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Trovati 348 documenti.
Roma : Treccani, 2025
Abstract: Non è un mistero che l’ispirazione di Pasolini fosse molto legata alle immagini dell’arte, almeno quanto alla tradizione letteraria. Ma la quasi totalità degli studi si è finora dedicata al suo rapporto col repertorio della grande pittura rinascimentale e manierista, trascurando quello controverso che ebbe con l’arte del suo tempo. Soprattutto nella sua ultima stagione, nei mesi convulsi che precedettero la tragica morte, è evidente l’attrazione – contraddittoria e combattuta – per le sperimentazioni di pittori, cineasti e fotografi dell’avanguardia: tanto avversata nelle prese di posizione pubbliche quanto presente, sia pure in modo tormentato, nel segreto dell’officina. Senza questo reagente non si capirebbero (e spesso non si sono capite) opere come Salò e Petrolio – la cui edizione più recente ha restaurato, almeno “virtualmente”, l’apparato di immagini che avrebbe dovuto accompagnare il “misterioso” romanzo lasciato doppiamente incompiuto nel novembre del 1975. Andrea Cortellessa, da sempre interessato alle avanguardie e al rapporto fra letteratura e immagini, prende in esame l’opera di Pasolini partendo dal consumo che della sua icona fa la cultura del nostro tempo e, retrocedendo come in un procedimento indiziario, risale al cuore di tenebra della biografia dell’autore e della storia del Novecento.
Lanciano : Carabba, 2024
TransExPress
Abstract: Questa raccolta di saggi si pone l’obiettivo di introdurre a un ampio pubblico artiste, artisti e movimenti creativi ucraini del Novecento e oltre. Il lavoro segue un doppio fil rouge: da un lato gli autori raccontano un’arte che si rivela strumento curativo, tanto per chi la crea quanto per chi la fruisce, a fronte dei traumi storici che hanno afflitto l’Ucraina contemporanea; dall’altro, illustrano come i diversi movimenti creativi si siano fecondati vicendevolmente, selezionando il meglio di sé e contribuendo all’arricchimento del panorama culturale ucraino. Kseniia Konstantynenko esamina la vita e le opere di Alla Horska, artista e dissidente uccisa per mano del KGB, di Kateryna Bilokur, pittrice autodidatta ammirata per il suo esplosivo uso del colore, e di Oleksandra Ekster, massima esponente del cubo-futurismo europeo. Massimo Ceresa analizza il “Rinascimento fucilato”, in particolare alcune xilografie di Sofiia Nalepinska-Boichuk e il lavoro di Yaroslava Muzyka, artista di multiforme ingegno sopravvissuta a una rivoluzione, a due guerre mondiali e alla detenzione nel gulag. Matteo Benussi riflette sul posto della politica nell’arte ucraina, raccontando il cinema poetico di epoca sovietica (anni ’60), la poesia e l’arte amatoriali sviluppatesi sulla scia del disastro di Chernobyl e le sperimentazioni del gruppo odessita di musica estrema White Ward.
Praga : guida letteraria alla città di Kafka / Marino Freschi
Milano ; Udine : Mimesis, 2024
Abstract: Un grande studioso come Marino Freschi ci conduce alla scoperta dei luoghi letterari di una città da sempre punto di riferimento della vita intellettuale continentale, che ha ospitato alcuni tra i più grandi scrittori e artisti del Novecento. La Praga di Kafka, naturalmente, ma anche di Rilke, Brod, Hašek, Hrabal, Meyrink, Kundera e di molti altri. Li ritroviamo qui tra caffè eleganti e luoghi malfamati, palazzi e vicoli, teatri e università. Una guida affascinante che mette in risalto l'influenza della città boema sull'opera di alcuni suoi figli illustri e offre un affresco della vita dell'epoca.
