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Trovati 61 documenti.
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Storia segreta della 'ndrangheta
Mondadori, 2019
Abstract: Se un tempo i suoi affiliati andavano a dorso di mulo, rubavano polli e vacche, e l'unica risorsa di cui disponevano era la violenza, oggi la 'ndrangheta è l'organizzazione criminale più ricca e più potente al mondo, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina. Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere, si è infatti radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione "globale", in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d'urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma è anche, incredibilmente, l'organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania (2007), era ancora considerata una versione casereccia e "stracciona" di Cosa nostra. Eppure la 'ndrangheta ha una storia antica, che affonda le radici nella Calabria ottocentesca e nei suoi difficili, talora drammatici rapporti con il nuovo Stato italiano, ha attraversato indenne due guerre mondiali, il fascismo e la liberazione, grazie anche alle colpevoli omissioni e sottovalutazioni della classe dirigente e della magistratura, e si è sviluppata e rafforzata, cambiando pelle e diversificando la propria attività criminale, nella Prima e nella Seconda Repubblica, grazie alla debolezza della politica, delle istituzioni e dell'economia che con essa hanno scelto di convivere. Spazzando via molti luoghi comuni e alla luce di una ricca mole di documenti e carte processuali, Nicola Gratteri, un magistrato che da trent'anni è in prima linea nella lotta contro la mafia calabrese, e Antonio Nicaso, scrittore e docente universitario che da trent'anni anni la studia e la analizza in ogni suo aspetto, ricostruiscono in dettaglio tutte le fasi evolutive della 'ndrangheta e raccontano come, lungo un'ininterrotta e feroce sequenza di delitti e omicidi, di violenze e sopraffazione, si è trasformata da cosca regionale eversiva e parassitaria in sistema di potere e di governo del territorio, che sta infiltrando e inquinando pericolosamente la politica e l'economia nazionale e internazionale. Con questo libro che è, insieme, un grido d'allarme e una dichiarazione di guerra, Gratteri e Nicaso intendono farci capire quanto necessario sia combattere con ogni mezzo questo "mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora in tanti a proteggerlo, a tutelarlo e a legittimarlo", e spezzare quell'oscuro grumo di potere che continua ad alimentarlo.
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Mondadori, 2019
Abstract: 10 luglio 1973: viene rapito a Roma John Paul Getty III, sedici anni, nipote del petroliere Jean Paul Getty, uno degli uomini più ricchi al mondo. Il nonno pensa a uno scherzo per spillargli dei soldi. Dopo tre mesi di inutili trattative, i sequestratori inviano al "Messaggero" una busta con un pezzo dell'orecchio del ragazzo. Il 15 dicembre John Paul viene liberato: sono stati pagati circa 2 miliardi di lire. La notizia rimbalza sui giornali di tutto il mondo ed è così che l'organizzazione mafiosa dal nome impronunciabile, 'ndrangheta, che sta facendo dei rapimenti un affare miliardario, comincia a essere conosciuta anche all'estero. Con i soldi sporchi dei sequestri vengono costruiti in Meridione interi quartieri, ma si comprano anche camion, autocarri, pale meccaniche, si creano imprese edili che partecipano alle gare per gli appalti pubblici. E soprattutto, una grossa parte di quel denaro viene investita prima nel contrabbando delle sigarette, poi nell'acquisto della droga, il vero, grande business delle mafie. L'enorme quantità di contante disponibile grazie agli "affari" richiede di essere lavata e riciclata. Come? In molti modi, e per favorirne la riconversione, gli uomini della 'ndrangheta cominciano a spostarsi al Centro e al Nord d'Italia, ma anche all'estero, in Nord Europa, in Sudamerica, in Australia, in Canada. Forti anche delle "carenze" normative di molti paesi, come appunto il Canada, che solo agli inizi degli anni Duemila fissa un limite nell'introduzione di denaro liquido. Si stima che la 'ndrangheta fatturi ogni anno circa 43 miliardi di euro, di cui almeno il 75 per cento viene reinvestito nell'economia legale. Quelli che scorrono sono veri e propri fiumi d'oro: la mafia calabrese li investe nell'edilizia, nel settore immobiliare, nel terziario, nell'eolico, nei rifiuti, ma anche nel turismo, nel lusso, e persino nei centri di accoglienza. E lo fa grazie a una miriade di alleanze strategiche con funzionari pubblici, bancari, avvocati, commercialisti, broker senza scrupoli. Perché la corruzione continua a essere l'ossatura del potere mafioso. Nell'era della tecnologia più avanzata, poi, le nuove leve della 'ndrangheta si scambiano informazioni grazie ai social e WhatsApp, e dal Canada spediscono in Italia BlackBerry con sofisticati software che impediscono le intercettazioni. Combattere contro il riciclaggio su scala planetaria diventa ogni giorno più faticoso: la differenza dei sistemi giuridici, la mancanza di reati associativi e la difficoltà di globalizzare l'azione di contrasto favoriscono tutte le mafie che, invece, riescono sempre più a collaborare a livello internazionale. Questo libro, però, ci insegna che non è impossibile farlo.
