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Settecento inedito a Bergamo : pittori, decoratori e stuccatori per Palazzo Terzi / Amalia Pacia
Bergamo : Grafica e arte, 2023
Abstract: Il volume, che esce per iniziativa dell’Associazione per Palazzo Terzi Onlus, rende conto sia del lungo e paziente lavoro di Amalia Pacia condotto nelle carte dell’Archivio di famiglia, depositato presso la Biblioteca Civica “Angelo Mai”, sia dell’esplorazione del palazzo, consentita più volte dalla famiglia Terzi. Il testo testimonia oltre trent’anni di lavori strutturali e di arredo pittorico promossi principalmente da Gerolamo Terzi (1696-1761) e dal nipote Antonio Terzi (1723-1793) che interessarono il palazzo, mirati a rinnovare i saloni del piano nobile e ad allestire ex novo ambienti e appartamenti secondo un gusto spiccatamente rococò. La sequenza delle opere, cronologicamente ricostruibile grazie ai pagamenti e alle annotazioni rinvenute nei libri cassa dell’Archivio Terzi, ha consentito di accertare nomi di pittori, di intagliatori e di doratori, in grande parte ancora da identificare e probabilmente attivi in altre dimore lombarde. Notizie archivistiche del tutto inedite hanno consentito inoltre di seguire, passo dopo passo, l’edificazione dello straordinario Gabinetto degli Specchi, un vero e proprio unicum nell’ambito dei palazzi aristocratici di Bergamo. Giovan Battista Caniana, ebanista, intarsiatore ed architetto, di cui si è rinvenuto il contratto per l’esecuzione del pavimento, ne fu l’ideatore, coadiuvato per gli intarsi dalla figlia Caterina e dal figlio Giuseppe. Lo studio, dunque, oltre ad aprire spiragli sulle maestranze che lavorarono a Palazzo Terzi nel Settecento, suggerisce paragoni e confronti con la cultura artistica di Venezia, città in cui gli esponenti di spicco della famiglia dimoravano per lunghi periodi dell’anno, ma anche riferimenti con i territori d’Oltralpe, in speciale modo con la Francia, patria dello stile Luigi XV. Ne scaturisce un affascinante viaggio virtuale che potrà diventare reale, una preziosa guida per chi vorrà seguirla.
35 itinerari per salire a tutti i laghi alpini bergamaschi / Alessio Pezzotta
Nembro : L'Alpe, 2023
Abstract: La presente giuda descrive la salita a TUTTI i laghi alpini compresi nei confini bergamaschi. 110 Perle disseminate sulle nostre belle Montagne raggiungibili in 35 itinerari alla portata di tutti con vari concatenamenti e giri ad anello.
Ceruti a Gandino : arte, tecnica e restauro / a cura di Francesco Nezosi e Filippo Piazza
Milano : Scalpendi, 2023
Abstract: All’interno della basilica di Santa Maria Assunta a Gandino si conserva il più ampio ciclo di tele realizzato da Giacomo Ceruti (1698-1767) durante la sua prolifica attività. Un’impresa che annovera trentadue opere, talune di dimensioni imponenti, condotta a termine in un arco di tempo altrettanto esteso che va dal 1734 al 1739. Questo insieme, già noto alla critica sebbene spesso trascurato, viene ora riesaminato sotto molti punti di vista (storico-artistico e iconografico, documentario e conservativo), approdando a risultati per certi versi sorprendenti. Leggendo il libro si potrà infatti scoprire un altro Ceruti, che sveste con piena consapevolezza i panni del “pittore della realtà” per indossare quelli, inconsueti, di “pittore classicista”. Per questa e per altre ragioni il ciclo di Gandino costituisce pertanto una tappa fondamentale del suo percorso, rappresentando una vera e propria “cerniera” tra il soggiorno in Lombardia, terminato nell’estate del 1734, e il trasferimento a Venezia e poi a Padova: i dipinti realizzati tra il 1737 e il 1739 rivelano così il profilo di un maestro che tiene il passo con la lezione dei grandi veneti a lui contemporanei. I colpi di scena non si esauriscono qui: i restauri intrapresi con il sostegno di Fondazione Credito Bergamasco offrono infatti preziosi dati per indagare da vicino la tecnica artistica cerutiana, che si dimostra curata perfino nei dettagli più minuti. Come solo un grande pittore è in grado di fare.
