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Trovati 286 documenti.
Napoli : Tamu, 2025
Abstract: Google è sinonimo di accesso al sapere e neutralità in tutto il mondo. Ma quando i risultati di una ricerca inneggiano al suprematismo bianco o al nazismo si tratta davvero di errori o del semplice riflesso di una società violenta? "Algoritmi dell’oppressione" affronta, attraverso le lenti del femminismo nero, i falsi miti che hanno ammantato di un’aura di tolleranza Google e altre imprese digitali che traggono profitto dal razzismo e dal sessismo. Sottoporre a critica il potere dell’algoritmo è urgente. In gioco c’è l’idea di un’informazione non commerciale, il diritto all’oblio delle nostre tracce online e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, rispetto alla quale prevale un ingenuo ottimismo. Ripartire dalla prospettiva delle comunità che sono più penalizzate dalle logiche del capitalismo digitale, come quella afroamericana, è un passaggio necessario per una lotta alle disuguaglianze all’altezza del presente.
Macerata : ROI, 2024
Abstract: In un mondo ormai fondato sui dati, sull’intelligenza artificiale e sugli algoritmi, la tecnologia e la cultura si plasmano a vicenda. Dai social ai ristoranti trendy, dalle reti di forniture urbane alle piattaforme, come Netflix e Spotify, gli algoritmi influenzano le nostre scelte con raccomandazioni personalizzate, che formulano utilizzando strumenti di sorveglianza dei dati e apprendimento automatico. C'è lo zampino dell'algoritmo nelle immancabili insegne al neon e nei mattoni a vista degli Internet café e nell'arredamento scarno e modernissimo degli Airbnb nelle città di tutto il mondo; nelle canzoni che ascoltiamo e nella scelta degli amici con cui restiamo in contatto. "Filterworld" spiega in modo lucido e ben argomentato in che modo questa rete di formule ben precise che si diramano dentro e fuori dai nostri dispositivi tecnologici stia soffocando i nostri gusti personali e appiattendo la cultura collettiva. È possibile sottrarsi (almeno in parte) a tutto questo? Chayka sostiene di sì, ma per sfuggire a Filterworld dobbiamo prima comprendere come funziona.
Roma : Castelvecchi, 2024
L'arca
Abstract: Le recenti ondate di innovazione hanno prodotto effetti tangibili sulla vita sociale e sulle pratiche quotidiane, ma soprattutto rivoluzionato le modalità di interazione con l’uomo. Questi processi si possono comprendere solo cambiando l’approccio teorico ai media, che non sono più da considerare mere infrastrutture di comunicazione, ma ambienti comunicativi in cui le persone vivono, si relazionano e lasciano traccia di sé. Come la produzione e il progresso materiale, anche la comunicazione dell’era digitale e social ha bisogno dell’apporto di tutti per disseminare le opportunità e ridurre i rischi. Seguendo le linee indicate nell’enciclica “Laudato Si’” è quindi necessario accogliere le sfide di una responsabilità mediale, a cominciare dalla lotta contro falsificazione, propaganda e inciviltà, per rendersi consapevoli utenti dei mezzi di comunicazione sociale come strumento nonviolento. Prefazione di Fabrizio Mastrofini.
Milano : Franco Angeli, 2024
Abstract: C'è molta attenzione e preoccupazione per l'impatto delle echo chamber e delle filter bubble sul dibattito pubblico. "Vivere all'interno di una bolla" è diventato oggi più di una semplice metafora, e viene sempre più associato a conseguenze strutturali e culturali di come internet modella la nostra esperienza quotidiana, il nostro modo di informarci e di relazionarci agli altri. Sono diversi gli osservatori che ritengono che cittadini e cittadine tendano a confinarsi incomfort zone informative chiuse, all'interno delle quali risuonano le stesse parole, gli stessi concetti, le medesime convinzioni, che finiscono per convalidare e radicalizzare lo stesso punto di vista. Questa preoccupazione è giustificata o ci distrae da questioni più serie? Axel Bruns sostiene che l'influenza delle echo chamber e delle filter bubble è stata decisamente sopravvalutata e deriva da un effetto di "panico morale" sul ruolo dell'online e dei social media nella società. La nostra attenzione nei confronti di questi concetti e la tendenza diffusa a incolpare le piattaforme e i loro algoritmi per gli sconvolgimenti politici rischiano di oscurare questioni ben più serie che riguardano l'ascesa del populismo e l'iperpolarizzazione nelle democrazie. Valutando le prove a favore e contro le filter bubble e le echo chamber, Bruns offre un'argomentazione persuasiva sul perché dovremmo spostare la nostra attenzione su problemi più importanti per il futuro della democrazia. Introduzione di Giovanni Boccia Artieri.