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Mondadori, 2019
Abstract: Ha appena cinque anni, Gaio Giulio Cesare, quando il padre decide di portarlo con sé per una campagna militare nelle terre da cui ha preso il suo nome: la Germania. Perché suo padre è Germanico, il più potente e acclamato generale di Roma. L'uomo che molti vorrebbero incoronare imperatore, al posto dell'odiato e temuto Tiberio. Il comandante che non ha paura di nulla, tranne che di un essere umano: la moglie, Agrippina, nipote di Augusto, la madre dei suoi figli. Tra loro c'è Gaio, che non ama il suo nome e preferisce il soprannome che gli hanno dato i suoi amici legionari, cui procura schiave e divertimenti, ottenendo in cambio di essere accolto nel loro gruppo e ricevere i loro duri insegnamenti. Quel soprannome che prende origine dalle calzature militari troppo larghe che ha sempre ai piedi, le "caligae". Quel soprannome che porterà con sé per tutta la vita: Caligola. E quando suo padre Germanico viene avvelenato ad Antiochia, la terza città più grande del mondo, il piccolo Caligola giura che avrà la sua vendetta. È in quel momento che capisce che essere amato non basta, che essere un grande guerriero non è sufficiente, che il vero potere risiede nelle informazioni. Per questo impara ad attraversare non visto i corridoi dei palazzi imperiali, dove viene a conoscenza di trame, intrighi e congiure, ordite da uomini assetati di potere e da donne crudeli e disinibite. Sotto il sorriso maligno del vecchio Tiberio, che pare avere stretto un patto con gli dèi, tanto si mantiene lucido, energico e spietato... GRAPHIC DESIGNER: MANUELE SCALIAIN COPERTINA: ILLUSTRAZIONE DI LUCA TARLAZZI
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Cesare l'immortale. Oltre i confini del mondo
Mondadori, 2019
Abstract: Perché, poco prima delle Idi di marzo, il giorno fatidico in cui venne ucciso, Giulio Cesare rinunciò a essere accompagnato dalla scorta? E perché proprio Bruto e Decimo, gli uomini più vicini al dittatore, avrebbero dovuto desiderarne e organizzarne la fine? Perché, mentre si recava alla Curia, il dittatore di Roma ignorò tutti coloro che lo avvertivano che sarebbe stato vittima di un complotto? E infine perché, quando venne portato via dopo essere stato accoltellato a morte, un lembo della tonaca gli copriva il viso? Secondo Cicerone il dittatore avrebbe provato vergogna per le smorfie di dolore che gli contraevano il volto nel momento della morte, e si sarebbe coperto per nasconderle. Ma se la ragione fosse un'altra? Furono gli schiavi dello stesso Cesare a portare via il corpo del padrone, con il viso nascosto dalla toga. E solo dopo un certo tempo il medico Antistione dichiarò che Cesare era stato colpito da diciotto coltellate, di cui una mortale. Ai tanti enigmi che si affollano intorno alla più famosa congiura della storia, Franco Forte dà un'incredibile risposta nelle pagine di questo romanzo: e se Giulio Cesare non fosse affatto morto alle Idi di marzo? Forse la congiura non aveva la finalità di ucciderlo, ma di sottrarlo allo scomodo e gravoso incarico di padre-padrone di Roma. Offrendogli così la possibilità di tornare a dedicarsi a ciò che nella vita aveva sempre amato: essere alla testa di una legione, la Legio Caesaris, e combattere per la gloria personale e dell'Urbe.
