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Trovati 42 documenti.
Bergamo : Grafica & arte, 2025
Bergamo : Grafica & Arte, 2024
Associazione nazionale alpini, sezione di Bergamo : 102 anni di storia, 1921-2023
Bergamo : Grafica & arte, 2024
Bergamo : Grafica & Arte, 2024
Bergamo : Grafica & arte, 2024
Metafore animali : nel Bestiario di Piero Brolis / Fernando Noris
Bergamo : Grafica & arte, 2023
Bergamo : Grafica & Arte, 2023
Bergamo : Grafica & Arte, 2023
Abstract: Nella biblioteca Civica “Carlo Cameroni” era noto da tempo un volantino con il comunicato del Comitato di Liberazione Nazionale locale e la replica del PFR Fascio Repubblicano di Treviglio in data 8 agosto 1944. Al centro della polemica era don Ernesto Castiglioni, assistente dell’oratorio, arrestato il sabato precedente, 5 agosto, mentre, accompagnato da un gruppo di bambini di 9-10 anni, prestava qualche soccorso ai prigionieri chiusi nei carri bestiame del treno diretto ai campi di concentramento in Germania. [...] I bambini furono terrorizzati dall’arresto e portarono subito la notizia alle case e alla parrocchia. Il timore e l’angoscia era che fosse condotto ai campi di concentramento in Germania con gli altri prigionieri. In realtà egli fu fatto scendere dal treno a Brescia e portato al carcere per l’interrogatorio. Si mosse con abilità e disinvoltura per evitare le accuse più pesanti: quelle di essere antitedesco e di essere in contatto con i partigiani. L’intervento del cardinal Schuster, che era stato subito informato dal parroco don Egidio Bignamini, dopo circa un mese lo fece trasferire da Brescia all’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, che era utilizzato dai Tedeschi per rinchiudervi i consoli delle nazioni straniere nemiche del regime. [...] A gennaio 1945 poté tornare a Treviglio, ma alla fine di febbraio fu di nuovo arrestato dalla brigata fascista Muti con l’accusa di attività sovversive. Grazie alla sua presenza di spirito riuscì a fuggire dalla Casa del Fascio in cui era interrogato, passando attraverso i tetti delle case. A questo punto si diede alla macchia ed entrò tra i partigiani cattolici della brigata “Alto Milanese”, a cui aderiva anche la brigata “Treviglio”, che raccoglieva gli oppositori del regime fascista nel territorio. L’episodio ed il suo protagonista, don Ernesto Castiglioni, sono ben rappresentativi del clima politico e sociale di quei mesi drammatici che hanno preceduto il crollo del nazifascismo e la fine della guerra. Sono tempi di violenti contrasti, di ferocia contro i nemici del regime e anche contro cittadini inermi colpevoli solo di essere ebrei [...] Sono persone, vicende e riflessioni che aiutano a capire la complessità della tragedia che sconvolse il mondo e il vissuto di coloro che vi furono coinvolti, senza nulla togliere alle ragioni della lotta per la libertà e per la democrazia. E la voce di don Ernesto, che ci giunge calda e pacata nella narrazione di quarant’anni fa, ce la fa rivivere senza acredine ma anche senza indulgenze, aggiungendovi qua e là alcune note argute (Dall'introduzione del volume).
Bergamo : Grafica & Arte, 2023
Bergamo : Grafica e arte, 2023
Abstract: Il libro è diviso in argomenti, alcuni più generali, altri peculiari del nostro territorio e del nostro paese, come la riscoperta del “marmo nero”, vera risorsa litica locale, e la storia degli scultori Manni, famiglia ticinese trasferitasi a Gazzaniga nel Seicento, oppure la rievocazione degli antichi toponimi di vie, piazze, contrade e luoghi del territorio. Spazio è stato poi riservato al lavoro, alle scuole, alle frazioni di Orezzo e Rova, alle chiese e ai monumenti, al fiume Serio, alla Casa del Fanciullo; e ancora, all’ospedale, frutto del lascito caritatevole della ricca famiglia di imprenditori della seta Briolini, e al loro mausoleo, fulgido esempio di architettura neogotica. Grazie alle splendide cartoline che le illustrano, tutte queste sono storie che meritano di essere raccontate e ricordate, evitandone l’oblio generale, per preservare la ricchezza del patrimonio culturale e artistico del territorio. Settimo volume della collana Saluti da…, dedicato a Gazzaniga (dopo Urgnano e Basella, Treviglio, Ponte San Pietro, Bergamo, Romano di Lombardia e Cologno al Serio).