Come distruggere il capitalismo della sorveglianza / Cory Doctorow ; traduzione del Gruppo Ippolita
Milano ; Udine : Mimesis, 2024
Abstract: Da qualche tempo abbiamo appreso che esiste un problema chiamato “capitalismo della sorveglianza”, cioè il business del controllo, dell’estrazione e della vendita dei dati degli utenti che è esploso con l’ascesa dei giganti tecnologici Google, Apple, Facebook e Amazon. E se il capitalismo della sorveglianza non fosse un capitalismo disonesto o una svolta sbagliata presa da alcune aziende deviate? E se il sistema funzionasse esattamente come previsto e l’unica speranza di ripristinare un web libero fosse quella di combattere direttamente il sistema stesso? Doctorow sostiene che l’unica possibilità che abbiamo è distruggere i monopoli che attualmente costituiscono il web commerciale così come lo conosciamo, per tornare a un web più aperto e libero, in cui la raccolta predatoria dei dati non sia un principio fondante.
Milano : Chiarelettere, 2024
Reverse
Abstract: La promessa originaria di Internet è stata tradita. Nata come uno spazio infinito di libertà creativa e partecipazione democratica, questa tecnologia rivoluzionaria si è trasformata in una grande arena in cui vince chi applica le logiche commerciali più spietate. Ogni azione che oggi compiamo online – come informarci, comunicare, fare amicizia o acquistare qualcosa – rende sempre più ricchi gli oligarchi della rete e finisce per impoverire noi, i suoi abitanti. In questo libro, Valerio Bassan ricostruisce i processi capitalistici che hanno reso Internet un «luogo inabitabile», accompagnandoci in un viaggio ricco di disillusioni e colpi di scena. Nel mettere a nudo le dinamiche e le insidie che si celano dietro i nostri schermi, Bassan indica una possibile via per scardinare questo meccanismo e ricostruire un'Internet più sostenibile e giusta, aiutandoci a capire come mettere in discussione – e ripensare – gli iniqui modelli di business che governano il web. Per farlo sarà necessario ripartire dalle basi, cambiando il modo in cui investiamo collettivamente tempo e attenzione, ma soprattutto maturando la consapevolezza che solo reclamando a gran voce i nostri diritti digitali saremo in grado di riscrivere il futuro della rete. Che Internet vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi?
Roma : Nero, 2024
Abstract: Internet non esiste più. E se ancora sopravvive, è soltanto come tecnologia residuale. Piuttosto, dopo oltre vent'anni e un paio di crisi finanziarie, la Rete è ormai diventata lo sfondo quasi impercettibile di un'infrastruttura tecnologica pervasiva e planetaria, in cui si intrecciano come una maglia comunicazione e computazione: il Complesso delle Piattaforme. Nei saggi raccolti in questo libro, scritti nel corso del decennio che dalla fine degli anni Zero porta ai primi Duemilaventi, Tiziana Terranova assiste a questa mostruosa trasformazione chiamando in causa le teorie del capitalismo cognitivo e della cooperazione simpatetica, analizzando l'economia dell'attenzione e le sue psicopatologie, riprendendo il discorso sul rapporto tra automazione e comune. Il risultato è uno sguardo in tempo reale sulle mutazioni che hanno trasformato in maniera irreparabile l'ethos tecnologico, culturale ed economico di Internet.
