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Trovati 71 documenti.
[S.l. : a cura dell'autore], 2025 (Torrazza Piemonte : Amazon Italia Logistica)
Abstract: Il volume è uno studio e al contempo una proposta dettagliata per l’individuazione e identificazione dei gruppi montuosi e delle oltre mille cime delle Orobie. Queste sono analizzate tramite parametri tecnici seguendo apposita metodologia UIAA. Il lavoro presenta una selezione delle trentotto montagne più rappresentative della bergamasca. Il libro è guidato da una serie di semplici domande che qualsiasi appassionato si può porre durante le proprie camminate. Il fine ultimo vuole essere quello di invitare gli escursionisti ad esplorare ed avventurarsi in tutte le vallate, creste e passi orobici.
Albino : Sandit, 2024
Abstract: Geologia, geomorfologia e itinerari geoturistici attraverso le Alpi Orobiche e le Alpi Retiche da Paderno d'Adda (BG) a Sud, alla Val Masino (SO) a Nord. Oltre 500 milioni di anni di storia geologica della Terra inquadrati in dettaglio in un ampio contesto geologico, legato alle più moderne teorie della tettonica a zolle. Dettagliate descrizioni e riferimenti geo-litologici alle formazioni che costituiscono l'ossatura delle Prealpi orobiche (Falda sudalpina) e delle Alpi retiche valtellinesi oltre la Linea Insubrica (Falde Austroalpine e Pennidiche). L'idea della realizzazione di questo lavoro è nata molti anni fa; l'osservazione dei clasti dei depositi fluvioglaciali portati dal Fiume Brembo e dal Fiume Adda, provenienti sia dalle Prealpi Orobiche Bergamasche e Valtellinesi, sia dalle Alpi Retiche a N del fiume Adda, mi hanno stimolato la curiosità di conoscerne e descriverne l'origine. Durante le prime fasi glaciali (Günz) è esistito un collegamento tra glaciale valtellinese e bergamasco, come testimonia il conglomerato poligenico del Ponte di Paderno di cui si parlerà ampiamente nei capitoli successivi. Lo studio è suddiviso in Capitoli e Paragrafi; ogni paragrafo contiene una o più tavole fotografiche, disegni e carte geologiche in formato A4 e scala 1:50.000; sono numerate in ordine progressivo e seguono costantemente il testo, in modo da rendere più agibile la comprensione degli argomenti trattati, anche da coloro che hanno conoscenze geologiche superficiali. Il supporto di un glossario a fine lavoro chiarisce il significato di alcuni termini geologici utilizzati, di difficile comprensione.
Vette di luce : Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie
Milano : Skira ; Bergamo : Accademia Carrara, 2023
Abstract: Curato da Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini e realizzato in collaborazione con il CAI, Club Alpino Italiano Bergamo, «Vette di luce» mette in dialogo la pittura di paesaggio di tradizione ottocentesca con la fotografia di Naoki Ishikawa (Tokyo, 1977). L'arte ha da sempre interrogato la montagna come tema ricorrente generando un confronto continuo che, nei secoli, non ha mai smesso di alimentarsi. Quella tra gli artisti e la montagna è una storia fatta di osservazioni dirette, di innamoramenti, appunti, disegni, scritti, taccuini, scoperte, studi e memorie e che ha trovato nell'Ottocento e nella pittura di paesaggio, così come nella fotografia dal Novecento a oggi, le sue massime espressioni. Le Alpi Orobie sono state immortalate nei dipinti di pittori come Costantino Rosa (1803-1878), Andrea Marenzi (1823-1891) ed Ermenegildo Agazzi (1866-1945) che hanno descritto con minuzia le bellezze e le particolarità della Val Taleggio, la Valle Brembana, la Val Seriana, le Cascate del Serio e tutta la spettacolarità della cima Presolana. A queste sorprendenti traduzioni per immagini pittoriche del paesaggio alpino, viene affiancata la campagna fotografica realizzata dal fotografo-alpinista giapponese Naoki Ishikawa in un'originale rilettura delle Alpi Orobie con l'obiettivo di documentare in forma esperienziale il paesaggio. Le fotografie di Ishikawa non solo documentano le tappe di un viaggio sentimentale e al tempo stesso antropologico, ma sono la testimonianza di uno sguardo nuovo, diverso, che si è posato sulle Alpi bergamasche. Gli artisti contemporanei, Matteo Rubbi e MASBEDO (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni) invitano infine a considerare la montagna, le Orobie in particolare, come orizzonte possibile nella costruzione di una comunità in osmosi tra monti e pianura.
