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De senectute
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Materiale linguistico moderno

Cicero, Marcus Tullius

De senectute ; De amicitia / Cicerone ; a cura di Guerino Pacitti

Milano : Mondadori, 2025

Abstract: Composti nel 44 a.C., un anno prima della morte di Cicerone, i dialoghi De senectute e De amicitia - insieme al De officiis - formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata dalla consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l'epicureismo e l'Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come fine attiva della vita, fase vitale dell'esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella Repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire.

Canto d'amore (melos amoris)
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Rolle, Richard

Canto d'amore (melos amoris) / Richard Rolle ; a cura di Domenico Pezzini ; nota al testo di Piero Boitani

Milano : Mondadori : Fondazione Lorenzo Valla, 2025

Abstract: Richard Rolle di Hampole (circa 1305-1349), Walter Hilton e lo sconosciuto autore della Nube della non conoscenza sono i maggiori scrittori di mistica del Trecento inglese. Studente a Oxford, il primo è divenuto famoso come eremita: commentatore della Scrittura e del Salterio, poeta religioso, autore dei trattati mistici Incendium amoris - poi da lui stesso tradotto in volgare come Fire of Love, l'opera che lo rese popolare - e Melos amoris, il Canto d'amore che la Fondazione Valla presenta qui per la prima volta al pubblico italiano. «Melos»: sin dall'inizio il Canto possiede una musica interiore e dolcissima che rapisce e conquista: Liquide loquor, scrive Rolle, e proseguendo sui tasti dell'allitterazione: non timeo temptantes, nam tales in turbine trucidabuntur. Silere non scio: sic charitas me cogit, ut cuncti cognoscant quia capax consisto cantabilis clamoris et sonum suscipio celicum insignem. Il traduttore deve compiere salti doppiamente mortali per rendere questo latino in un italiano che tenti di mantenere le qualità tonali dell'originale, ma sia allo stesso tempo comprensibile: «Uso un linguaggio limpido. Non temo quelli che mi mettono alla prova, poiché tali persone saranno travolte dal turbine della tempesta. Non so stare in silenzio: l'amore mi spinge a tal punto che tutti sapranno di quale clamore di canto sono capace e quale straordinaria voce celeste so accogliere». Tutto il Melos insegue, con richiami infiniti alla Bibbia, la dolcezza dell'esperienza mistica: è un Cantico dei cantici in ritmo gregoriano e spesso contrappuntistico: riprende e ripete, variando, gli accordi, sinché nel canto stesso non si compie.

Dialogo dei miracoli. 2.
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Caesarius : de Heisterbach

Dialogo dei miracoli. 2. / Caesarius von Heisterbach ; introduzione Maria Francesca Righi ; traduzione dal latino medievale, note e iconografia Pietro Gelmi ; disegni Patrizia Maffeis

Villa di Serio : Villadiseriane, 2024

De brevitate vitae
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

De brevitate vitae / Seneca ; a cura di Tommaso Gazzarri

Ed. integrale

Milano : Mondadori, 2024

Oscar classici ; 41

Abstract: Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso. Dialogo filosofico tra i più celebri, il De brevitate vitae affronta un tema di perenne attualità: la fugacità del tempo. La vita appare breve, sostiene Seneca, solo a chi non ne sa afferrare la vera essenza, a chi si disperde in futili occupazioni. Di fronte alla massa di persone assediate da attività inutili, Seneca propone un modello diverso. Il saggio, che sceglie di dedicarsi all'otium, vive in prima persona l'alternativa etica alla violenza della società e trova nella riflessione filosofica il metodo per ristabilire l'equilibrio morale e recuperare la salute dello spirito. La conoscenza di sé diventa così il punto di partenza per dare un significato nuovo al proprio agire nel mondo e al suo valore sociale.

Il libro dei nomi
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Il libro dei nomi / Anonimo ; a cura di Mario Lentano ; in appendice Dizionario etimologico dei nomi romani

Milano : La vita felice, 2024

Abstract: Che ricordi le avventure della nascita o i tratti del corpo, un episodio della memoria familiare o il vizio di un lontano antenato, il nome proprio racchiude in una manciata di lettere le storie individuali degli uomini e delle donne di Roma antica e insieme il profilo di un’intera cultura, per la quale esso non è mai un’etichetta neutrale o insignificante, ma l’icona di una personalità o di un destino. Il "Libro dei nomi", misteriosa operetta giunta a noi in forma anonima, e l’accluso "Dizionario etimologico", contengono tutto ciò che i Romani hanno scritto su questo affascinante aspetto del loro mondo.