L'antidoto : 15 comportamenti che avvelenano la nostra vita in rete e come evitarli / Vera Gheno
Milano : Longanesi, 2023
Abstract: Quanto tempo passiamo in rete ogni giorno? Quanti post, messaggi, frasi scritte scambiamo, spesso con persone a noi sconosciute? Siamo sicuri che lo stiamo facendo nel miglior modo possibile? Narcisismo, incompetenza, impulsività, invidia, noia. No, non è un elenco di peccati capitali 2.0, ma un assaggio di «veleni della rete» che troppo spesso accompagnano la nostra vita online. In questo piccolo e prezioso prontuario, la sociolinguista Vera Gheno mette la competenza delle parole al servizio della comunicazione digitale e offre al lettore un manuale di istruzioni che è al tempo stesso anche una grammatica social prêt-à-porter. Dalla deumanizzazione dei personaggi pubblici al demone della velocità che ci porta a postare senza riflettere, dalla lingua plastificata che appanna il senso e affatica la comprensione dei nostri scambi sino alle fallacie retoriche che fanno deragliare le conversazioni online, l'autrice passa in rassegna i 15 principali comportamenti che adottiamo ogni giorno sui social e ricostruisce la scala di disfunzioni relazionali e comunicative che ci avvelenano la vita. Una lettura illuminante e impegnata che a ogni «veleno» contrappone un «antidoto», una soluzione concreta in grado di aiutarci a costruire un clima migliore in rete.
Roma : Luiss university press, 2023
Abstract: L'era che stiamo vivendo, caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, porta con sé una grave minaccia per la natura umana: un'architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all'erta, osserva e indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi - coloro i quali dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato. È il "capitalismo della sorveglianza", lo scenario alla base del nuovo ordine economico che sfrutta l'esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali segrete e il movimento di potere che impone il proprio dominio sulla società sfidando la democrazia e mettendo a rischio la nostra stessa libertà. Il libro di Shoshana Zuboff, frutto di anni di ricerca, mostra la pervasività e pericolosità di questo sistema, svelando come, spesso senza rendercene conto, stiamo di fatto pagando per farci dominare. Il capitalismo della sorveglianza, un'opera già classica e un libro imprescindibile per comprendere la nostra epoca, è l'incubo in cui è necessario immergersi per poter trovare la strada che ci conduca a un futuro più giusto - una strada difficile, complessa, in parte ancora sconosciuta, ma che non può che avere origine dal nostro dire "basta!"
[S.l.] : Fefè, 2023
Abstract: Marco Impagliazzo – storico e presidente della Comunità di Sant’Egidio – scrive in prefazione: “In questa stagione di policrisi dobbiamo anche fare i conti con un mutamento profondo nella generazione e nella gestione dei processi informativi, in un inedito rapporto con il continente digitale che si è rivelato terra dai contorni sfuggenti, difficili da mappare, vasta e insidiosa, ardua da esplorare e da colonizzare”. Questo libro di Roberto Bortone “si concentra sulla pericolosa saldatura che si attua on-line tra la tecnologia e gli umori grezzi della gente, tra la libertà d’espressione e quel mix complesso che abita il guazzabuglio che è il cuore umano (Manzoni). Nell’epoca della disintermediazione – afferma Bortone – il modello delle piattaforme on-line ha sconvolto la rete così come essa era stata ideata dai suoi padri fondatori indirizzando il tutto verso un punto di non ritorno, fino a rendere possibile una nuova categoria concettuale, quella della post-verità”. Attraversando i lati più dark del web, il volume si chiude offrendo soluzioni e risposte a chi non vuole rassegnarsi all’odio ed alla disinformazione.
Influencer e social media / Maria Angela Polesana
Milano : Franco Angeli, 2023
Abstract: Il volume analizza in profondità le principali caratteristiche di un fenomeno che riveste oggi una notevole centralità sociale. E nel quale si palesa anche la capacità dei media di riarticolare, come già sosteneva Joshua Meyrowitz, gli spazi di vita della quotidianità, fondendo tra loro la dimensione pubblica e quella privata.
