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Abstract: "Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore." Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati ci parla di se stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall'eterno dialogo tra la vita e la morte. Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l'omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l'intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Facendo di "Poema a fumetti" un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare.
Titolo e contributi: Poema a fumetti / Dino Buzzati ; a cura di Lorenzo Viganò
Pubblicazione: Milano : Mondadori, 2017
Descrizione fisica: 250 p. : ill. ; 25 cm
EAN: 9788804679226
Data:2017
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 6 copie, di cui 2 in prestito.
| Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
|---|---|---|---|---|---|
| VILLA D'ALME' | 741.5 BUZ | VME-26549 | In prestito | 06/12/2025 | |
| ALBANO SANT'ALESSANDRO | 741.5 BUZ | ASA-47280 | Su scaffale | Prestabile | |
| TELGATE | 741.5 BUZ | TEL-101509 | Su scaffale | Prestabile | |
| TORRE DE' ROVERI | 741.5 BUZ | TRR-31967 | In prestito | ||
| CASTEL ROZZONE | 741.5 BUZ | CTR-21692 | Su scaffale | Prestabile | |
| ARZAGO D'ADDA | 741.5 BUZ | ARZ-14825 | Su scaffale | Prestabile |
Ultime recensioni inserite
Opera molto difficile da valutare, è un fumetto (anche se ci sarebbe da valutare quanto sia adeguata questa definizione) di Dino Buzzati, pubblicato nel 1969. Il volume rielabora il noto mito di Orfeo e Euridice in un modo tutto nuovo: la base resta la stessa ma le riflessioni di Buzzati diventano estremamente personali. Il tema centrale è indubbiamente la morte, o meglio, il valore della morte. Questo aspetto credo che sia poco sensato approfondirlo in questo breve commento perché porterebbe solo ad anticipare l’opera. Da notare che per una buona parte del volume, secondo me, non c’è una grande coesione tra testo e immagini, lo definirei più un romanzo illustrato... la parte testuale tende a prevalere a volte “oscurando” il disegno (d’altronde Buzzati è prima di tutto uno scrittore). La cosa che reputo più interessante è l’approfondimento a fine volume che spiega alcuni retroscena dell’opera, quanto Buzzati ci tenesse e quanto abbia faticato per vederla finalmente in stampa. Oltre a tutto questo l’opera viene, in parte, analizzata mostrando come per la realizzazione di questo volume l’autore abbia usato decine e decine di diversi riferimenti andando a citare artisti come Dalì, autori di un atlante di medicina, una regina dello strip-tease parigino ma anche sé stesso e decine di altri autori… probabilmente non sono ancora state trovate tutte quante le citazioni. Quest’opera oltre a rappresentare un estremo tentativo di sperimentazione, probabilmente fin troppo moderno per i tempi infatti ricevette non poche critiche, è secondo me un’opera in cui l’autore mette tutto sè stesso. Le citazione inserite non sono casuali ma si rifanno a cose che lo stesso Buzzati amava, l’idea stessa di fare un fumetto è dovuta a una sua passione per questo media. Non ho per ora, ma rimedierò credo, una conoscenza dell’autore che mi permetta di valutare quest’opera con il resto della sua carriera… ma mi sembra evidente come Buzzatti abbia creato questo volume con estrema passione, ignorando qualsiasi schema o preconcetto, per arrivare a un qualcosa in cui credeva fermamente. Non vado oltre perché qualunque cosa io possa scrivere non renderebbe quanto l’approfondimento a fine volume. In conclusione, è un’opera che consiglio nonostante ritengo possa risultare a tratti di difficile comprensione; personalmente ho sentito il bisogno di una rilettura che ha reso molti aspetti più chiari.
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