Sparks : scintille di pura creatività / Alfredo Accatino
Firenze ; Milano : Giunti, 2024
Abstract: Alfredo Accatino torna con altri, nuovi, geniali, incredibili Outsiders. Alfredo Accatino torna con altri, nuovi, geniali, incredibili Outsiders. Stavolta però partendo da singole opere d'arte, invece che dai loro autori. E ci presenta una selezione fantastica di dipinti, sculture, performance, fotografie che hanno attraversato l'arte moderna e contemporanea come fulmini a ciel sereno, o in una notte buia. Capolavori mancati o quasi capolavori, dimenticati o sottovalutati al loro tempo, decisamente da riscoprire. Opere che hanno brillato per un attimo nelle menti di chi le creava e di chi le guardava. E illuminano le nostre oggi, ovviamente. Disponendosi in una vivacissima carrellata di prodigi creativi sostenuti e spiegati dalla consueta verve narrativa dell'autore.
Arte contemporanea : le tecniche pittoriche dall'Impressionismo all'Astrattismo / Simona Rinaldi
Roma : Carocci, 2024
Abstract: La Rivoluzione industriale determinò un cambiamento radicale nel mestiere del pittore, che da allora poté acquistare telai in formati standard, tele già pronte per l'uso, ma soprattutto un gran numero di nuovi colori sintetici ottenuti nei laboratori chimici, venduti dal 1841 già miscelati con l'olio nei tubetti di stagno. Nel volume è ripercorsa la storia di questi materiali attraverso l'esame delle opere dei maggiori protagonisti della scena artistica europea dal secondo Ottocento fino alle prime avanguardie storiche: da Manet agli Impressionisti, da Seurat ai Divisionisti, da Cézanne a Van Gogh, dai Cubisti ai Futuristi, da Matisse ai Suprematisti, fino a Kandinskij e Klee. Di ogni artista sono descritte anche le tecniche utilizzate, ponendo a confronto le indagini scientifiche condotte sui dipinti con i testi scritti dagli stessi pittori, per comporre un racconto sfaccettato dal quale emerge la grande abilità di sperimentare ed elaborare nuovi linguaggi pittorici.
Biografia di X / Catherine Lacey ; traduzione di Teresa Ciuffoletti
Roma : Sur, 2024
BigSur ; 86
Abstract: Alla morte dell’amatissima moglie – un’artista famosa ed elusiva che si nascondeva sotto lo pseudonimo di «X» – la vedova decide di ricostruirne il misterioso passato e scriverne la biografia definitiva: è questo il libro che leggiamo, in cui si delinea via via il ritratto di una provocatrice geniale e camaleontica. Nata nei Territori del Sud, una parte degli Stati Uniti che dopo la seconda guerra mondiale si è scissa dal resto del paese, X è riuscita rocambolescamente a fuggirne per intraprendere, cambiando più volte nome, una carriera da musicista, scrittrice e visual artist, che si è intrecciata con quelle di David Bowie e Tom Waits, di Susan Sontag e Carla Lonzi... Costruito come una vera biografia, sulla base di interviste, lettere, citazioni e fotografie, ma raccontato con il calore di chi ricorda la persona amata e al tempo stesso ne scopre i segreti, «Biografia di X» è un romanzo avvincente e fuori dal comune, un omaggio alla controcultura del secondo Novecento, una riflessione brillante sul rapporto fra arte e vita e sulla creazione della propria identità.
Le meraviglie dell'avanguardia : arte e tecnologia all'inizio del Novecento / Valentino Catricalà
Roma : Carocci, 2024
Abstract: Gli artisti di inizio Novecento, molti dei quali afferenti alle avanguardie storiche, sono stati i primi a doversi confrontare con la nuova realtà industriale che, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, ha profondamente cambiato le società. Hanno cercato di abitare artisticamente quel nuovo mondo mettendo in primo piano il ruolo della macchina, delle nuove corporeità tecnologiche, dell'intelligenza non umana, della produzione di mondi virtuali. Inventando nuove macchine visive e instaurando nuove modalità operative tra artisti e ingegneri, le loro pratiche hanno messo in discussione le categorie classiche dell'arte contemporanea. Il volume rilegge l'arte di quel periodo da un punto di vista inedito, quello dei suoi rapporti con la tecnologia, e sottolinea come le sue tendenze abbiano anticipato molte pratiche e filosofie oggi imperanti. Dopo un'introduzione sull'arte ai tempi della rivoluzione industriale, vengono così analizzati il modo in cui il mondo industriale ne ha ribaltato le forme introducendovi dinamismo, velocità, frammentazione, complessità, e come gli artisti dell'epoca presero letteralmente d'assalto i media (cinema, fotografia, radio, grammofono) sperimentandoli direttamente o reinventandoli. Ciò porterà ad affrontare un tema mai trattato finora: quello di tutti quegli artisti che hanno inventato nuove macchine sonore e visive, nuovi dispositivi per una nuova arte nell'epoca della tecnologia.
