Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: Ansia di verità, paura della pena, desiderio di rivalsa, senso di giustizia. Sentimenti ed emozioni in contrasto che trapelano dalla viva voce dei protagonisti. Storie inedite, vere, vissute, altrimenti destinate a rimanere chiuse nelle gonfie buste d'archivio, e scovate dall'autore nei fascicoli processuali dell'Archivio della Nunziatura Apostolica a Venezia, oggi conservato presso l'Archivio Segreto Vaticano. Vicende giudiziarie che coinvolgono in prima persona i rappresentanti del clero bergamasco di Antico Regime, soggetto, fino al Trattato di Campoformio del 1797, alla giurisdizione della Nunziatura veneta, che in quelle terre rappresentava la diplomazia e l'autorità papale. Ai numerosi processi citati dall'autore nell'Introduzione generale alle Cronache, seguono dodici vertenze processuali, precedute da una breve e appassionata narrazione dell'intero dossier giudiziario, e messe a fuoco in presa diretta, facendo parlare gli stessi documenti: attraverso la trascrizione delle deposizioni rese in lingua volgare dai testimoni o dagli imputati di fronte ai giudici della corte. L'autenticità dei fatti narrati, spesso al limite delle reali vite vissute, confinanti con le fantasie del romanzo, porta in un mondo quasi irreale, solo apparentemente dissimile dal nostro, laddove la riflessione si concentri sul rapporto conflittuale tra istanze di libertà - più o meno lecite - e osservanza della legge.

Abstract: L'Episcopato di mons. Gaetano Cantillo Guindani (1879-1904) fu caratterizzato da accese polemiche tra gli intransigenti che si rifacevano al predecessore mons. Pier Luigi Speranza (1854-1879) e coloro che aderivano all'atteggiamento conciliatorista del nuovo Vescovo. Alcune questioni offersero pretesti e occasioni per il riaccendersi e il riacutizsarsi di questo contrasto. Una delle questioni principali fu quella relativa ai beni della Mensa Episcopale confiscati dallo Stato Italiano (1866) e riacquistati da mons. Speranza (1868) per interposta persona.Preso possesso della Diocesi, mons. Guindani volle vendere i beni per l'enorme debito che si stava accumulando. La contessa Barbara Fe d'Ostiani Simoni inte-stataria civile dei beni e il canonico Tommaso Foresti, amministratore dei medesimi ed ex segretario di mons. Speranza, si opposero alla consegna, vantando crediti nei confronti della Mensa.Mons. Guindani, che negava la loro fondatezza, trattò la questione con i Tribunali della Santa Sede. Dopo una prima sentenza favorevole a mons. Guindani, manovre e favoritismi portarono al completo rovesciamento della prima sentenza con grave discredito del prestigio del Vescovo.L'opera comprende due parti; la prima contiene due saggi: 1) sulla storia della Mensa Episcopale dagli inizi fino alla metà dell'Ottocento; 2) dalla confisca dei beni della Mensa fino al termine della Questione Guindani-Foresti (1868-1891). La seconda parte raccoglie i documenti relativi alla questione provenienti dall'Archivio Segreto Vaticano e dall'Archivio della Curia Vescovile di Bergamo.