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Trovati 8 documenti.
Milano : Baldini & Castoldi, 2017
Abstract: Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato "la principale produzione della società attuale". Siamo entrati nell'epoca dello "spettacolo integrato": è la fine della storia, "il crimine perfetto", scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che "ha soppresso la realtà". Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
Milano : Baldini & Castoldi, 2013
Abstract: Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato "la principale produzione della società attuale". Siamo entrati nell'epoca dello "spettacolo integrato": è la fine della storia, "il crimine perfetto", scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che "ha soppresso la realtà". Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
Milano : Baldini Castoldi Dalai, 2008
Abstract: Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato la principale produzione della società attuale. Siamo entrati nell'epoca dello spettacolo integrato: è la fine della storia, il crimine perfetto, scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che ha soppresso la realtà. Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
Il pianeta malato / Guy Debord ; traduzione di Edoardo Acotto
Roma : Nottetempo, 2007
Abstract: Tre saggi dello scrittore e cineasta francese, scritti nel 1971, di una straordinaria, preveggente attualità: uno scritto sul declino dell'economia, uno sull'ideologia in Cina, mentre il terzo, che dà il titolo alla raccolta, affronta la polluzione e la distruzione dell'ambiente, che sono ormai il nostro spettacolo quotidiano. Una società sempre più malata, ma sempre più potente, ha ricreato il mondo come ambiente e scenario della sua malattia, come pianeta malato. C'è una cura alla degradazione? Debord crede di sì. Possiamo ancora scegliere, se siamo capaci di vincere la paura, di fidarci delle nostre forze e di rimettere in questione l'immagine del potere e del progresso. L'idea di una necessaria decrescita si affaccia qui per la prima volta.
La società dello spettacolo / Guy Debord ; introduzione e cura di Pasquale Stanziale
2. ed.
Bolsena : Massari, 2004
Milano : Baldini & Castoldi, 2001
Abstract: Guy Debord con questo libro scritto nel 1967, agli albori dell'era televisiva, ha intuito con lucidità agghiacciante che il mondo reale si sarebbe trasformato in immagini, che lo spettacolo sarebbe diventato la principale produzione della società attuale. Siamo entrati nell'epoca dello spettacolo integrato: è la fine della storia, il crimine perfetto, scrivono Carlo Freccero e Daniela Strumia nella prefazione, che ha soppresso la realtà. Non si può comprendere la logica e la strategia dei mass media senza fare riferimento alle tesi rivoluzionari de Debord.
Milano : Baldini & Castoldi, 1997
Abstract: Come una sorta di silenziosa Invasione degli Ultracorpi, lo spettacolo si è impadronito delle nostre vite e dei nostri corpi, riducendoli a gusci vuoti. La realtà ormai esiste solo come immagine. Lo strapotere dei media, il fatto che certi eventi (come la guerra del Golfo) sembrino messi in scena per la televisione, ne sono la prova. Sono tesi apocalittiche che Debord aveva espresso con lucidità inquietante sino dalla fine degli anni Sessanta. Il libro è una riflessione acuta e disperata sul nostro tempo. E' un saggio che parla di televisione e di guerra, di pubblicità e di politica, di religione e di mass-media.
Milano : SugarCo, stampa 1990