Bergamo : Fondazione Credito Bergamasco : Grafica & arte, 2024
I luoghi della cultura a Bergamo = Bergamo cultural sites / testo di Tosca Rossi
Bergamo : Grafica e Arte, 2023
Abstract: La nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 porta ad una riflessione naturale e ad un quesito più che legittimo: quali sono questi luoghi? quali meritano di essere in lizza? quali sono “Cultura”? Per rispondere a tutto ciò, la mente corre immediatamente alle realtà museali, civiche ed ecclesiastiche, al patrimonio artistico custodito da fondazioni o posto sotto teca da generazioni che abitano ville nobiliari e palazzi secolari, così come ai semplici oggetti delle raccolte etnografiche o appartenuti ai “grandi di Bergamo”, dove l’uomo cede il passo al divino. In realtà non esiste una scala di valori che possa mettere ordinatamente in fila musei, chiese, dimore, contenitori storici o location della città di Bergamo e questo perché Tutto è cultura, a prescindere, proprio perché generato, cullato e alimentato da quell’humus che ha cresciuto i suoi figli, che popolano il suo capoluogo, da custodire per consacrarlo ai posteri. 157 fotografie a colori. [Ellelibri]
Bergamo : Grafica & Arte, 2022
Abstract: Sesto volume della collana Saluti da..., dedicato a Cologno al Serio (dopo Urgnano e Basella, Treviglio, Ponte san Pietro, Bergamo e Romano di Lombardia). Questo non è un libro sulla storia di Cologno al Serio, perché altri più titolati di noi l’hanno già fatto e con esiti di certo superiori a quanto noi saremmo stati in grado di fare. Noi siamo solo innamorati della nostra terra e la vogliamo raccontare attraverso uno strumento del tutto particolare, oggi ormai superato e cioè la cartolina illustrata, che rappresenta il volto dei luoghi, dando conto in modo originale del valore artistico, storico e urbanistico di monumenti e luoghi del nostro territorio comunale e di come nel corso del Novecento sia mutato il suo tessuto urbanistico. Le belle immagini delle cartoline sono accompagnate da testi che descrivono in modo immediato, spesso con le vive parole di anziani, le loro esperienze legate ai luoghi, alle vicende e agli aspetti quotidiani della loro vita in paese, con particolare riferimento alla vita in famiglia, al lavoro, ai giochi, alla scuola, alla religiosità. Questo risultato è stato possibile anche grazie al progetto di recupero della memoria storica, promosso e sostenuto dall’amministrazione comunale di Cologno, che ha visto la partecipazione di numerose persone, attraverso una serie di interviste, che giovani colognesi hanno svolto nei confronti di concittadini anziani. Ci auguriamo che leggere queste pagine e scorrere le belle immagini delle cartoline si rivelino davvero un’esperienza positiva e una parentesi piacevole nei numerosi impegni quotidiani e offrano a tutti un’occasione di gratitudine verso chi ci ha preceduto, oltre che di ?erezza identitaria.
