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Pedrengo con altri occhi / Erbamil Teatro
[Pedrengo : Erbamil Teatro, 2023?]
Abstract: Questo spettacolo itinerante nasce come elaborazione drammaturgica dei risultati del laboratorio effettuato la scorsa primavera con un gruppo di volontari – e soprattutto volontarie – che ci hanno aiutato a raccogliere testimonianze e storie della vita del paese. Inevitabilmente, sono state le persone più anziane a fornire le storie più interessanti, intervistate nei pomeriggi al centro anziani, o raccolte da parenti e conoscenti. Abbiamo scoperto così vari dettagli su come si viveva prima e durante la guerra, nelle cascine di questo territorio eminentemente agricolo, nello storico Palazzo Ghisalberti, nelle scuole oggi sede della Biblioteca e nella colonia, dove le suore curavano le malattie respiratorie dei bambini con i bagni di sole. Ma non si è trattato solo di un’operazione di memoria dei tempi che furono: dai ricordi personali delle partecipanti al laboratorio hanno preso vita personaggi tipici della vita del paese nel passato più recente: dal burbero parroco, al parrucchiere fratello del fotografo, al medico, al salumiere, ecc. ai ragazzi che di nascosto esploravano la Villa Sottocasa, quasi sempre chiusa e quindi fonte di curiosità e mistero. Un’esperienza intensa e appassionante, animata da una piccola comunità formata da semplici cittadine e attori/attrici della compagnia amatoriale “Storytellers” che oltre a partecipare al laboratorio di scrittura, hanno dato vita ad una prima restituzione lo scorso giugno, interpretando in prima persona le storie. E hanno voluto essere presenti anche nella versione definitiva, al fianco degli attori professionisti. Gestire persone diverse, trovare un equilibrio fra l’interpretazione degli attori e la partecipazione dei volontari, comporre una drammaturgia “elastica” che permettesse di adeguarsi alle varie disponibilità non è stato semplice. Ma lo sforzo è stato ampiamente ripagato dal piacere delle relazioni umane e dalla comune passione per il teatro che, per me, rimane sempre un gran bel gioco! Anche pedalando! (Fabio Comana) [Albanoarte]
Zogno nel Medioevo : le chiese, le torri e i castelli / Giuseppe Pesenti
Bergamo : Corponove, 2023
Abstract: Una nuova ricerca storica durata più di dieci anni, ma in realtà iniziata assai prima, quando l'autore, da giovanissimo, partecipò alle scoperte archeologiche e paleontologiche degli anni '70 nel territorio di Zogno. Quanto più indietro nel tempo si spingono le conoscenze di un paese, tanto più ricca si fa la consapevolezza della civiltà, del carattere e della cultura di una popolazione. La conoscenza del latino favori la consultazione dei documenti medioevali scritti in latino. Scopo principale non è stato di scoprire fatti riguardanti personaggi illustri, comunque non trascurati, ma conoscere il modo di vivere, di pensare, le esigenze materiali e spirituali, il modo affrontare le difficoltà quotidiane, in altre parole il respiro di una comunità, che contribuì a far grande la storia. Non ci sono giunti scritti di epoca romana, pertanto le prime testimonianze scritte risalgono proprio al Medioevo. Quale ricchezza di palpitante verità, umanità, saggezza ed anche di prevaricazioni e ingiustizie, comunque sempre rispecchiante la vita reale. Per ogni ricercatore, gli atti notarili, al di là dello specifico motivo d'essere, rivelano un mondo. Così parentele, testamenti, compravendite, affitti e scambi di immobili di ogni tipo, di stoffe e di abiti, di animali, di attrezzi da lavoro, di mobili ed oggetti di arredo della casa stimati come valore in lire del tempo ma realmente pagati quasi sempre attraverso vari tipi di baratto, fanno la Storia. Particolarmente interessante scoprire che alcuni parroci di Zogno nella prima metà del XIV secolo, oltre che a celebrare funzioni religiose e amministrare sacramenti, allevavano mucche o pecore per incrementare la scarsa prebenda. Così è interessante sapere che molti abitanti avevano come nome proprio "Zonio" ossia il nome del paese. Ci sono poi contratti per prestazioni d'opera da svolgersi in territorio di Zogno, ma spesso relativi a zognesi che lavoravano anche fuori dalla Lombardia. Molto interessanti i testamenti, soprattutto di persone semplici, che fanno modesti doni (come animali da cortile), anche alla chiesa... per il sostentamento del parroco. Qualche sacerdote dona libri alla parrocchia. Atti notarili rivelano contrasti tra le famiglie, o contratti di matrimonio riguardanti la dote della sposa. Frequenti le promesse di pagamento di un debito giurando sui Sacri Vangeli. Vi sono accuse per furto di mobili o animali, per ferimenti o addirittura omicidi. Eccetto questi ultimi, molto spesso era il parroco, in presenza di testimoni, a fare da giudice e riportare la pace. Non mancano rogiti per sconfinamento di mucche al pascolo in altri comuni. Si susseguono fatti imprevedibili, curiosi, inimmaginabili. Da questi documenti e dai luoghi imprevedibili in cui sono stati redatti (pochi notai avevano studio) emergono informazioni storiche ed anche inedite su quattro tematiche: la chiesa più antica o originaria di Zogno e quella nuova, l'attuale; la presenza di numerosi fortilizi, torri e castelli in relazione con altre fortificazioni poco lontane; i nomi delle contrade più antiche e i toponimi; i primi ponti sul Brembo. La mole inimmaginabile degli interessantissimi dati raccolti, grazie anche a nuove tecniche fotografiche, ha suggerito di pubblicare, per ora, solo le notizie riguardanti le chiese e le fortificazioni, rimandando a una seconda pubblicazione le altre due tematiche, illustrando anche alcuni interessanti eventi di poco successivi al Medioevo. Ne è venuta una storia del Medioevo di Zogno, approfondita, inimmaginabile e sorprendente. Una storia civile e religiosa, una storia di uomini del Medioevo capaci di iniziative in ogni campo, di sfruttare con intelligenza le opportunità e le risorse del territorio, pronti a difenderlo schierandosi con le armi dietro a un capo carismatico anche a prezzo della vita. Una storia indicativa e condivisa dai paesi circonvicini. Raccontano anche le oltre centocinquanta illustrazioni a colori.