Dialogo dei miracoli. [1.]
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Caesarius : de Heisterbach

Dialogo dei miracoli. [1.] / Caesarius von Heisterbach ; introduzione Maria Francesca Righi ; traduzione dal latino medievale, note e iconografia Pietro Gelmi ; disegni Patrizia Maffeis

Guardistallo : Monastero Cistercense di Valserena, 2023

De rerum natura
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Lucretius Carus, Titus

De rerum natura / Lucrezio ; a cura di Alessandro Schiesaro ; traduzione di Renata Raccanelli ; note di Carlo Santini

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Un'opera unica nel panorama della letteratura antica a cui corrisponde un'impalcatura teorica di straordinaria audacia. Il De rerum natura si propone, insieme, come modello dell'universo infinito teorizzato da Epicuro, e come 'manuale per l'uso' di un mondo i cui fenomeni eterogenei sfidano da sempre la ragione dell'uomo e lo costringono a paure e credenze irrazionali e tormentose. Confessando quest'ambizione senza confini Lucrezio si impone una sfida narrativa che nessuno prima di lui aveva accettato: come si imposta la narrazione del «tutto»? come articolare in libri, in versi, in una trama, la massa infinita dello spazio, della materia, del vuoto? Il poema stesso, la relazione che esso instaura con i suoi lettori-discepoli, divengono – è inevitabile – il primo e decisivo banco di prova delle teorie che propugna. Con l’introduzione di Alessandro Schiesaro e l’apparato di note di Carlo Santini.

Apokolokyntosis
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Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

Apokolokyntosis / Seneca ; a cura di Giulio Vannini

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: L'Apokolokyntosis è uno dei testi più curiosi sopravvissuti alla dispersione del patrimonio della letteratura classica: una satira politica, irridente bilancio del governo dell'imperatore Claudio e dissacrante svalutazione della sua figura, scritta quasi certamente da Seneca per mancanza di stima e postuma vendetta di un torto subito. Il titolo costituisce un gioco di parole che allude alla trasformazione di Claudio, invece che in una divinità (l'apoteosi che toccava agli imperatori dopo la morte) nel simbolo di stupidità rappresentato dalla zucca. Brevi componimenti poetici si affiancano alla narrazione in prosa: un'alternanza di registri linguistici, sbalzi stilistici, citazioni da celebri opere greche e latine, e volgari modi di dire che si susseguono in una comica e incalzante cronaca del tentativo di Claudio di ascendere al cielo per diventare un dio. Ma da qui, per le ingiustizie commesse, sarà cacciato agli inferi dal Senato divino.

Il culo non esiste solo per andare di corpo
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Rissa, Alvaro

Il culo non esiste solo per andare di corpo : antologia della letteratura greca e latina : per il triennio del liceo classico : volume unico multimediale e interattivo / Alvaro Rissa

3 ed.

Genova : Il Nuovo Melangolo, 2023

Abstract: L'autore, celandosi sotto lo pseudonimo di Alvaro Rissa, lo storico poeta contemporaneo vivente di Ecce Bombo, propone una serie di testi rari o inediti che i programmi scolastici non hanno mai recepito e che i professori hanno sempre nascosto ai loro studenti. Ci sono brani semisconosciuti di Omero (La Fantozziade), Sofocle (I presidi), Lisia (il De recreatione), Platone (il Del Carlo). E poi carmi oraziani ritenuti perduti come l'ode a Noemi: fulgidas mirare nates Noemis / et nega, si vis, opus esse divom: / non modo ad faeces datur exituras / scilicet anus ("guarda le fulgide chiappe di Noemi, / e nega pure, se credi, che siano opera divina. È evidente che il culo non esiste solo per andare di corpo").