[Spilimbergo] : Fondazione Aldo Furlan ; Udine : Forum, 2023
Abstract: Il volume rende noti per la prima volta e analizza attraverso approfondite schede scientifiche una trentina di dipinti, disegni, incisioni, sculture, ceramiche e libri di Fernand Léger, Pablo Picasso, Georges Rouault, Maurice Utrillo e Ossip Zadkine appartenuti a Italo Furlan, già docente di Storia dell’arte bizantina presso l’Università di Padova e primo presidente della Fondazione Ado Furlan, che ne ha promosso la pubblicazione nella ricorrenza del novantesimo anniversario della nascita. Pur nella loro diversità, tali opere forniscono uno spaccato originale della storia del modernismo europeo nella prima metà del Novecento.
Lo scolabottiglie di Duchamp / Ermanno Migliorini ; prefazione di Roberto Paolo Malaspina
[S.l.] : Johan & Levi, 2023
Abstract: Nel 1914, poco prima di partire per New York, Marcel Duchamp compie un gesto dirompente: elevare uno scolabottiglie a opera d’arte attraverso la mera scelta di quell’oggetto e il successivo trasferimento nel “perimetro sacro” del suo studio. Tale azione inaugura la pratica dei readymade, prodotti industriali, d’uso comune, ai quali l’artista assegna arbitrariamente lo statuto di opere, ponendosi in aperta e ironica sfida all’idea dell’artista faber. Lo Scolabottiglie diventa così un precedente storico che permette a Ermanno Migliorini di attuare da un lato una acuta e lungimirante analisi dell’arte internazionale del secondo Novecento, individuando le sfide poste dalle neoavanguardie debitrici dell’atteggiamento iconoclasta di Duchamp; dall’altro di illuminare i problemi che le derive di tale gesto provocano all’“edificio estetico” e alla critica d’arte impreparati ad affrontarlo. In questo fondamentale saggio del 1970 si tenta di chiarire, attraverso la lente della filosofia analitica, il significato generale dell’operazione duchampiana e delle dichiarazioni che la accompagnano in quanto capaci di mettere in evidenza la dissociazione tra il procedimento artistico e le strutture valutative tradizionali. La pretesa di “proporre valore senza portare ragioni” ha contribuito a segnare profondamente la direzione in cui si muove buona parte dell’arte del nostro tempo. Una direzione che sullo sfondo trova, se non proprio lo Scolabottiglie o un altro readymade, qualcosa che gli somiglia molto, ovvero qualcosa legato al piano delle esperienze sensibili immotivate e immotivabili.
