Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Scritto nel 1952 e pubblicato tre anni dopo, Metello è forse il romanzo più riuscito nella vasta produzione pratoliniana. Primo capitolo della trilogia Una storia italiana, copre l’arco di tempo dal 1875 al 1902, un periodo cruciale nella vicenda politica e sociale dell’Italia unita. Protagonista è Metello Salani, fiorentino, operaio edile, sindacalista. Attraverso gli anni ne seguiamo la maturazione come lavoratore 
e come uomo, dall’infanzia in campagna al ritorno nella città natale, Firenze, 
dove sotto la guida dell’anarchico Betto inizia a scoprire la politica, tra gli anarchici prima e i socialisti poi, diventando un protagonista delle lotte sindacali tra gli ultimi anni dell’Otto e l’inizio del Novecento. Intanto Metello conosce anche l’amore: tra le braccia della bella vedova Viola e soprattutto con la dolce e volitiva Ersilia, che sarà la compagna di tutta una vita. Nonostante il solido impianto ideologico che lo sottende, il racconto non si risolve in un romanzo a tema, non mira solo a dimostrare una tesi politica. Al contrario, con Metello Pratolini crea una figura letteraria viva e presente quante altre mai, e insieme perfettamente calata 
nel contesto storico in cui visse, tratteggiato in un affresco di grande potenza