Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Qualcuno ci arriva a notte fonda, quando il conto delle ore che mancano al suono della sveglia non supera quello dell’età del piccolo insonne. Altri lo annotano subito dopo il tg della sera, con la luce estiva che inonda la cameretta e i fratelli grandi che fanno ancora baccano nei corridoi. Perché il punto di rottura che abbiamo deciso di chiamare “veramente troppo tardi” è un concetto di tempo che non può essere definito in modo universale, ma che è facilmente riconoscibile da qualsiasi genitore ci sia caduto dentro almeno una volta nella vita. Quando state per perdere le staffe, quando vi siete già assopiti almeno tre volte accanto al lettino del fondista della veglia a oltranza, quando siete transitati dalla tenerezza di un pigiammo con irresistibile contenuto alla disperazione di due occhioni irrimediabilmente spalancati, insomma quando non ce la fate più, quello è “veramente troppo tardi”. La storia della buona notte è sempre una buona soluzione e allora tanto vale provarci, almeno prima di passare a metodi più drastici o dichiarare la sconfitta definitiva e rassegnarsi all’ennesima notte in bianco. Le nostre Storie per quando è veramente troppo tardi sono cortissime, a volte appena una manciata di righe. Qualcuna poi non sembra affatto una storia, ma è un particolare irrilevante. Dovete solo aprire il libro a caso, trovare una storia a caso e leggerla. Non più di una, altrimenti l’effetto sorpresa svanisce e siamo da capo. Allora, anche se siete stanchi morti, provateci. Aprire a caso, storia a caso, leggere, spegnere la luce, sgattaiolare veloci fuori dalla cameretta. È facile. Se in più funziona, è il massimo.