Hitler e il potere dell'estetica / Frederic Spotts ; traduzione di Ester Borgese
Milano : Johan & Levi, 2023
Abstract: Su Adolf Hitler sono stati scritti innumerevoli libri. Anni fa, quando la CBS annunciò di voler produrre un film sugli anni della sua gioventù, si sollevò un coro di proteste quasi unanime, riassumibili nella domanda: «Sappiamo chi è e sappiamo che cosa ha combinato, cos'altro c'è da sapere?». Frederic Spotts apre su Hitler e il Terzo Reich una prospettiva del tutto inedita, offrendoci una sorprendente rivisitazione degli obiettivi del Führer e della grande macchina che allestì intorno a sé. Raramente si è parlato del ruolo della cultura nella sua visione di un Superstato ariano, dove invece aveva un'importanza fondamentale: non era il fine a cui doveva aspirare il potere, ma addirittura il mezzo per conquistarlo. Dagli spettacolari raduni di partito a Norimberga alle imponenti opere architettoniche, dai festival musicali e il travagliato rapporto con Wagner alle politiche di epurazione, dai suoi stessi acquerelli al sogno di aprire un'enorme galleria d'arte a Linz: così l'artista mancato riuscì a esprimere il proprio talento ipnotizzando la Germania e gran parte dell'Europa. Una volta finito il conflitto, poi, l'unico nemico che Hitler non avrebbe imprigionato ma «lasciato comodamente vivere in una fortezza, con la possibilità di scrivere le sue memorie e di dipingere», sarebbe stato Winston Churchill, ovvero l'ufficiale britannico che durante la Prima guerra mondiale ritraeva le rovine di un villaggio mentre il Führer, sulla sponda opposta del fiume, immortalava una chiesa. Probabilmente, quindi, aveva ragione Carl Burckhardt, commissario della Lega delle nazioni a Danzica che nel 1939 incontrò il Führer due volte: il dittatore aveva una doppia personalità, da un lato l'«artista ipergentile», dall'altro il «maniaco omicida». Da oltre cinquant'anni a questa parte, per ovvie ragioni, gli scrittori hanno raccontato il maniaco omicida. Spotts, senza voler in alcun modo ignorare il secondo Hitler, ci parla del primo.
Milano [etc.] : Shake, 2023
Abstract: Definito la "Bibbia" delle contaminazioni e degli scenari performativi dell'età contemporanea, Identità mutanti è stato identificato e riconosciuto nel tempo come il manifesto teorico di una rete di contaminazioni tra universi teorici della mutazione. Da Ballard a Cronenberg, da Artaud alla Body Art, e ancora Tsukamoto, Stelarc, i Survival Research Laboratories, macchine biologiche, Brazil, Crash, i Mutoid Waste Company, Serrano, Orlan, Sterbak, Franco B., Aziz+Cucher, e altro, l'Autrice sviluppa un percorso che intreccia tre modalità: la carne, la contaminazione carne/tecnologia, le macchine. In sostanza, lo spazio invisibile di una umanità che sta inventando un nuovo mondo, tra voci, culture, modi di comunicare, slittamenti tra lingue e identità. Nel libro compare così il tracciato di un'arte che si dispiega fuori dalle costrizioni dell'addestramento culturale, un'arte che già utilizza il prelievo, lo spostamento, il campionamento, il mixaggio, il riutilizzo. Un'arte che già agisce in uno dei futuri possibili. Prefazione di Lea Vergine. Postfazione di Franco Berardi "Bifo".
Arte, amica mia / Eugenio Riccòmini
Bologna : Pendragon, 2021
Abstract: È uno sguardo dietro alle quinte quello che Eugenio Riccòmini propone ai propri lettori. Attraverso il racconto di alcuni dei più rilevanti eventi artistici del secondo '900 italiano, con la confidenza di un vecchio amico, l'autore svela processi, decisioni e riflessioni che hanno portato a quelle grandi imprese. Ecco allora che ci si troverà a pochi centimetri dagli affreschi del Correggio durante il restauro della cupola del Duomo di Parma, oppure pronti a recarsi oltrecortina diretti all'Hermitage di Leningrado per allestire la mostra di arte italiana del 1973 promessa all'ambasciatore sovietico, o ancora a organizzare la grande esposizione sull'arte del Settecento emiliano del 1979. Un racconto di mostre, restauri, ricerche, acquisizioni, saggi, cataloghi e soprattutto di amici e colleghi che hanno accompagnato una vita nella quale l'arte è stata compagna, fonte di gioia.
