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Trovati 9 documenti.
Bagno a Ripoli : Passigli, 2019
Abstract: Il cante jondo (letteralmente: canto profondo) è uno stile vocale del flamenco, tipico della regione dell’Andalusia e dalla forte matrice gitana. Nella riscoperta della tradizione poetica e folklorica nazionale, che fu una delle basi della ricerca della grande generazione della poesia spagnola del ’27 (a cui Federico Garcia Lorca apparteneva insieme a Pedro Salinas, Rafael Alberti, Luis Cernuda, Vi-cente Aleixandre...), il cante jondo assunse un’importanza del tutto particolare: basti pensare che nel 1922 il compositore, e grande amico di Lorca, Manuel De Falla presiedette a Granada all’organizzazione del Concurso de Cante Jondo, cui seguì un’imponente manifestazione tra musica, danza e poesia che si tenne presso la Alhambra. Tra le opere meno frequentate di Federico Garcia Lorca c’è il Poema del cante jondo, uno straordinario ciclo di poesie che fu ultimato un anno prima di quel Concurso, e che qui presentiamo completo nella traduzione di Valerio Nardoni. Queste poesie vennero pubblicate solo dieci anni dopo la loro stesura, nel 1931, che è anche l’anno in cui il poeta tenne una memorabile conferenza sullo stesso tema, qui presentata in appendice alle poesie, seguita dall’attento ed esauriente studio del suo traduttore, Enrico Di Pastena.
Il corpo, favoloso : lungo lamento / Pedro Salinas ; a cura di Valerio Nardoni
Bagno a Ripoli : Passigli, 2015
Ode a Salvador Dalí : tutte le odi / Federico García Lorca ; a cura di Valerio Nardoni
Bagno a Ripoli : Passigli, 2015
Abstract: Federico García Lorca e Salvador Dalí si conobbero nel gennaio del 1923 alla Residencia de Estudiantes di Madrid, dando vita ad un'amicizia tra le più profonde per entrambi, non esente da un'attrazione che nel poeta sarebbe stata causa anche di sofferenza. Dalí era allora appena diciannovenne, di sei anni più giovane di Lorca, eppure questo non aveva impedito a Federico di intuire già da allora nell'amico la profondità di un talento che lo avrebbe portato a diventare uno dei massimi artisti del Novecento. Anche da questo punto di vista, l'Ode a Salvador Dalí rappresenta un documento di fondamentale importanza, come diretta testimonianza di quel cammino comune delle arti che è stato uno dei motori fondamentali della storia artistico-letteraria del secolo scorso. Ma già all'epoca dell'Ode, e già all'interno di questo testo, si possono rintracciare anche alcuni precisi motivi che distanziavano, e non solo esteticamente, i due amici. Come scrive Valerio Nardoni nella prefazione, "mentre la concezione artistica di Dalí era tutta diretta verso il nuovo, García Lorca viveva più da vicino gli ideali dei suoi compagni di generazione, che non scindevano la ricerca del nuovo dalla riscoperta del passato"; un passato che veniva sì rivissuto e rilanciato sotto il segno dei grandi scrittori dei 'siglos de oro' spagnoli, ma che in Lorca si agganciava anche a una profonda fascinazione verso ciò che gli appariva più autenticamente popolare nella vita spagnola.
Nuda canta la notte / Federico García Lorca ; a cura di Valerio Nardoni
Milano : Corriere della sera, 2012
IFavola e segno / Pedro Salinas ; a cura di Valerio Nardoni
Bagno a Ripoli : Passigli, 2009
Abstract: Favola e segno esce nel 1931, e dunque si situa dopo le raccolte Presagi e Sicuro azzardo e prima dei due più importanti canzonieri amorosi del poeta, La voce a te dovuta (1933) e Ragioni d'amore. Proprio questa cronologia ne garantisce la posizione 'strategica' all'interno dell'opera di Salinas: un momento di particolare difficoltà, anche biografica - sono gli anni che precedono la guerra civile e l'esilio americano -, come del resto è ben testimoniato dalle stesse lettere dello scrittore a Jorgue Guillén e ad altri amici. Scrive Valerio Nardoni nella prefazione che le poesie, le lettere, persino le conferenze di quegli anni si modulano tutte sullo stesso basso continuo, indicando, al di là di una non immediata riconoscibilità per uno stile poetico talvolta anche aspro, una poesia fortemente esistenziale, dove l'aggettivo di 'pura', che spesso le si attribuisce, non è da intendersi nel senso letterale di evasione, ma di profondo slancio, desiderio di non perdere il contatto con la propria intimità, che si considera non meno concreta della realtà esteriore e tangibile. E forse proprio la 'precisione', anche concettuale, con cui il poeta scandaglia questa sua intimità, tra la favola che in qualche modo ridisegna il profilo sfuggente delle cose e il segno che invece serve a fissarle nonostante tutto, resta uno degli elementi più importanti e più originali di questa avventura poetica.