Metamorfosi. Vol. 2. (Libri 4.-6.)
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Apuleius

Metamorfosi. Vol. 2. (Libri 4.-6.) / Apuleio ; a cura di Lara Nicolini, Caterina Lazzarini e Nicolò Campodonico ; testo critico di Lara Nicolini ; traduzione di Luca Graverini

Milano : Mondadori : Fondazione Lorenzo Valla, 2023

Abstract: «E in questa conversazione milesia io intreccerò per te storie di ogni genere e incanterò le tue orecchie benevole con un dolce sussurro.» Così, in tono apparentemente leggero, si aprono le Metamorfosi di Apuleio, conosciute anche come L'asino d'oro, il secondo grande romanzo latino dopo il Satyricon di Petronio e prima dell'anonima Storia di Apollonio. Riprendendo un perduto originale greco, Apuleio narra le avventure di Lucio, un giovane animato da insaziabile curiosità che viaggia attraverso la Tessaglia. Trasformato per errore in asino, dovrebbe mangiare delle rose per tornare uomo, ma viene portato via da una banda di ladroni e usato come bestia da soma. Nel covo dei briganti conosce Carite, una giovane rapita a scopo di riscatto; la vecchia governante dei malfattori, per consolarla, le racconta la favola, poi celeberrima, di Amore e Psiche: la quale non è che la più lunga delle tante digressioni, le affascinanti storie che arricchiscono le Metamorfosi e diverranno tesoro della novellistica, dalle avventure narrate dai rapitori alle storie noir dello schiavo fedifrago e della donna assassina, ai divertenti adulteri delle mogli del mugnaio e del tintore. Le peripezie di Lucio, l'una più mirabolante dell'altra, continuano a lungo, sino a sfociare nell'undecimo e ultimo libro, che stupisce per la nuova dimensione filosofico-religiosa, ancor oggi discussa. Lucio prega la Luna di liberarlo dalle sue disgrazie. Comparsa nelle vesti di Iside, la dea gli preannuncia la salvezza: il giorno dopo, durante una processione, un suo sacerdote gli porgerà una corona di rose. Nuovamente essere umano, Lucio si fa adepto della divinità egizia ed è iniziato ai suoi misteri. Ma il suo viaggio e il suo percorso iniziatico non sono ancora finiti. In sogno, Iside gli ordina di recarsi a Roma, dove lo attendono due nuove iniziazioni misteriche e una luminosa carriera di retore. Apuleio, il colto africano maestro della lingua, autore delle sfavillanti orazioni dei Florida, dell'apologia giudiziaria de magia, e delle operette filosofiche de deo Socratis e de Platone et eius dogmate, si rivela così il «Signore delle innumerevoli connessioni» tra tutte le cose. La Fondazione Valla pubblica una nuova edizione critica delle Metamorfosi in quattro volumi.

Consolazione della filosofia
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Materiale linguistico moderno

Boethius, Anicius Manlius Torquatus Severinus

Consolazione della filosofia = Consolatio philosophiae / Boezio ; a cura di Peter Dronke ; traduzione di Michela Pereira e Piero Boitani

Milano : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2023

Abstract: La consolazione di Filosofia è il principale testo di giuntura fra il mondo antico e la cultura medievale. Boezio fa un'originale sintesi di Platone, Aristotele, dello stoicismo, di Cicerone, della grande letteratura greco-romana, ma anche della Bibbia, di Agostino, della teologia cristiana. Scrive agli arresti, in attesa che Teodorico dia l'ordine di giustiziarlo e per questa sorta di testamento, personale e di un'intera cultura, inventa una forma letteraria nuova, parte in prosa parte in poesia, che suggestionerà anche Dante qualche secolo dopo. Nella sua apparizione, Filosofia si presenta a Boezio come una donna a metà fra l'umano e il divino. Afferma che i malvagi sono in realtà più deboli dei virtuosi, e che chi sta dalla parte della virtù, della misura e della cultura non ha niente da temere. Non smettere di pensare, non lasciarsi andare alla disperazione, sentire la forza interiore del pensiero: questa la formula per continuare a vivere di fronte alla sofferenza e alla morte. Una formula che veniva da lontano e che è andata lontano costituendo una delle armature morali dell'uomo medievale e moderno.