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Rizzoli, 2019
Abstract: Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca. Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi - infantili, incompleti, deformi - lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l'assassino lo sta fissando. Così si annuncia, spaventosa, la storia dell'Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv The Killing - il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori - e sceneggiatore dell'Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un'invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un'indagine condotta con angosciata bravura da due detective - uomo e donna, lui e lei - costretti a scendere mille gradini per comprendere come un'ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l'Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.
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Rizzoli, 2019
Abstract: Sono trascorsi trent'anni. Ed Munster adesso è un uomo, è rimasto a vivere nella stessa cittadina e insegna nella scuola locale. Abita nella bella casa che gli ha lasciato la madre e affitta una stanza a una studentessa vivace da cui è attratto, suo malgrado. Ed sembra essersi lasciato il passato alle spalle, quell'estate del 1986 in cui era un ragazzino e trascorreva giorni interi con i suoi amici. Tra infinite corse in bicicletta, spedizioni nei boschi che circondano la pittoresca e decadente Anderbury e i pomeriggi a scuola, il loro era un tempo sereno: erano una banda, amici per la pelle. E avevano un codice segreto: piccole figure tracciate col gesso colorato, per poter comunicare con messaggi comprensibili solo a loro. Poi, un giorno, quei segni li avevano condotti fino al bosco. Fino al corpo smembrato di una ragazza. Chi sia stato l'artefice di un simile delitto, in questi trent'anni, non si è mai saputo. Sono state percorse innumerevoli piste, tutte finite in vicoli ciechi, tutte rimaste fredde. La verità di cosa sia successo quel giorno nel bosco non è mai emersa. Ma adesso Ed ha ricevuto una lettera: un unico foglio, un uomo stilizzato, disegnato col gesso. Anche gli altri hanno ricevuto lo stesso messaggio. L'uomo di gesso è tornato. Con un thriller ispirato alla migliore tradizione anglosassone, C.J. Tudor afferra il lettore in una spirale progressiva e inesorabile, dentro la quale, solo nelle ultime pagine, ogni tassello troverà il proprio posto. Quando il quadro si farà d'un tratto necessariamente chiaro.
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SPERLING & KUPFER, 2025
Abstract: Cinque bambini che reclamano attenzione. Un telefono che non smette di squillare. E in mezzo a tutto questo, la stesura di un romanzo. Nicholas Sparks è davvero esausto quando - con stupore - riceve un invito da parte di suo fratello Micah: un giro del mondo in tre settimane. Ma sarà il momento giusto per prendersi questa vacanza? Nicholas si lascia convincere, e da Machu Picchu alla Cambogia, i fratelli si lanciano in un tour turistico che presto si trasforma in un viaggio evocativo, dove i personaggi della loro infanzia riaffiorano nella memoria, dai genitori agli amici, ai protagonisti di mille avventure che hanno segnato, in modo a volte drammatico altre tenero e commovente, la loro esistenza.contributoriTR Alessandra PetrelliLE Michele Maggiore
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Mondadori, 2025
Abstract: La "scalata" di Anna Bolena inizia con un periodo trascorso in Francia, come damigella della regina. Al suo rientro in Inghilterra Anna si era trasformata in una splendida dama di corte, prezioso oggetto di scambio per le ambizioni del padre. Ma neppure lui poteva immaginare quale sarebbe stato il futuro della ragazza che, dopo aver infiammato il cuore del re Enrico VIII, lo sposò nel 1533 e gli diede una figlia, Elisabetta, destinata a diventare la più grande regina della storia inglese. Nonostante questo folgorante inizio, l'astro di Anna Bolena tramonta presto... Carolly Erickson ricostruisce le vicende che hanno segnato l'esistenza di questa sfortunata regina, sullo sfondo di una perfetta rievocazione dei rapporti umani e dell'intreccio di ragioni personali e ragion di Stato, in una grande corte europea del Rinascimento.contributoriTR Giuseppe Pallavicini CaffarelliLE Michele Maggiore