Bergamo : Corponove, 2022
Abstract: La Grande Guerra colpì duramente anche la provincia di Bergamo, con oltre 12 mila caduti e più di altrettanti feriti e invalidi. Le furono però risparmiate le tragedie dell'occupazione militare e il conseguente abbandono delle case e del lavoro. L'unica presenza concreta della guerra fu la Linea Cadorna, ideata come estremo baluardo a difesa dei passi orobici nella prospettiva di un possibile attacco alla Lombardia attraverso la Svizzera e la Valtellina. Attacco che fortunatamente mai avvenne, come sintetizza il titolo, per cui le fortificazioni rimasero inattive e da allora si sono conservate fino ai nostri giorni. Il libro ricostruisce nei dettagli la storia di queste fortificazioni, inserendola nel più ampio contesto delle connotazioni ambientali del crinale orobico. È frutto di un lavoro collettivo nel quale si sono distinti i soci del CAI e del Centro Storico Culturale Valle Brembana che, utilizzando il cospicuo materiale rinvenuto con attente ricerche in diversi archivi, confrontando testi e relazioni di varie epoche e osservando sul posto le aree in oggetto, hanno saputo delineare dettagliatamente la storia delle trincee, inquadrandola nella grande storia della Prima Guerra Mondiale e attualizzandola con la descrizione analitica della realtà geografica attuale. Come in un complesso mosaico, si alternano pagine di riferimenti storici, descrizioni, relazioni, rilievi, studi geologici e memoriali, integrati da immagini d'epoca e corredati da un ricco apparato iconografico che ambienta le opere militari nel contesto paesaggistico. Dopo una panoramica sullo stato di fatto, il libro propone una descrizione geologica dell'area interessata dalle trincee, con l'inquadramento storico generale e la descrizione delle opere militari realizzate nei vari settori, mediante la trascrizione di documenti originali, la pubblicazione dei progetti, delle mappe e delle relazioni militari dell'epoca. Entra poi nel dettaglio delle fortificazioni sul territorio bergamasco, descrivendole analiticamente e proponendo accurati rilievi geometrici di tutte le strutture esistenti. L'appendice propone testimonianze e memoriali, delineando le figure di alcuni protagonisti. Ampio l'inserto fotografico, così come gli approfondimenti storico-geografici sul contesto montano del confine italo-svizzero, sulla viabilità minore e su alcuni valichi bergamaschi. Per la ricchezza dei contenuti e per la molteplicità dei temi trattati, il libro può considerarsi una guida alla conoscenza integrale delle zone interessate dalla presenza della Linea Cadorna, che sono tra le più belle delle nostre montagne. Quest'opera - scrive Walter Belotti, presidente del Museo della Guerra Bianca in Adamello - va ad arricchire l'ampio mosaico della Grande Guerra, in particolare sul fronte lombardo, che si estendeva per 170 chilometri, dal Lago di Garda al Passo dello Stelvio, proseguendo poi fino al Varesotto con un complesso di opere militari, comunemente chiamato "Linea Cadorna", mentre il vero appellativo è OAFN (Opera Avanzata Frontiera Nord). La denominazione sottintende la paternità al generale Luigi Cadorna che però, in qualità di Capo di Stato Maggiore, dispose solo le fasi finali di questo complesso di opere fortificate permanenti, semipermanenti e campali. La costruzione iniziata nell'estate del 1915 prese maggiore impulso dopo la Strafe-expedition della primavera del 1916 sotto la direzione del tenente generale Ettore Mambretti. Nel libro si focalizza l'attenzione sul settore orobico evidenziando le peculiarità dei molteplici e imponenti lavori compiuti per la costruzione di questo rilevante sistema difensivo che doveva proteggere l'Italia da un eventuale attacco Austro-ungarico violando la neutralità della Confederazione Elvetica Portare alla conoscenza di un pubblico più vasto i manufatti sparsi sul territorio bergamasco, è certamente la strada giusta affinché tutte queste eccellenze storiche entrino a far parte di un patrimonio a disposizion...
