Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Pinocchio, il famoso burattino, nacque quasi per scherzo, il tondello di legno ben stagionato, secondo i piani di mastro Ciliegia, doveva servire per fare la gamba di un tavolo. E invece, al primo colpo d'ascia, incominciò a parlare e a dimenarsi, rivelando subito le sue tendenze a trasformarsi in una cosa viva, tanto che l'amico Geppetto non fece poi molta fatica a cavarne un magnifico burattino che sapeva ballare, tirar di scherma e fare i salti mortali.Ma Pinocchio nacque per scherzo anche nella fantasia del suo autore. Lo scrittore Ferdinando Martini stava allora per pubblicare a Roma (eravamo nel 1881) il primo numero del domale peri bambini quando giunsero in redazione le prime cartelle della Storia di un burattino firmate da Carlo Collodi. Guido Biagi, che curava il giornale, lesse quelle cartelle tutte d'un fiato e le passò subito in tipografia. Pinocchio era nato. E dalle pagine di quel giornale, ogni settimana, incominciò a correre con le sue gambe di legno per tutte le strade d'Italia.(dalla presentazione)