Roma : Nero, 2022
Abstract: Quando ci svegliamo controlliamo la mail e i social network già prima di fare colazione. Poi iniziamo a lavorare su G Suite mentre chiacchieriamo con gli amici su WhatsApp tra una riunione e l'altra su Zoom. Le nostre case sono diventate i nostri uffici, e somigliano sempre più a call center. Sembra di essere in trappola. Condannati a uno scroll infinito di fake news, teorie cospirazioniste, meme cringe e risse virtuali, sentiamo crescere la noia e la frustrazione. Internet è diventato asfissiante: siamo impantanati nelle piattaforme. Se l'obiettivo era usare la pandemia per fare un bel reset e ripartire, abbiamo fallito. Allora «come riemergere dalla palude e depiattaformare le piattaforme?» Partendo da questa domanda, Lovink si addentra nei meccanismi con cui le big tech intrappolano l'individuo, possiedono e modellano i mercati, acuiscono le disuguaglianze sociali ed economiche. E traccia una rotta per uscire dalla stagnazione: uno slancio di immaginazione collettiva che ci aiuti a sfuggire al potere delle piattaforme e a riprenderci internet.
Firenze : Cesati, 2023
Abstract: Quando oltre trent’anni fa milioni di persone iniziarono a collegarsi a una formidabile Rete di comunicazione globale, in molti vi intravidero l’alba di una società aperta e pronta al dialogo. Come poi abbiamo imparato, la tecnologia da sola non migliora la vita delle persone: semmai è importante come scegliamo di usarla, e ancor più come si decide di farne un’industria redditizia. Queste decisioni ricadono soprattutto nel campo di una generazione scavalcata dal cambiamento, e quindi spesso interessata a ostacolarlo. Per questo oggi ci ritroviamo in mano una Rete in cui si replicano quasi tutte le storture, le chiusure e le manipolazioni dei media precedenti, per giunta accelerate e potenziate dalla pervasività della nuova infrastruttura. Il risultato è il moltiplicarsi delle voci di chi più o meno implicitamente propone di “chiudere Internet”, o quantomeno consegnarne le chiavi agli antichi “padroni del vapore”. In questo libro proviamo a sfuggire a questo riflesso condizionato, ragionando su tutto il potenziale non ancora minimamente liberato dalla Rete.
Torino : Bollati Boringhieri, 2023
Abstract: Proprio come il mondo è delimitato da confini e frontiere, lo stesso vale per Internet. L'utente il più delle volte neppure lo sa, ma Internet non è «tutto il mondo», è un ambiente frammentato, in feroce competizione economica, spesso in guerra. La promessa di contenuti universali della rete è svanita da tempo. Eppure l'avventura era partita in maniera diversa. Inizialmente nata come infrastruttura intrinsecamente priva di barriere, negli anni novanta la rete aveva ospitato una prima comunità di internauti che pensavano a un sogno di fratellanza universale, indipendente da qualsiasi potere economico o politico. Quando però le istituzioni hanno iniziato a comprendere il potenziale commerciale e strategico di Internet le cose sono cambiate. Con sistemi differenti a seconda della zona geografica e del sistema sociale, la rete è andata via via frammentandosi, sono sorti enormi monopoli tecnologici in grado di orientarla, con guadagni colossali, e si sono formate barriere geografiche più o meno evidenti sotto diretto controllo dell'autorità politica. Quello che viviamo oggi è un rapporto irrisolto tra un'infrastruttura globale e una struttura politica del mondo basata sugli Stati nazionali, con tutte le tensioni che ne derivano. Ma la partita è in corso e il governo di Internet è uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo e ci riguarda tutti. Bertola e Quintarelli ne narrano la storia e indicano possibili futuri, alla ricerca di una via che possa tenere insieme le libertà personali e le esigenze di una società pacifica, democratica e sicura.