Le salite delle Orobie / Ildo Serantoni
Azzano San Paolo : Bolis, 2022
Abstract: Il passo di San Marco e quello del Vivione; il passo di Ganda e quello della Presolana; il Colle Gallo e lo Zambla, il San Fermo e il Selvino. E poi il Culmine di San Pietro, la Roncola e l'ascesa a Foppolo, e poi tutte le altre strade che si inerpicano per la val Seriana, la val Brembana, la valle Imagna. Ildo Serantoni, decano del giornalismo sportivo bergamasco, le ha pedalate e le sa raccontare con il passo del cicloamatore e dello storico appassionato di quella inestinguibile favola che è il ciclismo. In questo libro la descrizione delle sue uscite in bicicletta per valli e passi bergamaschi si unisce alla narrazione del grande ciclismo, imprese e disavventure di Gimondi e Pesenti, di Gotti e Savoldelli, di Moser e Scarponi...
Ancora e sempre in cammino ...dopo gli anta / Lucio Benedetti e Graziella Bonanomi
[S.l.] : Lyasis, 2022
Orobica : diario di una fuga tra passi e storie di montagna / Enrico Moretti, Manuel Pezzali
Bergamo : Bolis, 2021
Abstract: L'attraversata del Sentiero delle Orobie Orientali, compiuta dai due autori, è dedicata con questo libro al ricordo di un caro amico che un anno prima ha perso la vita in uno dei punti toccati dal tragitto. Paesaggi, riflessioni sulla montagna, pensieri e musica: una attraversata che diventa un viaggio emozionale...
[S.l. : s.n.], 2020 (Seriate : Ingenias)
La collezione: romanzo thriller / Flavia Selli
Roma : Vertigo, 2019
Abstract: Il crollo improvviso di un diaframma roccioso apre a Veronica, laureanda in Scienze della Terra e amante delle esplorazioni in grotta, un mondo sotterraneo del tutto nuovo che non le riserverà soltanto la meravigliosa suggestione di cunicoli spettacolari e inesplorati. Allo sconvolgente imbattersi in uno di essi nel corpo di un uomo pressoché mummificato dal tempo, seguirà il terrore di ritrovarsi le funi di risalita recise, ed il ferimento quasi mortale del compagno John, rimasto ad attenderla in superficie. Sarà solo l'inizio di un susseguirsi di eventi che intrecceranno l'esistenza di Veronica - divisa tra la città di Milano e la montagna più pura e a lei cara delle Alte Valli Orobiche - tra sentimenti, amicizie, il lavoro per la tesi e le mille domande cui vorrebbe dare una risposta: chi e perché ha cercato di uccidere lei e il suo John? Chi era l'uomo della grotta e che significato ha il criptico messaggio da lui affidato alle viscere della terra e da lei scoperto? E chi è davvero John, che scoprirà presto non essere l'amorevole biologo inglese con cui sognava di condividere il proprio futuro? Incantevoli paesaggi montani fanno da sfondo e nascondono segreti dai risvolti crudeli e inattesi, appena scalfiti dalle tante cave abbandonate e da quel traforo che, varato da decenni a risolvere le problematiche di transito veicolare turistico verso le stesse località, ancora e misteriosamente, non vede la luce...
2. auf.
Rum : Kompass, [2012?]