I casoncelli e le paste ripiene bergamasche : storia aneddoti e ricette / Silvia Tropea Montagnosi
Bergamo : Corponove, 2023
Abstract: Un libro delle meraviglie. Anche solo a sfogliarlo. Oltre 60 immagini a colori a tutta pagina sinistra per accompagnare il testo e non si pensi che siano tutte immagini per ingolosire la gola, niente affatto, sì ci sono, numerose anche quelle, ma iniziamo dalla prima: bella, intensa, significativa. È un dettaglio, «Gesù, con lo sguardo assorto e scostato, porge il pane a Giuda», tratto dall'Ultima cena di Alessandro Allori, commissionata nel 1580 dall'Abate don Callisto Solari del Monastero Valombrosano di Astino, dove tuttora si trova questo capolavoro cosi naturalmente ambientato per epoca e una intensità che oseremmo chiamare mistica. Voltando pagina, un pane con il taglio a croce, dovrebbe meglio dirsi "Il Pane" che «rappresenta il rapporto tra l'uomo e la terra, tra l'uomo e la divinità». Intensità di immagini che accompagna l'intensità bellissima della premessa di Mons. Giulio Dellavite, Segretario generale della Curia di Bergamo. E chi se l'aspettava un monsignore. Titolo: Il cibo consum-attori. Dellavite inizia citando Mario Rigoni Stern che nella ritirata di Russa del1943 si trovò sfinito e solo a bussare a una porta, lui col fucile, dentro soldati con stella rossa e fucile. È la morte... No mangiano. Una donna gli porta latte e miglio in una ciotola. Non serve un commento. Sì, ma il casoncello? Ecco delle mani in pasta ad accompagnare la scritta storica "Ravioli e tortelli, un'invenzione medievale", di Massimo Montanari, professore emerito dell'università di Bologna, scritto assai documentato e di attraente lettura. Fra grandi foto di tortelli impastati, riempiti e pronti, il frontespizio del libro del 1942: La scienza in cucina, L'arte di Mangiar Bene di Pellegrino Artusi (790 ricette). Ecco poi il testo di Giulio Orazio Bravi, già direttore della Biblioteca Civica Mai: "«Farina e uova per far ravioli», Prima attestazione della specialità culinaria in un documento bergamasco del 1187". Interessantissimo excursus storico, più di 800 anni di storia, con 12 titoletti a dire la varietà dello scritto che inizia con "Una controversia tra canoniche: Il processo De Matricitate". Storica e interessante controversia tra i canonici di San Vincenzo e i canonici di Sant'Alessandro che si contendevano il titolo di Chiesa Madre. Tra le grandi foto la cattedrale e le iconostasi. Eccoci al testo dell'autrice del libro Silvia Tropea Montagnosi, laureata in giurisprudenza, giornalista, scrittrice e gastronoma, ideatrice del "De Casoncello", tre giorni di eventi che si tengono a Bergamo in Città Alta. Il suo lungo testo: "I casoncelli e le paste ripiene bergamasche. Storia aneddoti e ricette", narra le radici di quello che è il più antico piatto identitario del territorio che utilizza ingredienti locali, ma anche quelli arrivati con le stratificazioni e le contaminazioni che la storia porta necessariamente con sé. Un piatto che nelle sue varianti racconta la storia del territorio e delle singole famiglie. Un intreccio che dona risultati diversi, ma sempre piacevoli al palato. In questa analisi sono stati essenziali i contributi delle personalità sopra citate, ma anche i racconti delle persone incontrate, dei cuochi e i "Diari di famiglia". Quaranta le ricette presenti, illustrate da Marco Mazzoleni, per una preparazione che richiede lavoro e precisione, ma anche orgoglio e passione; tutte caratteristiche della gente bergamasca. Ricette di paste ripiene: dalla più antica a stampa, alle storiche, a quelle contenute nei "diari" di famiglia, per finire con le gustose rivisitazioni dei cuochi di storici ristoranti. Oltre alle 60 belle illustrazioni, non perdetevi i risguardi: una estesa panoramica di Bergamo dalle mura in su.
[Seriate : ASAV], 2023
Annuario 2022-2023 / Club alpino italiano, Alta Valle Brembana, Sezione di Piazza Brembana
[S.l. : s.n.], 2023 (San Pellegrino Terme : Diliddo)
Bergamo : Fondazione Credito Bergamasco, 2023
Verdello : Biblioteca comunale, 2023
[San Pellegrino Terme] : Centro storico culturale Valle Brembana, 2023
Metafore animali : nel Bestiario di Piero Brolis / Fernando Noris
Bergamo : Grafica & arte, 2023
Quaderni di Archivio bergamasco : 16/17 - 2022-2023
Bergamo : Centro studi e ricerche Archivio bergamasco, 2023
Clusone : Equa, 2023
Cassa e scuola edile di Bergamo : origini, evoluzione, prospettive / a cura di ADAPT
[Bergamo] : ADAPT University Press, stampa 2023
Lovere : Accademia Tadini ; Azzano San Paolo : Bolis, 2023
Bergamo : Centro studi e ricerche Archivio bergamasco, 2023
Dove danzano le aquile / Manuel Pezzali
[Bergamo] : Bolis, 2023
Abstract: Appena varcata la soglia dei quarant’anni, un giornalista, camminatore appassionato, decide di cambiar vita, abbandonando le comodità della città, trasferendosi nell’alta Valle Seriana, a Pontadro, un borghetto di origine medievale, dove ben presto si troverà a fare i conti con la diversità, la poca accoglienza e con la durezza degli sguardi e delle parole. La tensione si accumula, così come i sospetti e, a causa di una lite con il vicino di casa, viene cacciato dal paese e costretto a fuggire a quote più alte. Qui, riflette, cammina e riscopre la purezza della natura, perdendosi nella contemplazione di un’aquila reale in volo...
