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Trovati 14 documenti.
Diario di Ramadan / Sadia, Noha [Tofeile], Amina [Ridaoui], Bouchra [Rafiq]
Bergamo : Sestante, 2025
Abstract: Dall’anno 2020, tristemente famoso per l’arrivo del Covid-19, Santalessandro.org, settimanale diocesano on-line, ha dedicato al mese di Ramadan una rubrica per raccontare questo “pilastro” della spiritualità islamica e capire meglio e più da vicino che cosa accade in questo periodo nelle comunità musulmane che vivono in terra bergamasca. Questa proposta era nata in collaborazione con l’Ufficio diocesano per il dialogo interreligioso (UDI) di Bergamo: un’iniziativa culturale a sostegno della conoscenza reciproca e del dialogo, stimolata dal fatto che, per le restrizioni imposte dalla pandemia, la stessa comunità cristiana locale aveva vissuto la Quaresima, celebrato la Settimana Santa con la Resurrezione di Gesù e il successivo tempo liturgico di Pasqua senza poter frequentare i luoghi di culto e senza partecipare comunitariamente alle celebrazioni liturgiche. Ci siamo allora chiesti cosa sarebbe successo ai musulmani durante il mese Sacro di Ramadan immaginando che l’iftar condiviso non sarebbe stata l’unica cosa che avrebbe subito modifiche dalle limitazioni dettate dal divieto di aggregazione e socialità. Abbiamo cercato (e trovato) qualcuno che riuscisse a raccoglierle e a raccontarle, aprendo porte e finestre (letteralmente, quelle di casa propria!) sulle dimensioni feriali e festive di questo tempo sacro. Dal diario annualmente affidato alla singola autrice, in questa pubblicazione abbiamo aggregato e riordinato i racconti seguendo lo sviluppo temporale del mese di Ramadan, ottenendo così una copertura quasi esaustiva dei 29 o 30 giorni del mese che consente di accompagnare chi legge nell’evolversi quotidiano del vissuto generato da questo tempo sacro.
Bergamo : Sestante, 2025
Abstract: I tacolér i slaca a mandèl e i rösca a brandóss”. I pastori parlano poco e lavorano molto. Questa frase in gaì descrive perfettamente lo stile di vita dei pastori, figure ormai quasi sparite che da sempre hanno ispirato un sentimento di sospetto per la loro vita nomade e solitaria e, al tempo stesso, di rispetto per la loro libertà e vita frugale. Con il declino della pastorizia anche le forme di espressione culturale legate a questo stile di vita sono quasi del tutto scomparse. Tra queste, il linguaggio gaì, una lingua parlata tramandata di pastore in pastore, attraverso cui la comunità si esprimeva e al contempo si proteggeva. Caratterizzato da creatività e mutevolezza, contiene in sé resti di varie lingue indoeuropee anche precedenti al latino, tra cui il gallico-celtico e il germanico, così come varianti fonetiche inesistenti in italiano. Eppure la particolarità più affascinante è legata all’uso: il gaì infatti è accompagnato da mimica e gestualità che lo rendono un linguaggio del tutto personale in cui ogni cosa è descritta attraverso metafore o perifrasi. Il risultato è un furbesco che pare recitato, composto da sottintesi e doppi sensi, mimica e silenzi che suggeriscono molto più di quanto realmente vogliano spiegare. Il gergo gaì è una forma di linguaggio dialettale un tempo diffusa tra i pastori delle valli bergamasche, principalmente in Val Seriana e Val Camonica. Andato perdendosi con il declino della pastorizia e degli spostamenti delle greggi per la transumanza tra la bassa padana e l’Engadina, rappresenta tuttavia un patrimonio eccezionale della cultura pastorale orobica. Questo Vocabolario del linguaggio oscuro dei pastori è il risultato di un lavoro trentennale di raccolta, portato avanti in maniera accurata e sistematica da Bruno Visini, basata sul contatto e dialogo diretto con anziani pastori originari del paese di Parre, in Val Seriana, e dintorni. I legami familiari, lavorativi e amicali hanno permesso nel tempo all’autore di comporre pezzo a pezzo un corpus linguistico di incredibile ricchezza e valore, mai formalizzato prima. Una raccolta che registra su carta parte di una tradizione orale dai più considerata ormai persa e che si confronta direttamente con le opere classiche di Tiraboschi, Facchinetti e Goldaniga. Il volume comprende una lista di vocaboli italiani con le corrispondenti traduzioni in gaì per facilitare la ricerca, una sezione comprendente 1.222 lemmi corredati dalla spiegazione dei significati, arricchita da circa 2.450 frasi e locuzioni, includendo proverbi e modi di dire. Più di un semplice dizionario, questo libro in e sul dialetto furbesco è, per prima cosa, un viaggio antropologico che invita a scoprire il mondo di chi parlava questo gergo e, con esso, ha descritto la propria vita, spesso nomade e a tratti considerata ai margini della società. Nato da un’orgogliosa manifestazione di identità che accomunava coloro che lo parlavano, il gaì si attesta non come una lingua madre quanto piuttosto come una “controlingua”, alternativa a quella nativa, per esprimere appartenenza a un mestiere o a un gruppo sociale. Proprio il suo uso esclusivamente orale e non limitato spazialmente in una sola regione, ma diffuso in varie aree geografiche, ne è la prova. In questo linguaggio volontariamente misterioso, che permette di mantenere le proprie conversazioni difficilmente decifrabili e, al tempo stesso, è aperto alle contaminazioni linguistiche e alle varianti fonetiche provenienti da altre lingue antiche o straniere, il valore semantico è dato, spesso e volentieri, dalle molteplici e fantasiose metafore, che svelano alle orecchie dei lettori la rete di relazioni e valori di un gruppo sociale. Un’immersione nella lingua di ieri che svela al lettore l’affresco vivissimo di un ambiente e una cultura che possono ancora ispirare lo sguardo sull’oggi.
