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Abstract: Scritto di getto fra il 5 e il 6 luglio del 1969, il breve poema Un giorno ancora si situa fra due opere molto importanti dell'ultimo Neruda: Fine del mondo e La spada di fuoco. Ma cos'è quell'ancora (Aùn), che ne costituisce il netto e secco titolo originale? È innanzitutto un atto di presenza, un esserci ancora del poeta, ed è insieme un atto di rinnovamento e di rilancio, di rigenerazione per un'ancora maggiore aderenza alla vita. Come scrive Valerio Nardoni nella prefazione, tutta la carica semantica del titolo originale ricade su un verso programmatico, che chiude il primo dei ventotto frammenti di cui si compone il poema: debo aclarar aùn mis deberes terrestres, dove aclarar non significa semplicemente chiarire, nel senso di spiegare meglio, ma rendere più chiari i propri doveri. Ne scaturisce un poema urgente e asciutto, che ha le movenze di una scrittura accaduta così la definisce il poeta nel saluto finale - più che meditata, e che proprio in questa sua spontanea e felice sintesi riesce ad esprimere tutto il vigore e tutta la profondità della sua ispirazione.
Titolo e contributi: Un giorno ancora / Pablo Neruda ; a cura di Valerio Nardoni
Pubblicazione: Bagno a Ripoli : Passigli, c2004
Descrizione fisica: 79 p. ; 19 cm
ISBN: 9788836812141
Data:2004
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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| Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
|---|---|---|---|---|---|
| COVO | 861.6 NER | COV-10364 | Su scaffale | Prestabile |
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