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Trovati 6 documenti.
Bergamo : Fondazione Adriano Bernareggi, 2024
Bergamo : Lubrina Bramani, 2024
Abstract: Redimita fuit aurea corona: con queste parole, dall’epigrafe presente sul registro delle Messe della prepositurale di San Michele alla data del 31 maggio 1959, si sono voluti intitolare la mostra e il catalogo, realizzati per il 65° anniversario dell’Incoronazione del gruppo scultoreo della Madonna Addolorata di Leffe. Quattro parole che ben riassumono il gesto, compiuto dal Vescovo di Bergamo Giuseppe Piazzi, di porre sul capo della Vergine la corona d’oro realizzata dallo scultore Attilio Nani e “fusa nei ricordi più cari” dei fedeli di Leffe. L’incoronazione è una pratica destinata alle immagini mariane particolarmente venerate: i fedeli donano oro e preziosi, privandosi così di un bene materiale ottenuto a volte con sacrifici, per confezionarne una corona con cui decorare l’effigie. La Pietà di Leffe, realizzata alla fine del Seicento dalla famiglia dei Fantoni di Rovetta, è da tre secoli fulcro di questa speciale e profondissima devozione mariana per la comunità di Leffe. Anche il familiare appellativo di Madonnina con il quale oggi si è soliti chiamarla esprime bene l’affetto che i leffesi nutrivano, e nutrono, verso di lei. (G. Bertocchi e S. Tomasini)
Bergamo: Fondazione Bernareggi, 2023
Bergamo : Grafica e arte, 2023
Abstract: A 135 anni dalla nascita di Vittorio Manini e 101 da quella del figlio Agostino, i discendenti e la comunità di origine dedicano una riflessione alla produzione sacra di questi due pittori, auspicando che questa possa trovare futuri approfondimenti. Se ben si esamina la biografia di questi due artisti, si capisce infatti che il legame con la Chiesa e con le chiese del loro tempo fu tutt’altro che secondario. La chiesa parrocchiale di Mazzoleni di Sant’Omobono accolse persino gli spazi del laboratorio di questi artisti che, come in una bottega dei secoli precedenti, per decenni salirono sui ponteggi di tante chiese bergamasche e non solo e, passandosi letteralmente i pennelli, colorarono la quotidianità liturgica e spirituale delle comunità che vi abitavano. La generosità dei fedeli e il desiderio dei loro parroci di far parlare le proprie chiese furono tra le motivazioni che consentirono a Vittorio prima e ad Agostino poi di viver di pittura. La lunghissima schiera di disegni, bozzetti, cartoni di spolvero, che stanno nella scia di questa produzione specifica, dimostra la necessità di un confronto continuo con i soggetti cari alla devozione a partire dalla Vergine Maria, fino alle scene sacre che decorano volte, cappelle, cupole, battisteri. Il volume accenna alle dinamiche che caratterizzano queste commissioni, che in alcuni casi, come nella cupola di Trescore Balneario, raggiungono proporzioni davvero monumentali. Bedulita, Valsecca, Capizzone, Palazzago, Albano, sono solo alcune delle comunità le cui chiese hanno visto impegnati Vittorio, Agostino o entrambi (la commistione è così puntuale che in alcuni casi è difficile distinguere la mano del padre da quella del figlio). L’oggettiva amabilità di alcuni dipinti di Vittorio Manini e la fedeltà a modelli figurativi conservata dal figlio Agostino non possono tuttavia prescindere, prima che da una formazione accademica, da un clima spirituale in cui fin da piccoli si sono trovati immersi nella terra della Valle Imagna.
Bergamo : Grafica Monti, 2020
Gandino : Istituto suore Orsoline di Gandino, 2018