L'incredibile viaggio nella storia di Ranica / Alice Tebaldi e Gianpiero Crotti
Bergamo : Sestante, 2024
Eccoci, siamo noi! : piccoli pensieri in un arcobaleno di parole / a cura di Chiara Ramelli
Bergamo : Sestante, 2020
Bergamo : Officina dell'Ateneo : Sestante, 2018
Pensieri ed emozioni : concorso artistico-letterario : Anno 2016/2017
Bergamo : Sestante, 2017
Donato Calvi : diario (1649-1678) / a cura di Marco Bernuzzi
Bergamo : Officina dell'Ateneo : Sestante, 2016
2. ed. corretta e accresciuta
Bergamo : Sestante, 2016
Bergamo : Centro studi e ricerce Archivio bergamasco : Sestante, 2016
Bergamo : Sestante, 2016
Abstract: Il ritrovamento in un mercato di antiquario di importanti documenti relativi alla costruzione della Strada Ferrata tra Bergamo e Coccaglio ha motivato la nascita di questo libro. Fu proprio il completamento di questo tratto di ferrovia ardentemente voluto dai cittadini bergamaschi che concluse la storia di un "cantiere" durato ben 19 anni (1837-1856) e che portò alla creazione della Imperial Regia Strada Ferrata Ferdinandea, la più importante linea ferroviaria del Lombardo - Veneto congiungente Milano e Venezia. Dopo una particolareggiata sintesi delle intricate vicende che condussero al compimento della "Ferdinandea" e di quelle in cui, volenti o nolenti, i Rappresentanti bergamaschi si trovarono coinvolti, l'Autore ha voluto rendere esplicito il contenuto di tali documenti con l'intento di far conoscere la figura dell'Ingegnere che li curò e che versosimilmente partecipò alla realizzazione del progetto della Strada Ferrata che raggiunse la città di Bergamo. Piacevole e suggestiva la parte iconografica che, seguendo corrispondentemente il testo, riproduce materiale originale e in parte indedito di quel tempo.
Possiamo dirlo grande Antonio Fogazzaro : lettere e letture inedite / a cura di Erminio Gennaro
Bergamo : Edizioni dell'Ateneo : Sestante, 2015
Futuro.Bg : attraverso i paesaggi della storia / a cura di Maria Mencaroni Zoppetti
Bergamo : Officina dell'Ateneo : Sestante, 2014
Abstract: Nel 2011 Gabriele Rinaldi, Direttore dell'Orto botanico L. Rota di Bergamo, socio dell'ateneo, propone una sfida: nella Valle d'Astino una porzione di terreno andrà all'Orto botanico, per ampliarlo e riqualificare i terreni circostanti e l'antico complesso monastico. Da sempre l'ateneo si occupa di storia, valori, significato dei luoghi e della cittadinanza in rapporto ai luoghi. Si coinvolge la delegazione cittadina del FAI. Ateneo, FAI, Orto botanico si impegnano per il destino di Astino, con un titolo che è insieme metafora e simbolo: "FUTURO.BG". Fa eco il Presidente della MIA, Giuseppe Pezzoni, che confida un sogno: restituire alla città un recupero parziale di Astino per il 2015, anno del 750° compleanno della MIA e dell'EXPO.
Giovanni Battista Lanzi : protagonista e vittima del Seicento / Marina Vavassori
Bergamo : Officina dell'Ateneo : Sestante, 2010
Abstract: Inizia così il percorso di ricerca che partendo dalla curiosità suscitata da un manufatto lapideo ha ricostruito la storia di un personaggio illustre, membro delle istituzioni di rilievo della città, stimato anche dalla Repubblica di Venezia che gli aveva affidato l'importante carica di provveditore ai confini. Nel delineare la vita di Giovanni Battista Lanzi l'autrice ha anche disegnato il suo cursus scolastico, dando notizie importanti su cosa venisse insegnato all'Università di Padova. Dietro la figura pubblica emerge un personaggio stimato, colto, amante dello studio, dotato di una cospicua, interessantissima biblioteca, legato alla giovane Accademia degli Eccitati di cui condivide gli ideali politici ed etici.
Bergamo : Bergamo university press : Sestante, [2004]
Abstract: Lorenzo Mascheroni fu scienziato di gran vaglia e insieme fine letterato. In lui come in pochi altri le due culture non ammisero frontiere, arte e scienza essendo manifestazioni di uno stesso atteggiamento intellettuale, endiadi feconda della conoscenza. Fu inoltre un legislatore illuminato, autore di un notevole Piano di Pubblica Istruzione (1798). Per comprendere appieno una figura così complessa (di autentico uomo intero, come avrebbe detto Goethe) si sono confrontati numerosi specialisti di discipline tra loro distinte. Il volume raccoglie i risultati di questo confronto, che ha visto riuniti, nel novembre 2000, storici, letterati, storici della scienza, e matematici stricto sensu.