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L'autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono
EINAUDI, 2025
Abstract: "Dire no è difficile, soprattutto quando ci si deve mettere contro l'arreso senso comune di tanti genitori, quando si intuisce che occorre affrontare battaglie campali, reazioni isteriche, interminabili silenzi. Eppure fa tutto parte del magnifico mestiere di educare".Bambini maleducati, adolescenti senza regole, ragazzi ubriachi e indifferenti, giovani senza occupazione che, invece di prendere in mano la propria vita, vegetano senza studiare né lavorare. Genitori che si lamentano di una generazione arresa e senza passioni, che sembra aver perso anche la capacità di stupirsi.Ma ad arrendersi per primi sono stati proprio i genitori, che con la loro accondiscendenza hanno sottratto ai figli l'essenziale, ossia il desiderio, salvaguardando un quotidiano quieto vivere privo di emozioni e ambizioni dove rimbomba soltanto l'elenco delle lamentele contro la società e la politica. Come se questo mondo non l'avessero creato proprio loro. Un pamphlet severo ma anche pieno di speranza, con cui Crepet ribadisce tenacemente che educare significa soprattutto preparare le nuove generazioni alle difficili, ma anche stimolanti, sfide del futuro.PAOLO CREPET (www.paolocrepet.it) è psichiatra e sociologo. Dal 2004 è direttore scientifico della Scuola per Genitori (www.impresafamiglia. it). Con Einaudi ha pubblicato: Non siamo capaci di ascoltarli (2001), Voi, noi (2003) e I figli non crescono piú (2005), poi raccolti nel volume La gioia di educare (2008); la raccolta di racconti Naufragi. Tre storie di confine (1999) e La ragione dei sentimenti (2002), Dannati e leggeri (2004), Sull'amore (2006), Dove abitano le emozioni (2007, con Mario Botta e Giuseppe Zois), A una donna tradita (2008), Sfamiglia (2009), Un'anima divisa (2010), Elogio dell'amicizia (2012), Impara a essere felice (2013), Il caso della donna che smise di mangiare (2015) e La fragilità del bene (2021). Nel 2010 ha curato la raccolta di saggi Perché siamo infelici.In copertina: foto © Sigrid Olsson / PhotoAlto / Getty Images.contributoriLE Michele Maggiore
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SPERLING & KUPFER, 2025
Abstract: Wilson sa che nessun matrimonio è perfetto, ma sotto gli occhi ha l'eccezione che conferma la regola: il suocero Noah, la cui commovente storia d'amore è stata narrata ne Le pagine della nostra vita. Ora, giunto alla mezza età, Wilson riflette sul rapporto con la moglie Jane, scoprendo che lei è infelice e che la colpa è tutta sua. Certo, non l'ha mai tradita, e nemmeno ha smesso d'amarla, ma l'ha sempre più trascurata, arrivando a dare per scontati il suo affetto e la sua presenza. Come ritrovare l'entusiasmo di un tempo? L'aiuto gli arriva da Noah, che con saggezza e sensibilità gli suggerisce il modo di riconquistare Jane. Perché non è mai troppo tardi per scoprire l'incanto di un amore che si rinnova giorno dopo giorno.contributoriTR Alessandra PetrelliLE Michele Maggiore
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Rizzoli, 2025