Nuova ed.
Bergamo : Corponove, 2023
Abstract: Torna con una nuova copertina il libro sulla vera storia di Simone Pianetti, una fra le più appassionanti vicende crime della Belle Époque e di un mistero mai risolto. I fatti risalgono all'estate del 1914 quando l'attenzione e l'emozione degli italiani furono contese tra il rombo lontano della Grande Guerra che si avvicinava e l'eco delle fucilate micidiali che arrivavano dalla Val Brembana, nel bergamasco, dove l'ex emigrante ed albergatore Simone Pianetti uccise, nell'arco di poche ore, ben sette persone. Spirito irrequieto e ribelle, nella sua prima gioventù le sue fortune di Don Giovanni montanaro erano famose tanto quanto i suoi colpi infallibili di cacciatore di camosci, che pare abbia mostrato anche in occasione di autorevoli battute di caccia reali. Il seguito di disavventure che lo colpirono prima nel suo paese d'origine, Camerata Cornello, e poi a San Giovanni Bianco, nonché le malignità e i soprusi perpetrati nei suoi confronti, per invidia o per cattiveria, e talvolta per superstizione, ne inasprirono il carattere tanto da far maturare in lui il desiderio di farsi giustizia, o meglio vendetta. La mattina del 13 luglio, staccato dal muro il suo fucile da caccia grossa e rifornitosi di molte munizioni, dopo aver abbracciato e baciato affettuosamente la figlia più piccola, di passo fermo uscì di casa e diede inizio al suo cammino di vendetta. Caddero sotto il suo piombo inesorabile il medico condotto, il segretario comunale, la figlia del segretario, il giudice conciliatore, il parroco, il messo comunale e una contadina. La sua rocambolesca fuga sulle impervie montagne dell'Alta Valle fu il principio di un'epica caccia all'uomo, dai tratti romanzeschi, che coinvolse oltre trecento soldati e carabinieri. E mentre il latitante, sulla montagna, trovava l'appoggio di mandriani e di carbonai, presto nell'opinione pubblica si accese un ampio dibattito nel quale emersero contrasti e prese di posizione, e dove la storia di Pianetti si rivelò il pretesto per ben più complesse battaglie. Nessuna "battuta" lo raggiunse più. Solo il figlio maggiore lo rivide durante un commovente incontro sulla montagna e in quell'occasione egli assicurò che nessuno l'avrebbe mai preso vivo, né veduto morto. E così fu. Nulla più si seppe della sua fine, tanto che ancora oggi l'ultracentenario giustiziere risulta per legge latitante.
Busto Arsizio : Nomos, 2023
Abstract: Alla scoperta della rete del Museo delle storie di Bergamo: un viaggio nella storia attraverso le storie di sei tra i monumenti più affascinanti della città. La rete è costituita da capolavori di architettura che con i loro percorsi espositivi raccontano la storia della città dall’età romana fino al Novecento. Nella quiete medievale del Convento di San Francesco è il polo dedicato al XX secolo con Bergamo 900 e il Museo della fotografia Sestini. Palazzo del Podestà è espressione della Bergamorinascimentale e racconta il secolo d’oro della dominazione veneziana attraverso il Museo del Cinquecento. Alla fortezza della Rocca è affidata la narrazione dell’epopea risorgimentale e garibaldina con il Museo dell’Ottocento. Nella splendida cornice della Domus Magna, il Museo Donizettiano fa rivivere la vicenda umana e professionale del più grande compositore bergamasco, Gaetano Donizetti. Parte della rete sono anche due tra le torri più iconiche della città: il Campanone, emblema dell’identità civica bergamasca e simbolo dello skyline cittadino, e la Torre dei Caduti, monumento dedicato ai caduti bergamaschi della Grande Guerra nella Bergamo moderna. Sei luoghi di storie, un unico Museo!
L'ambiente di Rogno : 10 passeggiate nella bellezza della natura / a cura di Flavio Salvini
[S.l. : s.n.], 2023 (stampa Gianico : Litos)
Le canzoni del Serio e del Brembo : poesie in dialetto bergamasco / Ettore Briolini
[S.l. : s.n.], 2023 (Albino : MBE)