Lutero e l'islam
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Materiale linguistico moderno

Luther, Martin

Lutero e l'islam : cinque scritti sulla questione turca / Martin Lutero ; a cura di Paolo Ricca ; traduzione di Emilio Bonfatti ; introduzione e note di Paolo Ricca

Torino : Claudiana, 2023

Abstract: I cinque scritti sulla «questione turca» qui pubblicati per la prima volta in lingua italiana sono i principali che Lutero abbia dedicato a questo tema. I due primi (entrambi del 1529) sono direttamente collegati al timor panico suscitato in Germania e altrove dalle continue conquiste territoriali dell’esercito turco e dalla conseguente espansione dell’impero ottomano verso Occidente, fino all’assedio della città di Vienna. Il terzo scritto è del 1541 e si propone di raccomandare ai cristiani di vigilare, malgrado il ritiro dell’esercito e la rinuncia alla conquista di Vienna. Concludono il volume due brevi prefazioni: la seconda, del 1543, a una nuova edizione del Corano in traduzione latina, pubblicata a Basilea. Lutero ha preso molto sul serio la «questione turca» (se così la si può chiamare), dandole, nell’insieme della sua opera teologica e pastorale, il rilievo che meritava di avere. Il suo giudizio sul «Turco» e sull’atteggiamento che il cristiano deve avere nei suoi confronti è ovviamente relativo alla situazione storica e alla temperie religiosa e culturale di quei decenni. Dovremo quindi chiederci quanto del discorso di Lutero può ancora essere considerato valido, e quindi utile, nel nostro tempo e per la nostra generazione. Indubbia e inalterata resta, forse più oggi che allora, la rilevanza del tema.

La congiura di Catilina
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Sallustius Crispus, Gaius

La congiura di Catilina / Sallustio ; saggio introduttivo di Graziana Brescia ; traduzione e note di Lisa Piazzi

Santarcangelo di Romagna : Rusconi, 2023

Abstract: Al centro dell’opera di Sallustio, la figura di Catilina – un nobile decaduto che mira a sottomettere la repubblica per riscattarsi – diventa emblema del declino morale che affligge l’aristocrazia romana. Tuttavia, anche se si fa portatore di ideali corrotti, Catilina è allo stesso tempo una figura in grado di compiere, al momento della morte, un gesto di indiscutibile coraggio dimostrando come i valori originari possano essere ancora recuperati. La storiografia di Sallustio ha evidenti fini politici: addossare agli aristocratici la responsabilità delle violenze che la società romana sta vivendo; scagionare Cesare dall’accusa di aver tramato con i congiurati; ridimensionare il ruolo di Cicerone nello sventare la congiura. Saggio introduttivo di Graziana Brescia.

La natura nel mondo antico
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La natura nel mondo antico : antologia classica / a cura di Carlo Carena ; con testi originali greci e latini a fronte e illustrazioni da mosaici e vasi antichi

Novara : Interlinea, 2023

Abstract: Come guardavano la natura gli abitanti dell’antichità? Lo testimoniano i maggiori scrittori, da Omero a Plinio il Giovane. Come quando Enea, nei versi di Virgilio, «dalla distesa delle acque un enorme bosco vede levarsi» mentre sbarca nel Lazio. Uno dei maggiori classicisti, Carlo Carena, sceglie i brani più belli, con testo latino o greco a fronte, per svelare un ambiente naturale, tra vegetali e animali, che aveva una forza primordiale espressa per esempio da Sofocle nel descrivere un «ulivo verdastro che nutre i fanciulli»: «nessuno, giovane né vecchio, lo potrà distruggere di sua mano: l’occhio di Zeus lo guarda e lo custodisce costantemente». Forse la lettura di questi testi antichi può suggerirci un amore maggiore per il mondo che ci circonda.

Catilinarie
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Cicero, Marcus Tullius

Catilinarie / Cicerone ; a cura di Elisabetta Risari

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Intessute di una fitta trama di situazioni, personaggi, caratteri, problemi sociali, intrecci d’interessi politici, simpatie e antipatie viscerali, motivi propagandistici ricorrenti e osservazioni finemente umoristiche, le Catilinarie sono uno dei testi più densi e celebri dell’oratoria politica romana: un capolavoro di equilibrio stilistico e di potenza espressiva, ma anche un eccezionale documento – seppure sfacciatamente di parte – per conoscere un capitolo importante della storia di Roma da cui emerge con forza la straordinaria personalità intellettuale, politica, artistica di Cicerone.