Abstract: In una città senza nome, l'omicidio efferato di una giovane studentessa getta la polizia nel caos: a colpirla è stata un'adolescente di appena tredici anni. E non è l'unico caso. Una scia di delitti, compiuti da ragazzini dal volto angelico e lo sguardo imperscrutabile, mette in ginocchio chi dovrebbe garantire giustizia.L'unico capace di risolvere l'enigma è Vito Strega, commissario geniale e tormentato, sospeso dal servizio per aver sparato a un collega in circostanze misteriose. Con la perizia di chi ha studiato psicologia, filosofia e legge, e l'istinto di chi non accetta verità di comodo, Strega indaga sottotraccia, sorretto solo dall'amica Teresa Brusca. Ma ogni pista svela un intreccio più oscuro: chi ha armato la mano di questi ragazzi? Quale "burattinaio" si nasconde dietro la loro furia? Tra debolezze personali, rimpianti amorosi e un'ostinazione che lo porta a varcare più volte il confine tra giustizia e male, Strega insegue la verità come un'ossessione.Con Il canto degli innocenti, primo capitolo della serie dei Canti del male, Piergiorgio Pulixi ci trascina in un'indagine che sconvolge coscienze e affetti, lasciandoci sull'orlo dell'abisso tra colpa e innocenza: un viaggio nel buio, dove l'unica speranza è la volontà di resistere al Male.contributoriLE Michele Maggiore
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Rizzoli, 2025
Abstract: Non arrendiamoci alla paura, all'indifferenza, all'egoismo. Non rassegniamoci alla solitudine e a un mondo che ci appare spesso disumano, ma che può essere ancora riscattato dalla nostra azione consapevole. È da questa esortazione che nasce l'appassionata discussione tra Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Walter Veltroni, politico, scrittore e regista, guidati da Edoardo Camurri, i due autori si confrontano sui temi decisivi del nostro presente. Viviamo infatti in un'epoca cruciale, in cui molti sembrano essersi rassegnati alle guerre, alla crisi ambientale e alla minaccia nucleare. In Non arrendiamoci Zuppi e Veltroni vanno invece alla ricerca di un antidoto alla sfiducia dilagante, ricordandoci i progressi compiuti dagli esseri umani in questi decenni e le risorse a nostra disposizione per poter dare il nostro contributo attivo come singoli e come collettività. Perché il cambiamento, quando lo si desidera davvero, è sempre possibile, e tutti noi abbiamo il dovere di batterci per orientare il futuro verso il bene dell'umanità.contributoriCU Edoardo CamurriLE Michele Maggiore
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La fragilità del bene. Sull'amore. Elogio dell'amicizia. Impara a essere felice
EINAUDI, 2025
Abstract: Si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio? E quante quelle capaci di andare oltre l'innamoramento? Una cosa è certa: l'amore non può diventare un laconico messaggio lanciato nell'universo distratto, né può contare sulla probabilità che un'anima ne incroci un'altra nella notte dei giochi tecnologici. L'amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. Sentimento "piú dogmatico dell'amore" è l'amicizia, che non conosce sfumature di comodo, che è tutto o niente, e ha bisogno di ancora piú coraggio dell'amore, perché richiede l'assoluta conquista dell'altro e la totale perdita di sé. Ultima tappa di questa guida amichevole sul sentiero della maturità affettiva è la felicità: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positività. Perché essere felici può accadere molto piú spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada.contributoriLE Michele Maggiore
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SPERLING & KUPFER, 2025
Abstract: Dal momento in cui Logan, marine in missione in Iraq, trova nella sabbia la foto di una ragazza sorridente, la fortuna inizia ad assisterlo. Tornato negli Stati Uniti decide di rintracciarla e, quando finalmente ci riesce, tra lui e Beth - questo il nome della ragazza - l'attrazione è immediata e irresistibile. Travolto dalla passione, Logan non fa alcun accenno alla foto che per mesi è stata il suo portafortuna: un segreto che minaccia di distruggere il sentimento appena sbocciato...contributoriLE Michele Maggiore
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La gioia di educare. Non siamo capaci di ascoltarli. Voi, noi. I figli non crescono più
EINAUDI, 2025
