Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Quando Umberto riceve una lettera dall’amico d’infanzia Domenico, che ha lasciato il loro minuscolo paese per un villaggio della bergamasca in cui un imprenditore sta facendo qualcosa di mai visto prima, non ci pensa due volte e si trasferisce insieme alla moglie Ninetta per crearsi una nuova esistenza a Crespi sull’Adda. Resta incantato dal villaggio operaio, dai macchinari simili a corpi vivi, dalle ciminiere che sbuffano vapore. Ma presto qualcosa si incrina: lo sconvolgente ritrovamento di un corpo spezza bruscamente la quiete del villaggio. Cosa significa la strana scritta apparsa sul muro della fabbrica, che pare avere oscuri richiami anarchici?

Abstract: Sei racconti, preceduti da un prologo e chiusi da un epilogo a lieto fine, vedono Cecilia di volta in volta protagonista, narratrice e filo conduttore. Tutte le vicende ruotano attorno al villaggio operaio di Crespi d’Adda degli inizi del Novecento: a Cecilia e al suo amico Nino si uniscono i figli di anonimi operai e i figli dei «Signori Padroni» (i Crespi), ma anche misteriosi personaggi e strani esseri, spiriti e fatine, personificazioni fantastiche dei sentimenti e delle emozioni più intense che un bambino può provare (gioia, tristezza, paura, amore, amicizia…). La penna fantasiosa di Gisella Laterza (bergamasca, classe 1991), insegnante e scrittrice, autrice affermata di numerose pubblicazioni per bambini e ragazzi, incontra in questo libro il talento dell’artista poliedrica Maria Guarneri, scenografa e illustratrice nonché designer di giochi (nata e cresciuta a Merate (Lc), classe 1986): parole e illustrazioni si fondono in un’armonia immaginifica, alimentando la “Fabbrica” che produce le Storie della piccola protagonista.

Abstract: La città del lavoro proficuo e dell’utopia sociale . Questo è un viaggio dentro una aspirazione industriale e alle origini di una utopia, in fondo ad una storia di macchine e di formiche, di ostinazione e di illusioni, di presunzione e di fatiche disumane. È il resoconto della testarda volontà di un uomo ricco, autoritario, ostinato a portare avanti i suoi sogni e di suo figlio che cercherà di realizzarli compiutamente. È la vicenda del luogo che doveva diventare, all’inizio di questa storia, nel 1876, un modello ideale ma che si è trasformato in una miraggio irraggiungibile, nel segno evidente di una decadenza prematura e ineluttabile. È l’appassionante cronaca dell’ascesa di un sogno e del declino di una ambizione. È la storia di Crespi d’Adda come nessuno ve l’ha mai raccontata.

Abstract: L'energia come motore dell'industria e dello sviluppo. A Crespi d'Adda, la centrale fu il primo edificio ad essere progettato e costruito poiché, senza di essa, nulla avrebbe avuto senso. Questa è la storia di questo edificio e della importanza che rivestì per la costruzione del villaggio operaio modello voluto da Cristoforo Benigno Crespi. Il villaggio operaio inserito dall'Unesco nel 1995 nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità, vive oggi una rinascita culturale che lo pone ad esempio per tutto il nostro Paese. La centrale idroelettrica, meticolosamente ristrutturata nel 2015, è un gioiello di archeologia dell'industria ed è, da due anni, attiva e aperta al pubblico. www.crespidadda.it

Abstract: Crespi d'Adda è stato fondato dall'imprenditore bustocco Cristoforo Benigno Crespi nel 1878. Inserito nel Patrimonio mondiale dell'umanità dal 1995, dopo diversi avvicendamenti industriali il villaggio operaio ha visto cessare l'ultima attività produttiva nel 2003. Nel 2013 un imprenditore bergamasco ha rilevato l'intero stabilimento, un tempo sede del Cotonificio Benigno Crespi, per ridagli vita. L'edizione comprende una mappa del villaggio operaio di Crespi d'Adda.

Abstract: Quanto nel passato, in situazioni economiche e sociali precarie, la volontà di alcuni imprenditori ha mosso iniziative degne di essere approfondite e diffuse? Questa pubblicazione vuole indagare le attività finalizzate a valorizzare i beni culturali materiali ed immateriali che costituiscono una risorsa per l'Italia.

Abstract: Crespi d'Adda è un esempio eccezionale di villaggio operaio sorto per volere di alcuni industriali del XIX secolo desiderosi di migliorare non solo la produttività, ma anche la qualità di vita degli operai. Sorse così un complesso abitativo autonomo con giardini, orti, scuole, centri sportivi ed edifici civili e religiosi di interessante configurazione urbanistica. Sebbene le condizioni sociali ed economiche siano state una minaccia alla sopravvivenza di Crespi d'Adda, oggi la sua integrità è evidente ed è stata conservata in parte anche la sua attività industriale. Crespi d'Adda è Patrimonio dell'Umanità - UNESCO dal 1995.