Indossare la trasformazione : moda e modernismo in Italia / Alessandra Vaccari
Venezia : Marsilio, 2022
Abstract: Gli abiti trasformabili contengono in sé il cambiamento e, con pochi gesti, possono assumere diverse forme una volta indossati. Sono più di un'istanza funzionale alle esigenze della vita moderna: educano l'occhio all'instabilità della moda, forniscono una risposta strutturale al desiderio di cambiamento delle persone, danno corpo allo spettacolo della modernità privilegiando il movimento alla materia. Il libro affronta la fascinazione modernista per questi abiti in relazione alla mutevolezza della moda e sullo sfondo delle sue implicazioni culturali all'inizio del xx secolo in Italia, mettendo in connessione ricerca artistica, cultura visiva e sartoriale. Dal design anonimo promosso dalle riviste femminili per rimodernare il guardaroba della stagione precedente agli abiti della creatrice di moda, femminista e attivista Rosa Genoni; dal trasformismo dell'attore Leopoldo Fregoli all'eleganza pittorica e interspecie dell'artista Filippo de Pisis, l'autrice accompagna il lettore alla scoperta del processo di metamorfosi delle sensibilità moderne, attingendo a una pluralità di fonti che includono fotografia, teatro, letteratura, pittura e cinema degli esordi.
Firenze : La casa Usher, 2022
Abstract: Tornare a leggere certi libri del passato è un'occasione per riconoscerne il valore e l'attualità. L'età neobarocca di Omar Calabrese - pubblicato nel 1987 per Laterza - vive da più di trent'anni fuori dal tempo perché continua a permettere letture innovative in relazione ai sempre più variegati momenti culturali della nostra società. Il libro partiva dalla constatazione, allora per certi versi "sconvolgente", di una uniformità stilistica in grado di travalicare i confini abituali dell'estetica, includendo sotto la voce neobarocco, non solo la produzione propriamente artistica - visiva, musicale, letteraria - ma anche quella mediatica, in particolare televisiva, fino ad arrivare alle teorie scientifiche che allora occupavano il centro del dibattito. Tematiche, come si vede, che restano di grande attualità. Come aveva già rilevato l'autore, il sistema dei segni poteva essere intercettato con mosse precise: "la prima consiste nel prendere oggetti culturali - anche assai disparati tra loro - e considerarli fenomeni di comunicazione, cioè fenomeni dotati di una forma, di una struttura soggiacente. Che cosa fa l'analista? Prende un film, una scultura, un quadro, una partitura musicale, un programma televisivo, una serie di azioni di un gruppo di persone e ne ricerca una forma soggiacente, che può essere narrativa, plastica, figurativa, tematica, e sulla base di questa forma procede alla comparazione per trovare differenze e somiglianze". Appare chiaro il ruolo di Omar Calabrese come precursore di un metodo attualissimo per interpretare il gusto della contemporaneità più flagrante, fatta di eccessi, di instabilità, di disordine e caos, di nodi e labirinti, di complessità di difformità e di normalità, insomma di un gusto "neobarocco".
Storia dell'arte e storia civile : il Novecento in Italia / Michele Dantini
Bologna : Il mulino, 2022
Abstract: Un'«archeologia del presente» dedicata al Novecento italiano in tutta la sua inquietudine e complessità. Un libro che attraverso il prisma di contrapposizioni insieme artistiche, politiche e religiose, indaga il problema della difficile sopravvivenza della cultura italiana dopo la prima e la seconda Guerra mondiale; e i rapporti tra «nazione politica» e «nazione culturale», laicismo e Chiesa. Sfilano qui artisti, scrittori, critici di orientamento ideologico diverso, da Berenson a de Chirico, da Gobetti a Persico, da Carlo Levi a Pasolini a de Martino, da Burri, infine, a Fontana e Carla Lonzi, accomunati però da un'esperienza ambivalente della storia e dall'interesse per l'eredità cristiana. La ricerca si muove così su territori inesplorati: non l'arte sacra di tradizione, ma il primo e secondo Novecento, nel cuore di quel laboratorio artistico, politico e sociale che chiamiamo «modernità». In un testo che intreccia storia dell'arte a letteratura e pensiero politico e religioso, Dantini prova a tenere insieme le due metà del secolo - pur divise tra loro da laceranti cesure istituzionali e culturali - e suggerisce una nuova cornice agli studi sul Novecento in Italia.
