Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Con i suoi scritti di teoria politica Han Fei cercò di spingere il re di Qin, Ying Zheng, a unificare i territori cinesi. Ying Zheng segui i suoi consigli ma fece imprigionare Han Fei con l'accusa (probabilmente falsa) di aver congiurato contro di lui. Han Fei morì in carcere nel 233 a. C. Brillante ma sfortunato, ha avuto un'influenza lunga e profonda nel pensiero e nella storia della Cina. Il suo principio cardine è che il mondo senza un governo forte è destinato ad andare in rovina, dato che gli uomini sono portati a comportamenti negativi verso il bene collettivo. Le sue concezioni brutali sull'organizzazione del potere sono state apprezzate e prese a modello dai grandi dittatori della storia dell'impero, e segretamente studiate dai politici cinesi di tutte le epoche. Per questo i sinologi internazionali considerano l'Hhan Feizi il testo più importante del pensiero politico cinese. Questa, per quanto in forma antologica, è la prima traduzione italiana dell'opera.