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Abstract: Contrapposto all'attualità e all'ideologia della fine della storia, Il principio speranza - che fonda la sua ontologia sulla potenzialità dell'essere e sull'apertura al cambiamento - risulta oggi audacemente inattuale ma ricchissimo di suggestioni su temi sempre aperti. Nelle cinque parti che costituiscono il suo capolavoro (iniziato nel 1938 e dato alle stampe per la prima volta nel 1959) Bloch esplora la dimensione utopica del pensiero in tutte le sue molteplici manifestazioni: oltre il principio del piacere delle vecchie utopie, ma anche oltre il principio di realtà, inteso come passiva accettazione del già-dato. Gran parte del Principio speranza è dedicata a una fenomenologia degli stati utopici della coscienza: dai desideri più profondi dei singoli alle opere d'arte e ai grandi miti collettivi, fino alle forme che si annunciano nell'arte di consumo. In tutte queste forme, attraverso una ontologia del non ancora, si delineano i tratti di una realtà conciliata che servono da guida e da orientamento per l'azione storica. In questo senso, Il principio speranza individua un possibile antidoto al nichilismo e all'angoscia: senza promettere redenzione e salvezza, senza confondere la caduta di alcuni idoli con la caduta degli ideali.
Titolo e contributi: Il principio speranza : scritto negli USA fra il 1938 e il 1947 riveduto nel 1953 e nel 1959 / Ernst Bloch ; introduzione di Remo Bodei
2. ed
Pubblicazione: Milano : Garzanti, 2005
Descrizione fisica: XXXVII, 1618 p. ; 21 cm
ISBN: 8811740541
Data:2005
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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