Rete Bibliotecaria Bergamasca

Abstract: 1957. La Callas ammaliata da Di Stefano, nell'orrido campo dei supplizi sotto la luna... il violoncello che le insinua la confessione d'amore che non voleva dare... l'orchestra di Gavazzeni che respira con loro in un'eccitazione irrefrenabile.. La Simionato e Bastianini, voci sontuosamente perfette... E il grande momento in cui la Scala gloriosa del 1957 riscopriva Un ballo in maschera nella sua esaltante bellezza.

Abstract: La collana La Scala Memories si arricchisce di un numero speciale dedicato a Maria Callas.Arie cantate dal vivo o registrate dalla Divina direttamente a Teatro, con l'orchestra del Teatro oppure (è il caso della Lucia) altrove, ma con lo stesso direttore (Karajan, niente meno) che la diresse a Teatro.Quella scritta “Volume I” e una scaletta che, oltre a Donizetti, comprende solo Bellini e Rossini lascia ben sperare per futuri volumi. Secondo la consuetudine della collana, il corredo iconografico pesca a piene mani nell'archivio di Erio Piccagliani, fotografo della Scala nei tempi d'oro.Francesco Gala, autore dell'esaustiva introduzione e curatore del libro, sul cd ci racconta: “Queste interpretazioni hanno un solo difetto: sono dei classici, quindi si danni per scontati e si dimentica di farli ascoltare (non semplicemente sentire) ai giovani, che andrebbero invece nutriti a pane e Callas”.

Abstract: Con la prima esecuzione moderna alla Scala del 1957, Anna Bolena di Donizetti entrò prepotentemente nel repertorio. La registrazione della storica serata scaligera riafferma la straordinaria affinità di Maria Callas col repertorio belcantistico-preromantico. la coerenza d'una compagnia di canto idiomatica dei cartelloni milanesi di quegli anni, e la rabdomantica attitudine di Gianandrea Gavazzeni nel dare vita musicale e teatrale ai titoli negletti. Le immagini dello spettacolo di Luchino Visconti evocano quel che gli storici hanno sempre considerato la più folgorante e rigorosa evocazione scenica moderna dell'ottocento visivo romantico.

Abstract: Il 19 gennaio la Callas tornava alla Scala nel ruolo di Violetta. Dopo il successo dell'anno precedente in coppia con Di Stefano, ora l'attendeva sul palco Gianni Raimondi. Sul podio il maestro Carlo Maria Giulini e in regia Luchino Visconti, che aveva già diretto la divina in La Vestale. Fu un'occasione artistica irripetibile. Il futuro premio Nobel Eugenio Montale, presente in sala, parlò di persino troppa bravura. Qui le immagini fotografiche e sonore di quella serata.