Il quadro che mi manca / Giorgio Soavi ; prefazione di Andrea Pinotti
[S.l.] : Johan & Levi, 2022
Abstract: Un'avidità famelica accompagna lo sguardo di Giorgio Soavi nelle sue ricognizioni artistiche. Da spettatore affamato, egli consuma dipinti, disegni e sculture come si può consumare un piatto prelibato, assaporandone a fondo ogni ingrediente. E se accomuna spesso occhio e palato, è perché vede l'arte e i suoi prodotti come un animale vede e divora il cibo di cui ha bisogno per sopravvivere. Scrittore ma anche collezionista, in questi brevi resoconti pubblicati per la prima volta nel 1986 Soavi ci racconta vita, opere, consuetudini e vezzi degli artisti che ha amato e frequentato. Artisti come Giacometti, de Chirico e Balthus, che egli sorprende nell'intimità del loro ambiente, cogliendo in presa diretta il passaggio dalla vita all'arte e viceversa. Lo fa non da cronista occasionale e men che meno usando il gergo sibillino del critico d'arte, ma da intenditore della materia di cui scrive, proprio perché l'ha a lungo masticata senza esserne mai sazio. L'inventiva e la destrezza del romanziere si ritrovano quando descrive, per esempio, il sentimento di languore e oscenità che trasmettono i fiori di Horst Janssen colti pena un istante prima di avviarsi alla decomposizione. La stessa empatia la riserva alle minuziose nature morte di Gianfranco Ferroni, ai paesaggi marini e terreni di Piero Guccione, agli erbari floreali di Jean-Pierre Velly, agli amati disegni e acquerelli di Folon, Tullio Pericoli e Saul Steinberg, alle tele di Domenico Gnoli. Sembra che per Soavi l'unico modo di scrivere di quadri e di artisti sia quello di trattarli alla stregua di seducenti dettagli di una storia da raccontare, componendo pagine fatte di aromi e sapori, cariche di quella genuinità che si riserva ai discorsi fra amici. Prefazione di Andrea Pinotti.
Dialogo fra artisti e pensatori sociologici. Vol. 2. / a cura di Patrizia Bonardi
Bergamo : Artist.sociologist, 2021
Abstract: È possibile un dialogo fra artisti e sociologia, fra opere d'arte contemporanea e sociologi? Il progetto Artists.Sociologists - ideato dall'artista Patrizia Bonardi - ha sperimentato questo dialogo tramite la realizzazione mostre di arti visive e sociologia. Il cuore del libro e di Artists.Sociologists sono la cura e lo sguardo che i pensatori sociologici hanno avuto verso le opere in mostra e il gesto dello scrivere, dedicando i testi alle opere e alle tematiche sottese. Ogni mostra collettiva – coralità di artisti, sociologi e liberi pensatori – è presentata da Bonardi tramite riflessioni sull'ideazione delle mostra, le immagini delle opere e gli scritti ad essa dedicati dai pensatori sociologici. Le mostre presenti nel secondo volume - omaggio ad un saggio sociologico - sono: Donne artiste – omaggio al libro della sociologa Milena Gammaitoni Storie di vita di artiste europee – per guardare alla creatività femminile odierna, alla luce della sua storia costellata da faticose conquiste e sfide ancora da vivere; Pane nero – dedicato all’omonimo libro di Miriam Mafai e attualizzato al presente – in cui le categorie svantaggiate a livello lavorativo, si aprono a ventaglio su una realtà di precariato. Gli scritti dei pensatori sociologici e il testo di riferimento sono introdotti per ciascuna delle due mostre rispettivamente dalle sociologhe Milena Gammaitoni e Daniela Gensabella. La prefazione è dello storico dell’arte Stefano Taccone interessato all’arte d’impegno socio-politico. È il secondo dei due volumi della Collana Bourdieu dedicati alle mostre di Artists.Sociologists.