Orbis sensualium pictus ovvero Immagine e nome di tutte le principali cose del mondo e delle attività della vita
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Komensky, Jan Amos

Orbis sensualium pictus ovvero Immagine e nome di tutte le principali cose del mondo e delle attività della vita / Giovanni Amos Comenio ; a cura di Ginevra Quadrio Curzio

Milano : La Vita Felice, 2023

Abstract: Uscito con testo bilingue in latino e tedesco a Norimberga nel 1658, l’Orbis sensualium pictus ebbe subito grandissimo successo e diffusione. Cogliendo e rendendo produttivo il nuovo ruolo dell’immagine nello sviluppo e nella diffusione del sapere moderno, l’opera ha a suo tempo rivoluzionato e influenzato profondamente l’istruzione scolastica in Europa e testimonia di una concezione pedagogica che collega l’apprendimento della lingua alla trasmissione delle più importanti nozioni sul mondo e sulle cose. Facendo leva sull’efficacia comunicativa immediata delle immagini, mette in connessione il mondo percepito attraverso i sensi e l’ambito delle parole. Oggi difficilmente reperibile, questo libro fa da ponte, come nota Benjamin nel saggio qui riprodotto in appendice, tra il mondo del Barocco, con la sua fascinazione per geroglifici ed emblemi come segnature di un sapere esoterico, e il ruolo fondante dell’immagine in una concezione moderna e scientifica del sapere secondo cui «nulla è nell’intelletto che non sia prima stato nei sensi».

Inni cristiani d'Occidente
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Inni cristiani d'Occidente : l'innario della Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, editio typica altera / a cura di Federico Giuntoli

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Questo «Millennio» rappresenta la prima edizione integralmente tradotta dal latino, annotata e con apparati filologici, di un’ampia selezione dell’innografia cristiana d’Occidente costituitasi a partire dal IV secolo e proseguita poi in età moderna fino ai nostri giorni. Si tratta dei testi entrati nella Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, cioè nel corpus approvato e utilizzato nella liturgia delle Ore dalla Chiesa cattolica di rito romano. A parte Ilario di Poitiers, della cui produzione sono stati tramandati solo sparuti inni frammentari, il più antico innografo è sant’Ambrogio, vescovo di Milano, operante negli ultimi decenni del IV secolo. I suoi testi poetici e quelli dei primi secoli dell’innografia cristiana sono preghiere in metrica latina, ma con caratteristiche già volte a ritmi di indole più popolare. Gli inni cristiani d’Occidente coniugano forme della poesia latina classica con i temi e i contenuti più cari al Cristianesimo. Per questa mescolanza di sacro e profano non hanno avuto vita facile in alcuni periodi, soprattutto nell’alto Medioevo, avversati talvolta dagli ordini monastici più rigidi e anche dalle autorità ecclesiastiche, che in certe fasi storiche ritenevano solo la parola di Dio, dunque solo Antico e Nuovo Testamento insieme, degna di essere pronunciata o cantata nella liturgia. Ciò nonostante, la tradizione innografica si è via via consolidata, anche per la sua grande forza di coinvolgimento dei fedeli. Ed è interessante vedere come gli inni cambino il loro aspetto letterario nel corso dei secoli. Per esempio nel Rinascimento, a parte il ricorso a forme metriche più eleganti e ricercate, entrano in gioco addirittura personaggi della mitologia classica accanto alle figure della religione cristiana. Dunque la stratificazione del corpus innografico è arrivata a contenere tutti gli aspetti della spiritualità e della devozione cristiane assunti nel trascorrere dei secoli, nelle forme che la sensibilità culturale dei vari periodi storici ha richiesto. Nel XVII secolo gli inni vengono ordinati e attentamente revisionati da una commissione istituita da papa Urbano VIII. Questa fase di assestamento è anche il momento in cui avvengono gli ultimi ingressi di rilievo nel corpus, che comunque ha continuato, seppur più sporadicamente, ad arricchirsi fino al Concilio Vaticano II. Il volume è curato da Federico Giuntoli, che già è stato fra i curatori della “Bibbia” nei «Millenni» (ora anche in edizione economica). Oltre al delicato lavoro di traduzione, ha cercato di attribuire ogni inno al suo autore e di descrivere i processi editoriali delle singole tradizioni testuali. Completano il volume una serie di indici e un ricco apparato iconografico: ogni inno viene infatti illustrato con gli incipit delle sue notazioni gregoriane originali, e undici tavole fuori testo riproducono pagine di innari e antifonari da manoscritti medievali.

