Rete Bibliotecaria Bergamasca

Tremenda delusione.
Dopo aver letto la trama, molto accattivante, ho deciso di leggere questo libro, il primo per me di Nadia Terranova, spronato anche dalla biografia dell'autrice e dei vari premi da lei vinti.
Purtroppo non è il libro che mi aspettavo, oltretutto scritto con degli errori mostruosi, non all'altezza di un personaggio così importante.
Ve ne cito 2 su tutti.
1) a pagina 6 si legge ".., a parte una scatola di ferro rosso custodita in fondo a un cassetto,..". Ma da quando il ferro è rosso? Forse sarebbe più corretto scrivere "una scatola di ferro rossa", oppure "una scatola rossa di ferro".
2) A pagina 7 si legge "..Afferrai l'acqua dalla bottiglia di plastica dal comodino e bevvi lunghi sorsi..". Qualcuno mi sa spiegare come si fa ad afferrare l'acqua da una bottiglia di plastica e berne dei sorsi?
Forse sarebbe più corretto scrivere " Afferrai la bottiglia di plastica e bevvi lunghi sorsi d'acqua..".
Piccoli dettagli? Forse ma quando si entra nell'Olimpo degli scrittori, mi dispiace ma non li accetto.

Narratrice scoperta con il romanzo "Casca il mondo", la Terranova è una quarantenne siciliana che abita a Roma e in questo romanzo forse c'è un po' di autobiografia, visto che la protagonista è una giovane donna sposata con un uomo rassicurante a Roma che parte per Messina dove la madre la aspetta per mettere ordine negli oggetti di casa prima di venderla. La ferita che la protagonista si porta dietro a causa della scomparsa del padre mai più tornato, è lì che l'aspetta e dovrà fare i conti con i fantasmi, far pace con ciò che è accaduto. Scrittura attenta ai rapporti a specchio fra le psicologie, calda nei dialoghi, nelle empatie.

Libro molto bello e dai risvolti psicologici interessanti.La protagonista, Ida, parte alla volta della sua Messina, terra natia, per aiutare la madre a vendere la casa. e si perde in un mare di ricordi. In sostanza un viaggio retrospettivo e introspettivo, dove pian piano affiorano sentimenti tenuti a freno, sentimenti nascosti, sentimenti sbagliati.Un libro che porta a galla una sorta di egoismo rispetto al dolore altrui, sempre ritenuto meno importante del nostro. Un libro che definirei tagliente, in cui manca il sentimento principale di tutta la vita: l'amore.