Il ragazzo selvaggio
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Materiale linguistico moderno

Boyle, T. Coraghessan

Il ragazzo selvaggio

Abstract: Dopo Le donne, la biografia romanzata di Frank Lloyd Wright, torna uno dei più caustici e brillanti scrittori americani contemporanei con un breve romanzo sull'inestinguibile tema del contrasto fra Natura e Civiltà. Una sera d'autunno nel 1797, alcuni cacciatori catturano un ragazzo vagabondo, nudo, sporco e irsuto, in una foresta del Sud della Francia. Sono tutti commossi, affascinati dalla scoperta di questo prodigio che sembra essere sprovvisto di anima e ragione come un animale. Chi è quel ragazzo selvaggio, sfida concreta al secolo dei Lumi? Trascinato da un orfanotrofio a un salotto come un mostro da fiera, sarà presto abbandonato dai suoi tutori alla sua incurabile natura selvaggia. Solo il dottor Itard, dell'Istituto dei sordomuti di Parigi, s'intestardisce nel credere che di questo animale saprà fare un uomo, e per anni il ragazzo selvaggio, ribattezzato Victor, subirà l'apprendistato della civilizzazione. Un romanzo dove T.C. Boyle rivisita la storia di Victor dell'Aveyron, già resa nota dal celebre film di Truffaut.


Titolo e contributi: Il ragazzo selvaggio / T. C. Boyle ; traduzione di Andrea Buzzi

Pubblicazione: Milano : Feltrinelli, 2012

Descrizione fisica: 111 p. ; 20 cm

ISBN: 9788807018930

Data:2012

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Altri titoli:
  • *Wild child
Serie: I narratori

Nomi: (Autore)

Soggetti:

Classi: 813.5 NARRATIVA AMERICANA IN LINGUA INGLESE, 1900-1999 (14)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2012
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 18 copie, di cui 1 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
COSTA DI MEZZATE 813.5 BOY CDM-17652 Su scaffale Prestabile
BAGNATICA 813.5 BOY BAG-20914 Su scaffale Prestabile
CASAZZA 813.5 BOY CAS-29708 Su scaffale Prestabile
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MOZZO 813.5 BOY MZZ-45991 Su scaffale Prestabile
DALMINE BOY TOM AME DAL-116079 Su scaffale Prestabile
ALBINO 813.5 BOY ALB-129777 Su scaffale Prestabile
ALZANO LOMBARDO Narrativa americana 813.5 BOY ALZ-90158 Su scaffale Prestabile
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SERIATE BOY-T SER-119253 Su scaffale Prestabile
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CLUSONE 813.5 BOY CLU-53103 In prestito 06/06/2019
NEMBRO 813.54 BOY NEM-92466 Su scaffale Prestabile
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È un romanzo che si ispira alla storia reale di Victor dell'Aveyron, un trovatello che visse la sua infanzia in una foresta delle prealpi francesi, probabilmente abbandonato perché tardo di comprendonio e tredicesimo figlio di una coppia di contadini. Secondo le fonti, la seconda moglie del padre non ebbe la forza di ucciderlo e lo abbandonò al suo destino. Il libro di T. C. Boyle non racconta nulla di nuovo, visto che la vicenda era già nota sia per la relazione del pedagogista Itard che seguì la sua rieducazione sia per la trasposizione cinematografica di Truffaut. L'autore pone però l'accento sul conflitto tra natura e civiltà, mostrando quanto l'isolamento e la mancanza di interazioni sociali compromettano lo sviluppo globale dell'individuo, limitandolo soprattutto dal punto di vista linguistico e relazionale ed ostacolandone l'apprendimento, l'acquisizione di un'identità e la convivenza sociale. Stupisce quanto Victor sembri incapace di progredire, anche se non bisogna dimenticare che probabilmente ci sia una disabilità di fondo. Anche la sua resistenza agli insegnamenti ed il suo rifiuto sollevano comunque una riflessione sull'aspetto più costrittivo della cultura, che finisce per ingabbiare la natura più autentica dell'individuo. L'opera di Itard ed il suo impegno hanno sicuramente favorito lo sviluppo di una pedagogia speciale per gli individui più fragili, anche se mi sento di contestare i metodi punitivi corporali ed i più coercitivi. La trama del libro è molto lineare, si discosta poco dalla biografia di Victor se non per il fatto che si concentri su un determinato periodo e che offra lo spunto per interessanti riflessioni, ma avrei gradito qualcosa di più coinvolgente anche dal punto di vista emotivo, mentre i personaggi risultano freddi e difficilmente suscitano empatia. Diciamo che non è un libro che lascia il segno, perché largamente superato da ciò che l'ha preceduto. Una sorta di meteora, come Victor che, da attraente fenomeno da baraccone, inizia a scomparire progressivamente dall'interesse pubblico.

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