Abstract: Mai come oggi una generazione di giovani vive altrettanto benessere e disarmante vulnerabilità. Ragazze e ragazzi cresciuti senza conoscere il senso della frustrazione e del dolore, che tentano di sopravvivere aggrappati a un presente imbalsamato di privilegi, terrorizzati da un futuro insicuro. Identità fragili alle prese con famiglie fragili. Genitori eternamente indecisi tra il ruolo di amici o complici, fra severità e buonismo, controllo e fiducia. Mai come oggi i giovani devono affrontare una società incapace di prestar loro l'attenzione e il rispetto, i piccoli segni di affetto e i grandi ideali di cui hanno bisogno. Da anni Paolo Crepet viaggia lungo l'Italia incontrando genitori, studenti, insegnanti, educatori, per comprendere i motivi di questa crisi silenziosa che attraversa la scuola e la famiglia. Dal suo lavoro di ascolto sono nate le riflessioni contenute in Non siamo capaci di ascoltarli, Voi, noi e I figli non crescono piú, qui riuniti in un unico volume come capitoli di una stessa opera che parla di una sola, grande e dimenticata questione: l'emergenza educativa. Perché, come sostiene Crepet, il rischio piú grande è "che i nostri ragazzi siano costretti - come i trapezisti di un circo - ad attraversare la vita in equilibrio su una corda sospesa nel vuoto. Mentre gli adulti non sembrano piú in grado di alzare il loro sguardo al cielo".contributoriLE Michele Maggiore
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EINAUDI, 2025
Abstract: Il seminatore è Lubo e la sua semina sono duecento figli. Duecento figli contro due: quelli che gli sono stati portati via senza ragione in una notte del 1939, quando il pensiero che certi popoli non avessero il diritto di esistere stava segnando il mondo. È questo il progetto di Lubo: inseminare il maggior numero possibile di donne svizzere, mescolare il sangue. Perché Lubo è uno zingaro, e questa è la sua vendetta contro la storia."È un romanzo che si legge d'un fiato. È un urlo gentile contro i crimini che rimangono impuniti per sempre".Diego De Silva, "Il Mattino" "Nel suo stile scabro e pudico Cavatore racconta efficacemente l'orrore, il sesso, il delitto, l'ansia, il sospetto, la follia, la disperazione, la ferocia".Enzo Golino, "la Repubblica"contributoriLE Michele Maggiore
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SPERLING & KUPFER, 2025
Abstract: Quando Jeremy si era innamorato di Lexie, certo non immaginava quanto il suo futuro sarebbe cambiato. Ma la notizia che presto diventerà papà gli fa lasciare senza rimpianti il glamour di New York per il paese di provincia dove la moglie fa la bibliotecaria. Nonostante gli inizi un po' faticosi, la loro vita a due si rivela eccitante, comica, romantica, ricca di progetti e sogni. Finché il destino non capovolge di nuovo tutto... Un romanzo tenero e pieno di dolcezza, in cui Sparks racconta con la consueta sensibilità come il matrimonio possa mettere alla prova anche un grande amore.contributoriTR Alessandra PetrelliLE Michele Maggiore
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SPERLING & KUPFER, 2025
Abstract: Nel 1967, Maisie aveva posato con le due sorelle per un ritratto di un giovane pittore, Lucas, che aveva rappresentato per lei, schiva e solitaria, l'interlocutore cui raccontare di sé e della sua famiglia, della loro dimora secolare nel cuore dell'Inghilterra rurale, delle leggende locali¿ Ventitré anni dopo, il quadro - ormai famoso - è esposto in una grande mostra e attraverso diverse voci narranti rivediamo il tempo trascorso in un intreccio di amori e passioni fino a tornare al drammatico evento di quell'estate del '67, che lasciò qualcosa di irrisolto in tutti i protagonisti¿contributoriTR Alessandra PetrelliLE Michele Maggiore
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Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme
Mondadori, 2024
