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Trovati 3 documenti.

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Uno in ogni paese!
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Materiale linguistico moderno

Bertacchi, Paolo

Uno in ogni paese! : dove sei Simone Pianetti? / Paolo Bertacchi

Bergamo : Lubrina Bramani, 2024

Abstract: Ma che fine ha fatto Lui? Lui, Simone Pianetti detto Il Pasqualì, il mitico ultracentenario latitante, sarà ancora nascosto sui monti della Val Brembana, armato dal suo fucile a tre canne? Oppure le sue ossa si staranno sbiancando in un dirupo? Sarà rifugiato presso i suoi amici anarchici di New York o sarà a godersi la vita in Sud America? La taglia di cinquemila lire sulla sua testa è tuttora valida, ma chi rischierebbe oggi un buco in fronte per soli € 23.446,74? Dopo la giornata dell’ira, 13 luglio 1914, con ben sette morti lasciati sul selciato in quel della Val Brembana, avrà ancora in tasca la lunga lista dei morituri, che allora non riuscì a completare? Si sarà pentito di aver ucciso il curato, il medico, il segretario comunale e altri che hanno reso tormentata la sua vita? Lo hanno disprezzato come gestore della taverna del diavolo e la sua farina era del demonio. E lui è calato su di loro con la falce di Nostra Sora Morte. Sarà ricordato come un criminale o come un vendicatore di soprusi? Ai posteri l’ardua sentenza… ma sui muri delle case la scritta vergata in vernice bianca «Pianetti. Uno in ogni paese!» compare sempre più frequentemente, sempre più!

Una presenza che sfugge
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Materiale linguistico moderno

Taçi, Durim

Una presenza che sfugge / Durim Taci

Bergamo : Lubrina Bramani, 2021

Abstract: Una cronaca scritta in tre settimane da Bergamo, la città più colpita in Europa dal Covid-19, ma gli eventi coprono tutto il nostro continente in un arco temporale di sessant'anni, a partire dal 1961, data di costruzione del Muro di Berlino. Lo scrittore Donat Dora lascia Bergamo poiché si sente "costretto" a riprendere un viaggio in compagnia di Marta, una sua vecchia conoscenza, che vuole raggiungere Berlino a ogni costo. Quando Donat rientra a casa, sempre nel picco della pandemia, non trova nessuno. Mancano la moglie, la figlia e il padre anziano. Cerca di mettersi subito sulle loro tracce, ma all'ultimo momento viene raggiunto nella sua abitazione da un ospite inaspettato, Artur, un detenuto al quale sono appena stati concessi gli arresti domiciliari in custodia cautelare.

Restiamo umani
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Materiale linguistico moderno

Ottaviano, Cristiana - Agosti, Elena

Restiamo umani : diventare umanità / di Cristiana Ottaviano e Elena Agosti

Bergamo : Lubrina Bramani, [2020?]

Abstract: Il progetto di Public Engagement dell'Università di Bergamo dal titolo 'Restiamo umani': riflessioni, pratiche e suggestioni per una comunità che accoglie è stato pensato e finanziato in un tempo che oggi - nel 2021 - sembra un'altra era: quella del pre-Covid. Era il 2019, poco più di un anno fa, non tantissimo tempo, eppure... quel mondo ci sembra lontanissimo, un mondo altro, un mondo perduto che in troppi e troppe rimpiangono senza forse rendersi conto che le radici della tragedia sanitaria (e non solo), che stiamo vivendo ora, affondano anche negli stili di vita che caratterizzavano profondamente quel tempo agognato. Il virus ha reso esplicita, evidente, inequivocabile la vulnerabilità come condizione umana che tutti e tutte connota. Non che prima non lo sapessimo, ma ora appare più difficile far finta di non saperlo o negarlo e comportarsi come se l'esistenza di ciascuno/a di noi non fosse interdipendente e connessa a quella altrui. La nostra vulnerabilità e le nostre comunità ritrovate nella prima ondata dell'emergenza, tuttavia, hanno rischiato di farci dimenticare chi era già più fragile di altre/i e che lo è diventato ancora di più; un po' paradossalmente, inoltre, quell'esperienza ha rischiato di creare un ripiegamento sull''io', sul 'noi' escludente, di farci distogliere lo sguardo dalle diseguaglianze intersezionali preesistenti e dalle situazioni di estrema difficoltà che, al momento, paiono aver perso rilevanza, come messe in secondo piano o, addirittura, dimenticate: il riscaldamento globale, i conflitti nel mondo, le migrazioni, le morti nel Mediterraneo... per citarne alcune tra quelle che più 'scaldavano' i post progressisti nei social. La plurima chiusura che ha agito su diversi versanti - dal ripiegamento interno familiare alla sospensione del lavoro per molti e molte - ha invece acuito disparità già esistenti, alimentando il rischio di vere e proprie 'espulsioni'. Sul fronte globale ma anche nei nostri piccoli contesti.