Il crimine del buon nazista
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Materiale linguistico moderno

Machado, Samir Machado de

Il crimine del buon nazista

Abstract: Ottobre 1933. L'LZ 127 Graf Zeppelin proveniente dalla Germania viaggia in direzione di Rio de Janeiro. I suoi passeggeri sono soprattutto ricchi commercianti, medici, ereditieri. Tutto all'interno del dirigibile è pensato per una clientela abituata al meglio. Se non fosse per un misterioso omicidio che avviene nel cuore della notte. A bordo c'è un funzionario della Kriminalpolizei berlinese, Bruno Brückner, membro del partito nazista in viaggio per una vacanza, che prende in mano le indagini. Comincia con l'interrogare tutti i passeggeri che hanno cenato con la vittima la sera prima dell'assassinio: Karl Vöegler, un medico nazista sostenitore dell'eugenetica, William Hay, un inglese un po' dandy e provocatorio, e infine l'indecifrabile baronessa Van Hattem. Viene perquisita la cabina della vittima, si scopre che aveva due passaporti, uno con nome tedesco, l'altro con nome ebraico, c'è il sospetto che sia una spia comunista. E, ancora peggio agli occhi dei passeggeri coinvolti nelle indagini, nella sua valigetta vengono trovate alcune riviste erotiche molto diffuse negli ambienti underground omosessuali della Berlino degli anni Trenta: nudi artistici, articoli che raccontano le campagne di Magnus Hirschfeld, tra i fondatori del primo movimento gay, o i «cabaret della vita» come l'Eldorado, tutto un mondo che in quegli anni rappresentava un presidio di coraggio e libertà contro gli orrori del nazismo. Nelle ultime pagine del romanzo un vertiginoso testacoda narrativo svelerà al lettore la soluzione inaspettata, tra doppie identità, inganni e colpi di scena fino a una chiusa sferzante che spiega anche il titolo. Con un intreccio da giallo d'altri tempi, alla Agatha Christie, Samir Machado de Machado rende omaggio ai classici della letteratura poliziesca e, in uno stile ironico e tagliente, racconta l'ascesa del Terzo Reich e la persecuzione nazista contro gli omosessuali. Sotto il calibrato rebus della trama, "Il crimine del buon nazista" lascia affiorare una denuncia contro le idee «rabbiose e violente» del fanatismo di ieri e di oggi.


Titolo e contributi: Il crimine del buon nazista / Samir Machado de Machado ; traduzione di Vincenzo Barca

Pubblicazione: Palermo : Sellerio, 2024

Descrizione fisica: 187 p. ; 17 cm

EAN: 9788838946837

Data:2024

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Serie: La memoria ; 1307

Nomi: (Traduttore) (Autore) (Editore)

Soggetti:

Classi: Poliziesco <genere fiction> (0) Giallo (Mystery) <genere fiction> (0) 869.35 NARRATIVA PORTOGHESE, 2000- (14)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2024
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: fiction

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È un breve giallo con una precisa ambientazione storica. Come suggerisce il titolo, il periodo è quello della seconda guerra mondiale ed il tema dominante è quello del razzismo, legato all'educazione eugenetica promossa dal partito nazista per promuovere i geni puri e scoraggiare i matrimoni misti. Si parla di omosessualità e di tutte le discriminazioni e le torture a cui furono sottoposti gli individui attratti dallo stesso sesso. I vari personaggi, in numero contenuto, vengono presentati in modo essenziale nelle loro generalità. L'inizio del libro è molto lento e, comunque, il ritmo non diventa mai incalzante e così coinvolgente. Tutto ruota intorno al cadavere ritrovato, in un gioco di doppia identità. L'abilità dell'autore Samir Machado de Machado si concentra nell'ultima parte, che riserva un colpo di scena ad effetto, ripresentando la vicenda dal punto di vista della vittima e del carnefice. Un epilogo sicuramente ben riuscito e non così scontato, vista anche la cerchia ristretta dei personaggi. La conclusione riserva anche una considerazione forte sul tema trattato, sicuramente degna di nota.

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