Bergamo : Grafica & Arte, 2022
Bergamo : Grafica & Arte, 2022
Bergamo : Grafica & Arte, 2022
La società del gres e la piana della petos : una storia di 134 anni / a cura di Marco Guido Salvi
Bergamo : Grafica & Arte, 2021
Bergamo : Grafica & Arte, 2021
Abstract: Da borgo a città: una storia raccontata dalle vecchie cartoline dalla collezione di Roberto Scudeletti – a cura di Vincenzo Mazzoleni Le cartoline di Ponte San Pietro qui presentate coprono un arco temporale circoscritto eppur significativo e passarle in rassegna significa dunque compiere un affascinante viaggio nei luoghi visti dai nostri padri e dai nostri nonni; significa percorrere nel tempo e nello spazio un tragitto, nel corso del quale la comunità intera ha cambiato parzialmente volto anche a causa delle trasformazioni urbanistiche, che non prescindono mai da un contestuale cambiamento culturale e sociale. Le cartoline sono accompagnate da testi dai quali emerge il ritratto di uno spaccato di vita, di un frammento d’epoca, di mode e gusti fortemente intrisi delle passioni, delle gioie e delle sofferenze quotidiane di chi ha vissuto prima di noi e in qualche misura ha plasmato il nostro modo d’essere oggi. Confidiamo che scorrere queste pagine possa rivelarsi un’esperienza positiva e una parentesi piacevole nell’incalzare degli impegni quotidiani e offrire a tutti un’occasione di gratitudine verso chi ci ha preceduto, oltre che di fierezza identitaria.
Il mio sacrificio / Maria Di Pietro
Bergamo : Grafica e Arte, 2021
Abstract: La figura di Giuda, subito dopo quella di Gesù, ha sempre suscitato domande, curiosità e diversi punti di vista e questa mia proposta, quindi, non rappresenta certo una novità. Partendo dall’analisi del testo, per non tralasciare tutti i pensieri che mi hanno convinta a fare questo copione così articolato e per non errare in tracciati che potrebbero essere troppo digressivi, ho raccolto parole per raccontare parole e gesti, suoni e immagini, al fine di costruire una preghiera universale, complementare, di misericordia. Questo testo scenografico non si propone certo di rendere Santo ciò che santo non è, ma tenta di perorare la causa dell’intero genere umano, maschile e femminile. Una richiesta di misericordia messa in scena da un personaggio ambivalente, unico, UNO. Ciò che vi resterà, spero, di questa esperienza, sarà la comprensione che alla fine ogni essere umano uscirà di scena. Per volontà “propria”, come apparentemente ha fatto Giuda, o per volontà divina, perché la morte prima o poi ci prenderà tutti. Non importa come o quando. Non importa dove. Ma ci prenderà, si prenderà il nostro corpo e restituirà la nostra anima a Dio. E Ciò che rimarrà sarà il canto del mondo, la Gloria. Al libro è allegato DVD video del film “Il mio sacrificio ” ambientato in luoghi suggestivi della provincia bergamasca.
Bergamo : Grafica & Arte, 2021
Abstract: Ci sono eventi che sono senza parole, caratterizzati dal silenzio, dal dolore, dalla fatica e dal sacrificio individuali e di tutti. Eventi che lasciano sbigottiti ed indifesi. L’ondata pandemica causata dal Covid-19 improvvisamente sorta tra noi nel febbraio 2020 è uno di questi. Per questo alle volte la parola, il racconto può essere curativo, sanante. Può aiutare ad affrontare una realtà terribile facendone emergere i punti di luce, di solidarietà, di affetto vero. Cosa ci ha tenuto in vita in mezzo a tanto dolore? Cosa ci ha dato, e il cui ricordo ora ci può ridare speranza, fiducia nelle persone, compagnia solidale? Cosa può far emergere quel moto di fierezza, di orgoglio per tanti nostri collaboratori e concittadini, per noi stessi che ce l’abbiamo fatta? “Mola mia”. Ecco, questo ci è sembrato, come Istituto di Suore Cappuccine, un contributo possibile: raccontare la bellezza e la fierezza di questa Bergamo ferita, ma non domata dal male attraverso la voce dei nostri collaboratori. Speriamo che aiuti tutti nei momenti di fatica come ha aiutato noi il sentire i loro racconti. Tutto questo tempo di sofferenza e dolore è stato da noi Suore Cappuccine affidato all’intercessione della nostra fondatrice, Madre Francesca Rubatto, che sarà canonizzata il 15 maggio 2022.