Dialogo fra artisti e pensatori sociologici. Vol. 1. / a cura di Patrizia Bonardi
Bergamo : Artist.sociologist, 2021
Abstract: È possibile un dialogo fra artisti e sociologia, fra opere d'arte contemporanea e sociologi? Il progetto Artists.Sociologists - ideato dall'artista Patrizia Bonardi - ha sperimentato questo dialogo tramite la realizzazione di cinque mostre di arti visive e sociologia di cui tre sono illustrate in questo primo volume. Il cuore del libro e di Artists.Sociologists sono la cura e lo sguardo che i pensatori sociologici hanno avuto verso le opere in mostra e il gesto dello scrivere, dedicando i testi alle opere e alle tematiche sottese. Ogni mostra collettiva – coralità di artisti, sociologi e liberi pensatori - è presentata da Bonardi tramite riflessioni sull'ideazione della mostra, le immagini delle opere e gli scritti ad essa dedicati dai pensatori sociologici. Le mostre presenti nel primo volume - omaggio ad un saggio sociologico - sono: Identità e violenza, dedicata all'omonimo libro dell'economista indiano premio nobel Amartya Sen, si occupa di immigrazione e integrazione ponendosi contro la miniaturizzazione dell'identità umana in stereotipi religiosi; Vai pure, omaggio all'omonimo libro di Carla Lonzi – racconta in una fase storica di post-femminismo il rapporto dialettico fra partner – per ritrovare le ragioni del perdurante malessere femminile contemporaneo, per guardare al futuro come conquista e consolidamento di paritarie e differenziate questioni di genere; I diritti della natura, mostra che porta il titolo del libro di Cormac Cullinan, prende a cuore l’ecosistema terrestre in un approccio ambientalista. Gli scritti dei pensatori sociologici e il testo di riferimento sono introdotti per ciascuna mostra rispettivamente dai sociologi: Federico Silvestri, Maria Rita Mallamaci e Laura Campanella. La prefazione è dello storico dell’arte Stefano Taccone interessato all’arte d’impegno socio-politico. È il primo dei due volumi della Collana Bourdieu dedicati alle mostre di Artists.Sociologists.
Storie dell'arte contemporanea / Christian Caliandro
Firenze : Mondadori università, 2021
Abstract: Scopo del presente manuale è fornire uno strumento utile, adeguato e aggiornato, appositamente progettato per gli studenti delle Accademie di Belle Arti che vogliano intraprendere le varie professioni del mondo dell’arte contemporanea (artista, critico, curatore, giornalista, comunicatore, gallerista). Il testo, pur adottando un rigoroso approccio storico, è suddiviso per temi in grado di connettere punti lontani e di permettere un’interpretazione dei fenomeni da molteplici punti di vista. Il libro, dunque, rende conto non solo del susseguirsi dei processi e dei movimenti artistici, ma anche per esempio dell’evoluzione dell’idea e della pratica di critica e curatela, dello sviluppo del mercato attraverso una breve storia delle istituzioni pubbliche e delle fiere d’arte, della trasformazione nel tempo della galleria e del giornalismo artistico.
Donne d'avanguardia / Claudia Salaris
Bologna : Il mulino, 2021
Abstract: «Donne se volete realizzarvi... siete pronte allo Strappo? Non c'è mezza misura - non basta scalfire la superficie del cumulo d'immondizia della tradizione per la Riforma, l'unico metodo è la Demolizione Assoluta» (Mina Loy, Feminist Manifesto, 1914). Scrittrici, pittrici, polemiste, attrici, ballerine, fotografe; il mondo dell'avanguardia artistica nella prima metà del Novecento, dal futurismo in poi, è popolato da una numerosa schiera di donne, spesso ingiustamente poco conosciute. Donne che si sono espresse non solo nelle più varie forme artistiche ma anche nel comportamento e nelle scelte di vita, e che hanno animato un precoce dibattito sul ruolo della donna. Fra i maggiori studiosi delle avanguardie, Claudia Salaris è andata alla ricerca di queste donne, e le ha riscoperte e raccontate: da Eva Kühn Amendola a Benedetta Cappa Marinetti, dalla marchesa Casati a Tina Modotti, dalla rivoluzionaria alla spia sovietica, questa trentina di ritratti di artiste italiane, o straniere ma connesse all'ambiente italiano, disegna un'«altra metà del cielo» movimentata, affollata di personaggi in qualche caso romanzeschi, spesso di sorprendente modernità.