Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Il primo numero, uscito nell’aprile del 1965, si apriva con Charlie Brown e i fumetti, un’intervista di Umberto Eco a Elio Vittorini e Oreste Del Buono. Il letterato siciliano parlava di come l’infanzia sia il principale veicolo del «signifiant» - raccontarla equivale a usare l’età della pietra per raccontare il mondo moderno - mentre O.d.B. spiegava come, dopo un momento di iniziale repulsione, aveva iniziato ad amare i Peanuts soltanto quando aveva avuto un’epifania identificativa: «Charlie Brown sono io. Da questo punto ho cominciato a capirlo. Altro che comico, era tragico, una tragedia continua. Ed ecco finalmente ne ho cominciato a ridere. Un fumetto come diagnosi, prognosi ed esorcismo». Sono passati cinquant’anni e Linus, da allora, ha fatto molta strada.Pur avendo mantenuto l’impostazione iniziale - una rivista che usasse, appunto, i fumetti come diagnosi, prognosi ed esorcismo, analizzando il reale attraverso le firme dei propri illustri collaboratori - ha saputo cambiare, attraversando tanta parte della storia culturale italiana e analizzando, passo dopo passo, le istanze che hanno caratterizzato i nostri tempi più recenti.In questo unico volume vengono riproposte tutte le copertine che hanno contenuto Linus nel corso della sua storia: un percorso vario e coloratissimo, non solo agiografico, ma utile a ricostruire il gusto di più epoche culturali, disegnato dalle migliori matite apparse in Italia durante questo lungo lasso di tempo. Una galleria di tratti, vignette, titoli, nomi, personaggi e colori per festeggiare insieme Linus, i suoi autori e i suoi fumettisti.