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Abstract: Ognuno ha un suo classico, ha detto Garboli, cioè un compagno di veglia, un segreto e inseparabile interlocutore. Il suo, non c'è dubbio, è stato Molière, cui ha dedicato, nel corso di oltre un trentennio, memorabili saggi e rivoluzionarie traduzioni, sino a diventarne interprete accanito e quasi maniacale. Sempre, occorrerà aggiungere, in un'ottica acutamente teatrale. Non a caso, radunando nel 1976 cinque testi molieriani, Garboli sottolineava di voler offrire cinque copioni al teatro italiano di oggi, nella presunzione che il teatro di Molière sia portatore di un sistema di idee, di un messaggio che ci è oggettivamente contemporaneo. Epicentro di quel sistema di idee è per lui Tartufo, oltraggiosa figura di servo che - infrangendo l'antica, dura legge teatrale che fa dell'intelligenza dei servi un privilegio infruttuoso si cimenta nell'impossibile impresa di farsi padrone, e che dalla servitù si libera con l'esercizio salutare, rassicurante, medico della politica: sicché la pièce altro non è se non la diagnosi comica e disperata della struttura politica della realtà, mascherata di valori intoccabili che si autolegittimano grazie alla santità di una causa e si presentano come la guarigione di un male. Con un saggio di Carlo Ginzburg.
Titolo e contributi: Tartufo / Cesare Garboli ; a cura di Carlo Cecchi ; con un saggio di Carlo Ginzburg
Pubblicazione: Milano : Adelphi, 2014
Descrizione fisica: 176 p. ; 18 cm
ISBN: 9788845929243
Data:2014
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.
| Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
|---|---|---|---|---|---|
| ALBINO | 842.4 GAR | ALB-137588 | Su scaffale | Prestabile |
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