Abstract: Spaventati, disorientati, ora depressi o inclini all'ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva, stiamo attraversando la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo. Ma come sarà quel porto? Migliore o peggiore di quello da cui siamo partiti? E come saremo noi, alla fine del viaggio?Sarebbe desolante se ad attenderci ci fosse la realtà di prima. Al tempo stesso, non possiamo pensare che il futuro si faccia da sé, per inerzia: il futuro è il tempo della fiducia, per questo va attivamente progettato e nutrito. Dobbiamo allora coltivare la fantasia, far leva sulla nostra forza immaginativa per riparare ciò che si è incrinato dentro di noi e intorno a noi, nelle relazioni, nella vita quotidiana, negli spazi di lavoro. E lo dobbiamo fare soprattutto per le giovani generazioni, cui va restituito il diritto di sognare e di guardare avanti senza timore.Come spiega Paolo Crepet in queste pagine ricche di passione, occorrono curiosità e audacia: uno sguardo curioso ci permette di notare i dettagli, di scoprire che in ogni storia, per quanto minuscola, è contenuta una metafora; un atteggiamento audace ci aiuta a sfidare le correnti del conformismo e i freni di chi ha interesse a mantenere invariato lo status quo.La costruzione del futuro, però, passa anche attraverso un maturo impegno collettivo, perché da soli si può avere un'idea, un'intuizione, ma al Nuovo si arriva solo quando le persone si incontrano, si incoraggiano, si confrontano e si criticano, arricchendosi a vicenda.Quando il virus sarà sconfitto lascerà una cicatrice interiore che ci accompagnerà per molto tempo. Per questo dobbiamo reagire, fin da adesso. "Scuotiamo le nostre anime" facendo emergere la forza propulsiva e trasgressiva che è dentro di noi, per riscoprire il senso più vero e profondo delle relazioni e dare forma a quello che sarà il mondo oltre la tempesta.Solo così potremo dire che questa terribile esperienza ci ha insegnato qualcosa: se ci aiuterà a ritrovare la nostra dimensione più autentica e a riscoprire la bellezza e lo stupore che la vita ha in serbo ogni giorno per noi.contributoriLE Michele Maggiore
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Vulnerabili. Cosa abbiamo imparato dal virus e quale futuro ci attende
Mondadori, 2024
Abstract: È successo all'improvviso, un virus ha sconvolto il mondo intero e, in un attimo, ci ha tolto la nostra libertà. Tutto è cambiato, ci hanno detto di rimanere a casa e lì abbiamo scoperto quanto sia difficile convivere, resistere, mantenere viva la speranza. Dopo la fugace euforia dei canti dai balconi, abbiamo scoperto una paura collettiva che in qualche caso è diventata panico, terrore. Sono vacillate le nostre certezze e, insieme alla quotidiana conta dei morti, anche le nostre speranze. La parte del mondo più avanzata, l'Occidente tecnologico e scientifico, è improvvisamente diventata frangibile e imperfetta.Ma non tutti i mali vengono per nuocere: alcuni, segnando, insegnano. L'epidemia ci ha costretti tra quattro mura, è vero, ma così facendo ci ha permesso di rallentare e tirare il fiato, di riscoprire abitudini e sogni abbandonati in un cassetto durante la forsennata corsa quotidiana e, dunque, di conoscerci di più. Abbiamo scoperto di essere molto meno forti di quello che pensavamo. Abbiamo scoperto di essere vulnerabili. Ma è proprio da questa vulnerabilità che dobbiamo e possiamo partire, accettando le nostre debolezze e i nostri limiti, sperando che il virus abbia ucciso l'arroganza e la protervia. Il delirio di onnipotenza che ci aveva annebbiato le menti, che ci aveva resi incuranti del cambiamento climatico, dell'inquinamento, delle sperequazioni economiche e sociali, forse, è caduto per sempre.In questo libro dalla prosa intensa, poetica e meticolosa, Paolo Crepet analizza cosa è accaduto durante i mesi di lockdown e la lenta ripartenza, e cosa ci aspetta in un presente ancora minacciato dal virus. E si concentra sulla necessità del cambiamento, che per lui significa "non uccidere la speranza di poter avere un futuro diverso da quello che ci eravamo meritati". Non solo un saggio, ma anche un viaggio dentro di noi, per scoprire cosa dobbiamo salvare dell'umanità e quali cambiamenti sono necessari per salvaguardare il domani.contributoriLE Michele Maggiore