De vulgari eloquentia
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Materiale linguistico moderno

Alighieri, Dante

De vulgari eloquentia / Dante Alighieri ; traduzione e saggi introduttivi di Claudio Marazzini e Concetto Del Popolo

firenze : Le lettere, 2023

Abstract: Il “De vulgari eloquentia”, che risale all’inizio del sec. XIV, è il primo libro scritto sulla nostra lingua, per analizzarne e promuoverne l’uso poetico, quando ancora non esistevano dizionari e grammatiche dell’italiano, e la nostra letteratura era agli inizi. Dante, appena uscito dall’esperienza dello Stil novo, cominciò (lasciandolo tuttavia incompiuto) questo mirabile trattato, nel quale la tematica propriamente linguistica si collega in maniera affascinante all’universo delle conoscenze medievali, alla religione, alla storia dei popoli, alla filosofia, alla teologia, alla poesia, ai movimenti letterari e anche all’assetto politico dell’Italia. Il linguaggio, dunque, viene collocato al centro di una rete di rapporti con tutte le forme della cultura e della vita sociale. Dante, glottologo ante litteram, mostra inoltre di avere sensazionali intuizioni relative ai principi del mutamento delle lingue nello spazio e nel tempo, e, con formidabile spirito di osservazione, delinea un rapido ma efficace quadro della varietà linguistica nella penisola italiana. Questo libro dantesco fonda, attraverso la lingua, la tradizione letteraria del nostro paese. I curatori hanno affiancato al testo latino una traduzione moderna e scorrevole, corredata da un breve commento e preceduta da due saggi introduttivi. Il primo di questi saggi è dedicato alle alterne fortune del “De vulgari eloquentia” nella cultura italiana: quest’opera, infatti, dal Rinascimento in poi, ha suscitato imprevedibili polemiche; il secondo saggio descrive i caratteri del latino medievale usato da Dante.

La malattia di Perdicca
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La malattia di Perdicca / a cura di Lara Nicolini

Venezia : Marsilio, 2023

Abstract: Sfidare Amore, il dio che persino gli altri dei temono, non conviene mai. Ma il principe Perdicca, condannato da Venere ad amare la sua stessa madre, accetta la prova. Questa è la tragica storia, dal finale sorprendente, che ci racconta un poeta anonimo del V secolo, attingendo in abbondanza ai suoi testi preferiti e imitando la grande poesia del passato. Scoperto solo in tempi recenti, il poemetto Aegritudo Perdicae è contenuto in un unico codice pieno di guasti: con i tanti misteri proposti dal testo potranno cimentarsi filologi di professione e studenti alle prime armi. Per tutti il gioco si rivelerà appassionante.

La tranquillità dell'animo
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Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

La tranquillità dell'animo / Lucio Anneo Seneca ; a cura di Mirko Rizzotto

Rimini : Libri dell'Arco, 2023

Abstract: Il presente dialogo, dedicato all’amico Sereno, è un vero e proprio ricettario per la cura del proprio animo e per il raggiungimento della tranquillità, uno stato che permette di conciliare la vita attiva e pubblica con la vita ritirata. Rivolgendosi a coloro, egli compreso, che non hanno ancora trovato il sommo bene (la virtù) che rende saggi e imperturbabili, il filosofo romano elenca numerosi valori che permettono all’essere umano di alleviare i turbamenti dell’animo, tra i quali la conoscenza di sé, l’amicizia, la moderazione, la temperanza, la parsimonia, la frugalità, l’autocontrollo. Per Seneca la vita di ognuno di noi, più o meno sfortunata che possa essere, è potenzialmente ricca di soddisfazioni. Il segreto per affrontarla con positività sta proprio nella pace del proprio animo. A cura di Mirko Rizzotto. Prefazione di Salvatore Primiceri.