Trento : Erickson, 2022
Abstract: Il volume presenta 11 percorsi didattici che intendono essere spunti concreti per l'innovazione curricolare digitale e che mirano a trasformare la distanza in prossimità, lo studio in occasione di riflessione civica e l'apprendimento in esperienza umana trasversale e duratura. Concepiti per la scuola secondaria di primo grado, sono tuttavia caratterizzati da un'apertura verticale verso la primaria, da una parte, e la secondaria di 2° grado dall'altra. Per accrescere con le tecnologie equità e consapevolezza, attraverso la fiducia, l'espressione e la partecipazione. Le attività proposte utilizzano format didattici che «parlano» alle giovani generazioni e offrono una concreta opportunità di sviluppare, oltre alle competenze disciplinari, life skills e capacità tecniche: app per il peer learning delle scienze, chatbot per l'allenamento sportivo fai da te, mappe per aggregare dati geografici, musei virtuali per esaminare da vicino le risorse ambientali, siti web ed eserciziari per l'educazione pluriculturale, avatar per sviluppare abilità dialogiche in lingua straniera, simulazioni per scoprire l'astrofisica, modellazione 3D per «capovolgere» la geometria, dizionari interattivi per imparare a riconoscere le fake news, escape room per sfide matematiche o per esplorare la storia dei diritti umani. I docenti che vorranno far proprie questa attività o ispirarsene per crearne di nuove daranno un contributo di senso alla costruzione di una società democratica della conoscenza, una missione che la Fondazione Mondo Digitale porta avanti dalla sua costituzione.
100 cose che abbiamo perso per colpa di internet / Pamela Paul ; traduzione di Fabio Galimberti
Milano : Il saggiatore, 2022
Abstract: C’era una volta una cosa chiamata noia: una sensazione universale che avvolgeva gli esseri umani ogni volta che si trovavano bloccati in una situazione – in una fila, nel traffico, nella sala d’attesa del medico – senza avere nulla da fare, e dalla quale potevano nascere idee sbalorditive. Era un tempo in cui ci si poteva smarrire con facilita` sconcertante in ogni citta`, perfino nella propria, e in cui non sapere se domani ci sarebbe stato sole o pioggia era del tutto normale: un tempo fatto di numeri di telefono imparati a memoria e appuntamenti al buio, messaggi lasciati in segreteria e rullini di foto sfocate. Poi, un giorno di pochi anni fa, qualcuno ha inventato internet, e da allora tutto cio` che credevamo eterno ha smesso rapidamente di esistere. Pamela Paul ci riporta nel «Preinternettiano», l’epoca in cui nessuno aveva idea di che cosa fosse un sito, uno smartphone o un’app digitale, per farci scoprire che cosa abbiamo perso o stiamo perdendo con l’avvento dell’online. Il suo e` un affascinante inventario degli oggetti, delle emozioni e delle consuetudini che, senza che nemmeno ce ne accorgessimo, sono sparite dalle nostre vite, attraverso il quale ritrovare una parte di noi che abbiamo dimenticato: dal telefono in cucina al timore che nessuno si ricordasse il nostro compleanno, dalle lettere scritte a mano alla liberta` di non avere i genitori sempre addosso, dalle enciclopedie in volumi allo spostarsi in un luogo ignoto armati solo di una mappa sbrindellata, dall’incubo di perdere un biglietto aereo al fare conversazione con uno sconosciuto su un treno, dopo essersi guardati intensamente negli occhi. 100 cose che abbiamo perso per colpa di internet ci mostra con ironia e profondita` di analisi come appariva il mondo prima che chiudessimo il nostro sguardo e le nostre emozioni dentro al rettangolo di uno schermo. Un’opera illuminante, che ci invita a ripensare le nostre giornate iperconnesse perche´ possano tornare a riempirsi di creativita` e smarrimento, lentezza ed empatia; di errori imprevedibili capaci di farci riflettere e meravigliosi gesti inutili, fatti con estrema attenzione. Mappe di carta e lettere scritte a mano, foto sfocate e segreterie telefoniche, ma anche la noia e gli sguardi di uno sconosciuto: un affascinante inventario di come appariva il nostro mondo prima di internet e cosa ci puo` ancora insegnare.
