2014

Abstract: Mìrtale è una trovatella allevata per l'interessamento di Alessandro Magno, il capo della spedizione in Asia. C'è un mistero nel suo passato. C'è il fatto davvero straordinario che il cavallo Bucèfalo, che non si lascia toccare da nessuno se non da Alessandro, non solo accetta le sue carezze ma persino che la bambina gli monti in groppa. E per quale motivo l'educazione che le viene impartita è identica a quella dei giovani maschi di nobile famiglia? La carovana si dirige verso l'India, dove Mìrtale troverà forse la risposta a tutte le sue domande. Età di lettura: da 11 anni.

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Utente 10129
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È un libro per ragazzi incentrato sulla figura del famoso condottiero ellenico Alessandro Magno. Quest'ultimo è il protagonista adulto maschile realmente esistito, a cui si accosta invece un giovane personaggio femminile frutto della fantasia dell'autrice Bianca Pitzorno. Tra i due, nonostante il titolo possa fuorviare, è sicuramente Alessandro a spiccare e a dominare maggiormente la scena. Il libro ripercorre con numerosi dettagli il suo viaggio di conquista in Oriente, senza tralasciare i dati più biografici. Mentre permane un alone di mistero in merito alla reale esistenza del popolo delle Amazzoni, entrate nella leggenda ma senza fonti storiche che dimostrino altro. Bianca Pitzorno delinea una figura strepitosa di Alessandro Magno, quale uomo politico colto, forte e sensibile, il più alto rappresentante della civiltà greca che si contraddistinse per il rispetto e la magnanimità verso le civiltà "barbare" conquistate. Egli stesso sposò una ragazza di un popolo e di una cultura completamente diversi. E se già secoli fa si poteva parlare di apertura, inclusione, condivisione viene spontaneo domandarsi perché oggi si faccia ancora tanta fatica... Nel libro si ritrovano poi alcuni elementi che stupiscono: la presenza del petrolio in alcuni paesi, anche se non sapendo di poterlo sfruttare come energia non era già oggetto di contesa e motivo di guerra; il culto, sulle rive dell'Indo, di una religione di non violenza e amore che ispirerà Ghandi ed il fatto che il paese delle Amazzoni, donne forti e indipendenti, fosse collocato tra Iran e Afghanistan, proprio in quei paesi dove oggi le donne sono invece velate e sottomesse. Nel libro si ritrovano anche alcune poesie di poeti greci vissuti prima di Alessandro e, quindi, verosimilmente conosciute dai personaggi ed una di Pascoli per cui l'autrice si è concessa la licenza di fingere fosse antica, confidando nell'amore del poeta per la figura del condottiero. La trama si compone quindi di numerosi cenni storici, riferimenti a miti greci e usi legati alla religione praticata nei paesi conquistati da Alessandro. Personalmente ho trovato molto più marginale la vicenda fantastica legata a Mirtale e al suo desiderio di trovare il suo popolo. Un libro sicuramente frutto di un grande lavoro di ricerca, che fornisce numerose ed interessanti informazioni, che valorizza la figura di Alessandro, ma a volte troppo dettagliato nella cronistoria. Avrei gradito un maggiore approfondimento del mito delle donne guerriere, ma forse non era questo l'intento dell'autrice.

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