Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Abstract: Questo breve ma denso saggio di estetica rispecchia la svolta materialistica nella concezione dell'arte di Walter Benjamin, stimolata dalla conoscenza della regista armena Asja Lacis e di Bertold Brecht, e insieme segnata dall'esperienza del fascismo e dell'esilio. In una costruzione storico-filosofica piuttosto libera quanto perspicua, Benjamin concepisce le tecniche moderne di riproduzione come una distruzione del tradizionale valore cultuale-sacrale dell'opera d'arte, nella cui aura, intesa come l'"apparizione unica di una lontananza, per quanto vicina possa essere", si manifestano forme di esperienza teologica e mistica "inutilizzabili" nella lotta contro il fascismo. È specialmente il cinema a produrre una ricezione estetica collettiva del tutto diversa rispetto al passato. Nel complesso, la riproducibilità tecnica marca la dipendenza ormai totale dell'arte dalla politica
Titolo e contributi: L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica / Walter Benjamin ; introduzioni, traduzione e bibliografia di Luciano Tripepi ; traduzione, note ai testi e indici di Salvatore Cariati ; premessa gnoseocritica, collazione del testo tedesco e traduzioni di Vincenzo Cicero
Pubblicazione: Firenze : Bompiani, 2017
Descrizione fisica: CXXXII, 490 p. ; 20 cm
EAN: 9788845294013
Data:2017
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.), Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.
| Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
|---|---|---|---|---|---|
| PONTE SAN PIETRO "MARZIO TREMAGLIA" | 700.1 BEN | PSP-93743 | Su scaffale | Prestabile |
Ultime recensioni inserite
Nessuna recensione
Clicca sulla mappa dove vuoi posizionare il tag