Invecchiare al tempo della rete / Massimo Mantellini
Torino : Einaudi, 2023
Abstract: Nel dicembre del 1968 Natalia Ginzburg scrisse un breve saggio intitolato La vecchiaia. Ginzburg a quei tempi aveva 52 anni e tutto il testo è attraversato da un doppio tono: quello profetico, una sorta di manualistica sentimentale su come salvarsi, su come provare a non diventare vecchi dentro un percorso ineluttabile, e quello legato all'accettazione dolorosa della propria decadenza connessa al tempo: un tempo implacabile, che sarà uguale per tutti. Le parole della scrittrice rimangono parole del secolo scorso, fuori da qualsiasi schema digitale, e il digitale è invece la grammatica di questo tempo. Lette oggi restano intatte nella loro bellezza e profondità ma reclamano alcuni aggiustamenti e qualche nuova domanda. Come si diventa vecchi oggi? Nessuno è diventato vecchio su internet, almeno finora. Sono passati venticinque anni da quando tutto è cominciato e la rete ha avvolto le vite di molti. In ogni caso, ovunque nel pianeta, e ogni giorno di piú, le persone invecchiano su internet, dentro un luogo differente da quello in cui invecchiavano prima. Una landa inedita, in buona parte inesplorata.
[S.l.] : Psicografici, 2022
Abstract: Nell'era digitale, come diceva Rushkoff, non siamo utenti ma prodotti. Le multinazionali (per lo più americane) ci usano: raccolgono i nostri dati per fare profitto, ci profilano per vendere di più. Tutto questo a scapito della nostra privacy, spesso mettendo a repentaglio anche reputazione e sicurezza. Possiamo fare qualcosa per contrastare questo strapotere? La tecnologia non è solo il problema ma, volendo, anche la soluzione: per ogni software che ci sfrutta (qualcuno parla addirittura di "plusvalore digitale") ne esistono altri, spesso liberi e gratuiti, che permettono di tornare in controllo della nostra vita digitale. Questo libro vuole essere un'introduzione al tema, alla portata di tutti: un esperimento di alfabetizzazione digitale con tanti esempi pratici, decine di trucchi e strumenti pronti all'uso.
Milano : Mimesis, 2022
Abstract: Il libro nasce da una duplice presa d'atto: la prima riguarda la dipendenza delle odierne società umane dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), alla luce della progressiva convergenza tra big data, intelligenza artificiale e piattaforme digitali. La seconda concerne il progressivo riallineamento del diritto come questione di accesso, controllo e tutela su flussi di dati e informazioni nelle società ICT-dipendenti. L'intento è di chiarire l'odierno stato dell'arte su quanto spesso è riassunto come "rivoluzione digitale", prestando attenzione ai problemi connessi al governo delle nuove tecnologie e la politica dei dati. Da un lato l'attenzione si dirige verso i rapporti del diritto con altri sistemi regolativi come l'etica, l'economia, la tecnologia o le norme sociali; dall'altro, occorre fare i conti con i problemi aperti in settori cruciali del diritto, quali le garanzie nel processo penale e la protezione dei dati personali, la proprietà intellettuale, i contratti o il diritto alla salute.
Bologna : Il mulino, 2022
Abstract: Quasi ogni bisogno sociale è oggi soddisfatto grazie alla possibilità di connettersi con dispositivi digitali. L'opportunità tuttavia non è gratuita, ma viene acquistata dall'utente trasferendo grandi quantità di dati personali ad aziende che se ne servono per generare profitti. Il libro smaschera questo «colonialismo dei dati» inteso a controllare vite, modi di sapere, mezzi di produzione, partecipazione politica. Colonialismo è una parola del passato, ma un'attenta indagine dimostra che l'appropriazione storica delle terre, dei corpi e delle risorse naturali trova riflesso nella pervasiva «datificazione» del nostro tempo. App, piattaforme e oggetti intelligenti catturano e traducono le nostre vite in dati, per poi estrarne informazioni da immettere sul mercato. Si profila così la creazione di un nuovo ordine sociale globale, in cui pochi soggetti esercitano il potere su individui e istituzioni, piegando la democrazia ai propri interessi privati. Un pericolo latente, contro il quale Couldry e Mejias levano un accorato grido di allarme.