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Abstract: Che cosa rende più naturali di altre le nostre scelte di vita? Forse il fatto di ricalcare le orme di chi ci ha preceduto o di inserirci in quel flusso esistenziale che scorre indipendentemente da noi e a cui, presto o tardi, volenti o nolenti, finiamo per adeguarci tutti? Ma anche così, anche optando per scelte naturali, come sposarsi, avere figli e un lavoro con cui mantenerci, scelte che non vadano controcorrente, riusciamo a raggiungere la nostra massima aspirazione, vale a dire la felicità? Perché è questo che in fondo ognuno di noi cerca spasmodicamente, a volte disperatamente, nella vita. E non fa eccezione Tomas Espedal, che in pagine di disarmante e a tratti impietosa schiettezza parte dalla propria esperienza, senza tacerne le debolezze, le ipocrisie e i desideri mai sopiti, per approdare a una riflessione di respiro universale, sulla scia di un sogno che appare impossibile. Quello che ci restituisce è un testo di grande poesia e di intensa sensibilità, che trascende la mera esperienza autobiografica e diventa specchio di un'umanità che, nonostante le sconfitte, si ostina a presentarsi all'ennesimo appuntamento mancato con la felicità.
Titolo e contributi: Il corso innaturale delle cose / Tomas Espedal ; traduzione di Lucia Barni
Pubblicazione: Milano : Ponte alle Grazie, 2012
Descrizione fisica: 155 p. ; 20 cm
ISBN: 9788862205573
Data:2012
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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