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Camere separate
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Tondelli, Pier Vittorio

Camere separate

Milano : Bompiani, 2016

Abstract: "Camere separate è forse un adagio condotto sull'interiorità e sul rinvenimento delle motivazioni profonde - per il protagonista dell'amare e dello scrivere. Il primo romanzo che ho scritto dopo il compimento del trentesimo anno. Come scrive Ingeborg Bachmann: 'Quando un uomo si avvicina al suo trentesimo anno di età, nessuno smette di dire che è giovane. Ma lui, per quanto non riesca a scoprire in se stesso nessun cambiamento, diventa insicuro; ha l'impressione che non gli si addica più definirsi giovane. Sprofonda e sprofonda.'" Il capolavoro di Tondelli torna in una edizione celebrativa arricchita di interviste e articoli curati da Fulvio Panzeri.

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Utente 10129
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È un libro molto introspettivo, in cui la sfera emotiva gioca un ruolo fondamentale in una storia che tratta numerosi temi: l'omosessualità, l'amore e le sue difficoltà, la malattia, la perdita, la morte, il senso di smarrimento per l'assenza di una persona, la difficoltà nella rielaborazione di un lutto, la solitudine non imposta ma anelata, la ricerca del proprio posto nel mondo per tornare alla vita. Il racconto è in terza persona e benché i protagonisti siano due, il tutto viene narrato dal punto di vista di Leo, scandagliando i suoi sentimenti e le sue emozioni ed avvicinando il lettore al personaggio in modo intimo. Vi sono numerosi salti temporali nel passato, che si insinuano nel presente di Leo attraverso qualcosa che rievoca i suoi ricordi, sia piacevoli che dolorosi. Non vi sono capitoli, il libro è diviso in tre parti e vi sono dei paragrafi che delimitano il confine tra presente e passato, continuamente influenzati l'uno dall'altro. Vi sono numerose descrizioni erotiche che scendono nel dettaglio, ma senza mai scadere nella volgarità. Molto curato è l'aspetto dell'attrazione, tra giochi di sguardi, contatti fintamente occasionali e sfioramenti leggeri. È presente anche una dimensione onirica sull'uso di sostanze stupefacenti, ma l'ho trovata un po' caotica: è l'unica parte che ha appesantito un po' la mia lettura. Ben trattato è il senso di smarrimento ed il desiderio di annullamento che pervade il protagonista per la perdita dell'amato, che ha voce in capitolo solo attraverso brevi lettere riportate nella trama. I dialoghi sono poco presenti. Il titolo esprime l'incapacità di Leo di vivere quotidianamente il suo amore, proiettando nel presente la consapevolezza di una futura separazione: "voleva continuare a essere un amante separato, voleva continuare a sognare il suo amore e a non permettergli di infrangersi nella quotidianità". Altro tema fondamentale è la ricerca di una propria missione, per riemergere dalla paura della morte. L'epilogo risulta inaspettato, riuscendo ad infondere serenità in un fatto tragico. La scrittura di Pier Vittorio Tondelli è meravigliosa: il suo stile è elegante, ricercato, a volte poetico ed evocativo.

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