[Bergamo] : Lubrina Bramani, 2023
Abstract: Le opere in mostra sono rappresentative dell’ultima fase della produzione artistica di Tobia Vescovi, noto soprattutto per le sue sculture monumentali e celebrative. La bellezza femminile e la famiglia sono tra i temi ricorrenti di questo periodo e rispecchiano perfettamente il legame profondo, la vera e propria passione che l’artista provava nei confronti della materia usata in tutte le sue creazioni: il marmo estratto dalla cava di famiglia. Una pietra pregiata che, nel corso dei secoli, ha caratterizzato l’aspetto architettonico del nostro territorio, trovando impiego in alcuni degli edifici simbolici della città di Bergamo. Partendo dall’arte di Vescovi, viene proposto un inquadramento del paesaggio della pietra in Val Cavallina, ripercorrendo alcune tappe della storia dell’attività estrattiva nella zona.
Un piccolo dinosauro con grandi idee / [Luca Rota Nodari]
Pedrengo : Comune di Pedrengo, 2023
Manzù a Bergamo : opere, luoghi, botteghe / [testi Emanuele Roncalli]
Bergamo : L'Eco di Bergamo, [2023?]
[Bergamo] : Il filo di Arianna, 2023
Abstract: La Provincia di Bergamo, in collaborazione con quella di Brescia, grazie al lavoro di Isrec e al sostegno dei comuni coinvolti ha potuto predisporre una guida che permetterà di conservare la memoria dei nostri territori. Le pietre d’inciampo (in tedesco «stolpersteine») sono un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbano, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
Bergamo : Corponove, 2023
Bergamo : Monti, 2023
[S.l. : s.n.], 2022
Bergamo ; Brescia : Edizioni Capitale, 2023
Gente di carattere : i bergamaschi e i bresciani / Marcello Zane
Brescia : Liberedizioni, 2023
Abstract: Quali sono le caratteristiche del temperamento dei Bergamaschi e dei Bresciani? Quale la loro indole, i tratti essenziali del loro carattere? Il volume cerca di fornire una risposta, indagando nei meandri della storia e della geografia, dell'economia e della società lungo i secoli e nella contemporaneità. Narrazioni del passato, scritti di viaggio e memorie diaristiche, riflessioni di politici e condottieri: nel segno di un orgoglio e di un carattere che - nell'occasione di Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura - rimane condiviso orizzonte per il futuro.
Il lento cammino della vita / Massimiliano Bersani
[S.l.] : EBS Print, 2023
Abstract: Kevin, primario in un piccolo ospedale della Val Brembana, vive come molti un’esistenza ricca di attimi e situazioni diverse. Ma l’incontro inaspettato con Miriam, dottoressa anche lei, scardinerà la sua vita e metterà a nudo le fragilità e i problemi fino a quel momento sepolti di un matrimonio ormai eroso dal tempo. A fare da sfondo alla storia, o forse a esserne la vera protagonista, però, è la natura della piccola Val Taleggio e dell’alta Val Brembana con paesaggi mozzafiato, incontri con animali e vecchie storie locali. E poi c’è Zampa, una volpe che deciderà di elevare Kevin a suo amico umano. Un romanzo calato nella realtà quotidiana ma ricco di situazioni coinvolgenti, come la vita di ognuno di noi. La storia del cammino di una vita, sino alla sua fine, quando accadrà qualcosa di magico e uomo e natura torneranno a essere un tutt’uno. Un cammino lungo e lento, passato cercando di assaporarne ogni passo, ogni attimo, e andando incontro a tutto quello che la vita ci può regalare.