Libro de poemas / Federico García Lorca ; a cura di Valerio Nardoni ; note di Javier Rivero Grandoso
Bagno a Ripoli : Passigli, 2009
Abstract: Libro de poemas (Libro di poesie) rappresenta l'esordio poetico di Federico Garcìa Lorca. Uscito nel 1921, quando il poeta aveva ventitré anni, non ebbe allora una particolare risonanza se non nelle persone a lui più vicine. Eppure, ben oltre i limiti connessi in genere con un'opera giovanile, Libro de poemas è già pienamente rappresentativo del mondo poetico di Garcìa Lorca e comprende senza alcun dubbio alcune fra le sue più belle poesie. Se dunque, come è stato sostenuto, è ancora in parte un poeta alla ricerca della propria voce, quello che scrive queste poesie, in parte molto più cospicua assistiamo qui al prorompere di un talento poetico straordinario e incontenibile, generoso e profondamente vitale, legatissimo alla musicalità del verso, caratteristica costante, quest'ultima, di tutta l'opera lorchiana; né va dimenticato a questo proposito che proprio la musica è stata alla base della prima formazione artistica di Federico.
Presagi / Pedro Salinas ; a cura di Valerio Nardoni
Bagno a Ripoli : Passigli, 2008
Abstract: "Presagios" ("Presagi") è la raccolta d'esordio di Pedro Salinas, pubblicata nel 1923, grazie anche all'incoraggiamento di Juan Ramón Jiménez, che accettò addirittura di dare un ordine alle poesie all'interno del libro. Salinas ammirava molto la poesia di Jiménez, e in particolare di quella "poesia pura" il cui principale manifesto poetico furono le grandi raccolte di Jiménez "Eternità", "Pietra e cielo" e "Diario di poeta e mare", che ebbero un'influenza decisiva sulla formazione poetica di Salinas. Tuttavia la poesia di Salinas, già in questa prima raccolta, è profondamente originale, e già possiede quella continua tensione interna che ne fa ancora oggi una delle esperienze più fertili per la nuova poesia spagnola.
Il libro, oltre la duna / Andrés Sanchez Robayna ; a cura di Valerio Nardoni
Bagno a Ripoli : Passigli, 2008
Ragioni d'amore/ Pedro Salinas ; a cura di Valerio Nardoni
3. ed.
Firenze : Passigli, 2006
Abstract: ... La limpida intelligenza dell'azzardo saliniano, sul filo del paradosso completo, come nuova possibilità dell'ignoto di riconoscersi in se stesso e nel poeta - ¡Tan visible está el secreto! -, già con La voce a te dovuta (1934), aveva compiuto una prima evidente svolta verso un dialogo sempre più serrato con i visibili segreti dell'amore. Un amore platonico e carnale, assente ed imnprescindibile, ancora un seguro azar (Sicuro azzardo, la raccolta del 1929, pubblicata in questa stessa collana), ma un amore che comincia a creare, e non più ad interpretare il suo mondo. Ed è precisamente Ragioni d'amore (1936) a costituire il definitivo approdo dell'innamorata coscienza poetica al suo eden silenzioso, dove tutte le ragioni e le parole non dette, solo percepite, vibrano internamente della loro imminenza di parola d'amore che crea, nominandolo, il mondo ... (dalla prefazione di Valerio Nardoni)