Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Il volume è l’esito di un progetto di ricerca internazionale e pluridisciplinare dedicato ai “Paradigmi della creatività”, che ha legato l’Università degli Studi di Bergamo e Sorbonne Université di Parigi. Il gruppo di ricerca ha posto in dialogo professori e ricercatori appartenenti all’ambito delle scienze umanistiche: lingue e letterature, la storia dell’arte e della cultura visuale, le discipline dello spettacolo, la storia, il cinema, la musicologia, il fumetto. Al centro dell’indagine sono posti gli “impliciti terrificanti”: oggetti, persone, situazioni generatori di paura, non identificabili visivamente o fisicamente. L’attenzione è focalizzata in particolare sul sentimento della paura che germina dai vuoti, dai silenzi, dai cortocircuiti del linguaggio e della rappresentazione, tutti sintomi della sua presenza misteriosa e al contempo sempre carsicamente attiva.

Abstract: Cent'anni di arte e costume a Bergamo.

Abstract: A Bergamo, una città definita da Marin Sanudo nel 1483 mirabellissima, vista dai suoi colli e dal piano nel verde dei broli e dei campi, l'arte e l'architettura prorompono con tutta la loro bellezza. Il centro storico di Città Alta raggruppa il «maggior monumento lombardo» - scrìve Corrado Alvaro - Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni, il Battistero, il Duomo, il Palazzo della Ragione, Piazza Vecchia.Bergamo, ufficialmente Città d'Arte è per Dino Buzzati «uno dei luoghi più affascinanti della terra» e per Le Cor-busier «una città sublime» che custodisce gelosamente le sue cbiese mirabili, i suoi palazzi, ì suoi chiostri. Un altro fantastico capolavoro è quello dovuto alla natura: ai colli, che con i loro giardini e i loro orti vestono i colori delle stagioni e circondano la città al piano, che nonostante una delle più grandiose opere d'architettura e d'urbanìstica del Novecento, il nuovo centro del Piacentini, ha saputo mantenere la grazia, l'eleganza, l'ordine e il respiro delle oasi di verde. Non si può escludere da questo incanto la Bergamasca, terra di mille sorprese artistiche e architettoniche, quali il Romanico nella plaga di Almenno, i capolavori del Fantoni in Val Seriana, il puro Liberty a Crespi d'Adda, a Sarnico e a San Pellegrino Tenne. Antonia Abbattista Finocchìaro, in un avvincente racconto dal titolo Incontri, lascia che siano direttamente i protagonisti, una studentessa universitaria e un anziano monaco, a guidarci attraverso le ricchezze artisticbe della città e i mutamenti architettonici che l'hanno trasformata nel corso dei secoli, in un dialogo ricco di spunti e non privo di sorprese, per ripercorrere vicende storiche particolarmente affascinanti; il reportage fotografico di Marco Riva, realizzato in esclusiva per questo volume, scruta gli angoli più suggestivi della città, fornendoci scorci incantevoli e panorami magici di un territorio che si svela come uno scrigno, pagina dopo pagina.Questo libro è un omaggio al genio, alla fede, all'impegno dei figli della straordinaria terra bergamasca con l'augurio che essi conservino con rispetto l'incanto del suo volto naturale perché la storia di una città è radicata nel suo ambiente.