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Trovati 8 documenti.
Amore a prima vista / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
Milano : Adelphi, 2017
Abstract: Si parla molto di amore nelle poesie di Wislawa Szymborska: ma se ne parla con una così impavida sicurezza di tocco e tonalità così sorprendenti che anche un tema sin troppo frequentato ci appare miracolosamente nuovo. «Sentite come ridono - è un insulto» scrive di due amanti felici. «È difficile immaginare dove si finirebbe / se il loro esempio fosse imitabile» - e ad ogni modo «Il tatto e la ragione impongono di tacerne / come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita». Anche parlando d'amore la voce della Szymborska sa dunque essere irresistibilmente ironica: non a caso Adam Zagajewski diceva di lei che «sembrava appena uscita da uno dei salotti parigini del Settecento». Ma sa anche essere, dietro lo schermo della colloquiale naturalezza e dell'ingannevole semplicità, grave e trafiggente, come quando affida a un panorama divenuto ormai intollerabile il compito di proclamare l'assenza («Non mi fa soffrire / che gli isolotti di ontani sull'acqua / abbiano di nuovo con che stormire») o all'amore a prima vista quello, ancor più temerario, di smascherare il caso-destino che ci governa: «Vorrei chiedere loro / se non ricordano - / una volta un faccia a faccia / in qualche porta girevole? / uno 'scusi' nella ressa? / un 'ha sbagliato numero' nella cornetta? / - ma conosco la risposta. / No, non ricordano».
Elogio dei sogni / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
Milano : Corriere della sera, 2011
Due punti ; Qui / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
Milano : Libri Scheiwiller, 2010
Abstract: Il poeta odierno è scettico e diffidente anche - e forse soprattutto - nei confronti di se stesso. Malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta quasi se ne vergognasse un po'. [...] Fino a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il momento in cui il poeta si chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto. Perché, a dire il vero, solo questo conta. [...] on ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d'una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografia e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi - ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro.
La fine e l'inizio / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
2. ed.
Milano : Libri Scheiwiller, 2009
Abstract: Il poeta odierno è scettico e diffidente anche - e forse soprattutto - nei confronti di se stesso. Malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta quasi se ne vergognasse un po'. [...] Fino a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il momento in cui il poeta si chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto. Perché, a dire il vero, solo questo conta. [...] Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d'una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografia e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi - ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro.
Uno spasso / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
2. ed.
Milano : Libri Scheiwiller, 2009
Abstract: Il poeta odierno è scettico e diffidente anche - e forse soprattutto - nei confronti di se stesso. Malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta quasi se ne vergognasse un po'. [...] Fino a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il momento in cui il poeta si chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto. Perché, a dire il vero, solo questo conta. [...] Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d'una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografia e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi - ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro.
Attimo / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
2. ed.
Milano : Libri Scheiwiller, 2009
Abstract: Il poeta odierno è scettico e diffidente anche - e forse soprattutto - nei confronti di se stesso. Malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta quasi se ne vergognasse un po'. [...] Fino a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il momento in cui il poeta sì chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto. Perché, a dire il vero, solo questo conta. [...] Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d'una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografia e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi - ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro. (W. Szymborska)
Gente sul ponte / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
2. ed.
Milano : Libri Scheiwiller, 2009
Abstract: Il poeta odierno è scettico e diffidente anche - e forse soprattutto - nei confronti di se stesso. Malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta quasi se ne vergognasse un po'. [...] Fino a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il momento in cui il poeta si chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto. Perché, a dire il vero, solo questo conta. [...] Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d'una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografia e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi - ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro. (W. Szymborska)
Attimo / Wislawa Szymborska ; a cura di Pietro Marchesani
3. ed.
Milano : Libri Scheiwiller, 2007
Abstract: Quando pronuncio la parola Futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola Silenzio, Io distruggo. Quando pronuncio la parola Niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. (Wislawa Szymborska)