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Abstract: In un punto imprecisato del tempo pare che il nostro Paese sia entrato in un'altra storia,in cui occorre immaginare coordinate di senso differenti da quelle del passato.Per farlo, Ciriaco De Mita muove da tre domande.La prima riguarda l'esistenza o meno di un punto critico a partire dal quale la nostravicenda sarebbe diventata il fantasma di se stessa: esiste questo punto o è solouna bella immagine per indicare una cosa diversa, il cui significato va ricercatosu un altro piano? La seconda domanda consiste nel tentativo di ri-vivere la storiad'Italia, che non significa raccontarla ma chiamarla in causa e, insieme, liberarladagli stereotipi. La terza, più che una domanda, è la scommessa che la storia possaessere pensata, e quindi oltrepassata, in direzione del futuro. A queste domandel'Autore da una risposta da cui sarà inevitabile per chiunque partire, se intende ancorariflettere e cercare di capire.Lo sguardo di De Mita si rivolge alle due coordinate del nostro tempo.In primo luogo, lo sguardo rivolto a ciò che è accaduto e a quel che sta accadendosi sofferma su dì una società che non è più pensabile come un insieme coerente di parti,come un tutto omogeneo o comunque riconducibile ad unità. Una società senzarappresentanza in cui, scomparsi i partiti storici, non solo non si riesce a risponderealle diverse spinte e articolazioni, alle sollecitazioni di spazi di autonomia,di partecipazione, in una parola, di libertà, ma si fatica a tracciare i quadri interpretativientro cui la trasformazione va pensata perché possa essere superata. In secondo luogo,lo sguardo rivolto al futuro che vede, invece, la possibilità di una società che si raccogliee cresce intorno al fuoco delle comunità, cioè di realtà che, da un lato, sono la cretain cui si forma e si consolida la memoria e, dall'altro, trattandosi di una memoriache è utopia e immagine del futuro, possono offrire agli uomini di questo tempo mobilei punti fermi entro cui organizzare la propria nuova storia.Anche ì tanti personaggi - da De Gasperi a Moro, da Sturzo a Berlinguer- più chenarrati, sono originalmente rivissuti dall'Autore, così che cessano di essere ombreincerte sulla scena del ricordo collettivo, quasi fantasmi che sfuggono alla mente,e diventano i testimoni di un'eco: la storia d'Italia non è finita, la luce dell'intelligenzaè ancora accesa.
Titolo e contributi: La storia d'Italia non è finita / Ciriaco De Mita
Pubblicazione: Napoli : Guida, 2012
Descrizione fisica: 195 p. ; 24 cm
ISBN: 9788866661443
Data:2012
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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| Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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| CENATE SOTTO | 945.09 DEM | CET-9249 | Su scaffale | Prestabile |
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