Storie di montagna / Luigi Furia
Azzano San Paolo : Bolis, 2016
Abstract: Storie e scenari caratteristici della vita montana delle Orobie: sentimenti, valori fatiche quotidiane, volti e vissuti emergono con la semplicità e la forza vivida del ricordo, suggestioni di un mondo lontano nel tempo ma ancora presente nel riproporsi del “sentire” attraverso la forza della narrazione.
Clusone : Equa, 2015
Fa parte di: Fiori delle Orobie
Clusone : Equa, 2016
Fa parte di: Fiori delle Orobie
L'anello delle Orobie : il nuovo sentiero centro-orientale / Lucio Benedetti, Chiara Carissoni
Bergamo : Lyasis, 2015
Abstract: Il libro presenta l’itinerario che consente di raggiungere tutti i rifugi delle Orobie, attraverso un sentiero in quota che si sviluppa per 60 km circa e un’altitudine media di 2100-2200 metri con quote fino a 2600-2700. È stato tracciato e segnalato, in alcuni anni di sopralluoghi e di lavori, dalla Sezione del CAI di Bergamo con vari contributi da parte di enti bergamaschi per .permettere il giro completo delle Orobie e di penetrare negli angoli più suggestivi e più nascosti di queste montagne; inizialmente avvalendosi di tracce e di itinerari percorsi dai pastori con le loro greggi e, nelle zone più alte, di luoghi conosciuti da cacciatori locali, modificandolo con fini turistici, segnalandolo e reso transitabile con alcuni tratti attrezzati di corde fisse ... il Sentiero delle Orobie ora è un agevole percorso di alta quota frequentato da decine e decine di persone ogni estate
Clusone : Equa, 2014
Fa parte di: Fiori delle Orobie
[Bergamo] : Moma, 2013
Concetti base per il colloquio per la caccia in zona alpi / [testi Andrea Barzi ... et al.]
Bergamo : Provincia di Bergamo, Settore Caccia Pesca e Sport, 2012
Abstract: Il presente testo intende offrire all'aspirante cacciatore nella zona Alpi, dei concetti di base, teorici e pratici, utili per perseguire un esercizio venatorio sostenibile, sia sotto il profilo della gestione dei galliformi alpini e degli ungulati, sia sotto l'aspetto della tutela dell'ecosistema
[Bergamo] : Junior, 2011
Abstract: Camminare fra terre e acque.Quale miglior ambiente si può proporre all’escursionista se non quello di passeggiare fra questi due fondamentali elementi: terra e acqua? A essi si possono associare gli altri due elementi: l’aria, quella buona, e la luce, quella che disegna le forme che la natura stessa ha creato affinché l’uomo, il suo gestore, possa vivere nel più completo equilibrio psicofisico.Con tale convinzione abbiamo sposato questa filosofi a e una volta fatta propria, l’abbiamo sperimentata personalmente e, visto che “era cosa buona”, cercato di trasmetterla tramite queste pagine, scritte evitando l’aridità tipica di guide simili. In queste pagine, abbiamo aggiunto, o almeno cercato di farlo, la nostra passione e amore dell’andar per monti, dove oltre alle acque pure che più a valle avranno la missione di permettere la vita a tutto il creato, incontri anche l’uomo nella sua veste migliore, proprio come vuole la natura.Non solo torrenti, sorgenti, fiumi o laghi, in questa guida abbiamo inserito visite a dighe, canali e centrali idroelettriche, affinché all’acqua, alleata dell’uomo, si riconoscesse anche il valore di saper produrre energia pulita, anch’essa indispensabile alla qualità della vita.Questo lavoro vuole anche essere il nostro piccolo contributo all’esigenza di ricostruire l’antico legame tra uomo e territorio, un rapporto che a volte, le mutate condizioni socio-economiche dell’età moderna hanno sbiadito.Con la convinzione di portarvi con noi in posti di vera bellezza, ricordiamoci un pensiero di Cicerone:La contemplazione della natura è pascolo dell’anima!Zaino in spalla e via insieme.
Nembro : L'AL.PE., stampa 2011-2013