Gorle : Velar, 2023
Abstract: L’Autrice, Vera Bonaita, aggiunge un nuovo prezioso tassello alla collana “Echi dell’anima”, intervistando “virtualmente” Martino Rivola, un maestro fantastico vissuto ad Albino (BG) dove ha insegnato con passione e gioia per molti anni, lasciando un ricordo indelebile in tante generazioni di fanciulli. La storia, scaturita dalle sapienti domande, ci presenta un bambino sensibile, amante della natura e degli animali, appassionato di fotografia che pian piano scopre la vocazione e la missione di maestro, vivendola poi con totale abnegazione e gioia.
Bergamo : Grafica Monti, 2023
Brescia ; Bergamo : 60. Festival pianistico internazionale, 2023
Milano : Skira, 2023
[Vilminore di Scalve] : Il filo di Arianna, 2022
Bergamo : Lubrina, 2022
Abstract: In queste pagine si ripercorrono i vent'anni dell'alba del nuovo millennio: gli anni zero e gli anni Dieci. Vent'anni densi di avvenimenti ed evoluzioni. Segnati da una parte dall'11 Settembre 2001 e dall'altra dalla pandemia causata dal Covid-19 tra 2020 e 2021. Questi i due estremi temporali. Due decenni complessi, difficili da leggere retrospettivamente, nel momento in cui siamo immersi. È pregio di Matteo Rossi portarci per mano in questo arco temporale con la capacità di dare chiavi di lettura e, soprattutto, di raccontare il vissuto. Una storia personale, indubbiamente, ma che si fa necessariamente collettiva. È la dimensione del collettivo, del condiviso, che caratterizza questo libro. Ci diciamo sempre, e ce lo stiamo ripetendo soprattutto dallo scoppio della pandemia, che anche le situazioni di maggiore difficoltà possono dischiudere opportunità. Che anche nei momenti peggiori dobbiamo cogliere le opportunità. E certamente la pandemia ci ha costretti a ripensarci: ripensare noi stessi e il mondo nel quale viviamo. Sbattuti in casa da un giorno all'altro, in solitudini inimmaginabili fino al giorno precedente. A contatto con un nuovo vocabolario che si è imposto sulle televisioni e sui giornali. A fare i conti con la paura di qualcosa di invisibile a occhio nudo che ha la forza di cambiare le nostre abitudini, le nostre società, le nostre vite. Che ha la forza di strapparci gli affetti più cari. Da questo turbine di morte, paura e solitudine, emerge con più forza la voglia di lasciare traccia e dare un senso alle nostre storie di vita. Provare a rintracciare i fili che ci hanno spinto alle scelte quotidiane negli anni, che ci hanno fatto incontrare persone, amare un'idea. Il racconto di Matteo Rossi nasce proprio da questa esigenza: riannodare i fili, sistematizzare una storia e riconoscere quei valori e quei principi che dimostrano come questo mondo va affrontato insieme. Non da soli. Ciascuno di noi ritroverà sé stesso leggendo il racconto di Matteo. Tramite i suoi occhi e la sua storia, c'è la storia di tantissimi italiani degli anni duemila. Ma è l'utopia che muove il mondo, che sta nell'orizzonte, parafrasando Galeano, citato anche da Matteo. Puoi camminare due passi, e l'orizzonte è sempre là. Puoi camminare ancora dieci passi, e l'orizzonte rimane laggiù. A cosa serve, dunque l'orizzonte, l'utopia? Serve a non smettere mai di camminare. (dalla prefazione di Walter Veltroni)
Bergamo : Grafica & Arte, 2022
Abstract: Sesto volume della collana Saluti da..., dedicato a Cologno al Serio (dopo Urgnano e Basella, Treviglio, Ponte san Pietro, Bergamo e Romano di Lombardia). Questo non è un libro sulla storia di Cologno al Serio, perché altri più titolati di noi l’hanno già fatto e con esiti di certo superiori a quanto noi saremmo stati in grado di fare. Noi siamo solo innamorati della nostra terra e la vogliamo raccontare attraverso uno strumento del tutto particolare, oggi ormai superato e cioè la cartolina illustrata, che rappresenta il volto dei luoghi, dando conto in modo originale del valore artistico, storico e urbanistico di monumenti e luoghi del nostro territorio comunale e di come nel corso del Novecento sia mutato il suo tessuto urbanistico. Le belle immagini delle cartoline sono accompagnate da testi che descrivono in modo immediato, spesso con le vive parole di anziani, le loro esperienze legate ai luoghi, alle vicende e agli aspetti quotidiani della loro vita in paese, con particolare riferimento alla vita in famiglia, al lavoro, ai giochi, alla scuola, alla religiosità. Questo risultato è stato possibile anche grazie al progetto di recupero della memoria storica, promosso e sostenuto dall’amministrazione comunale di Cologno, che ha visto la partecipazione di numerose persone, attraverso una serie di interviste, che giovani colognesi hanno svolto nei confronti di concittadini anziani. Ci auguriamo che leggere queste pagine e scorrere le belle immagini delle cartoline si rivelino davvero un’esperienza positiva e una parentesi piacevole nei numerosi impegni quotidiani e offrano a tutti un’occasione di gratitudine verso chi ci ha preceduto, oltre che di ?erezza identitaria.
Bergamo : Grafica & Arte, 2022