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Trovati 17 documenti.
La musica contemporanea e il suo spazio / Andrea Branzi
Siracusa : LetteraVentidue, 2023
Abstract: Riferendosi ad un vuoto progettuale di almeno 50 anni (con genesi nella dialettica tra Adorno e Benjamin degli anni Trenta, fino alla musica concettuale di John Cage di metà Novecento e agli esiti ultimi di Philip Glass), Andrea Branzi riconferma in questo saggio la propria posizione di sovvertitore delle logiche concettuali e spaziali del progetto: come fenomeno "inatteso", la Musica contemporanea genera nuovi prototipi urbani, compositivi, cognitivi inaspettati. L'inatteso, nello specifico, non è solo la musica come generativa di un nuovo layer urbano, ma è una terza via di pensiero sullo spazio in toto. Spazio che viene disassato dalle logiche compositive visive e oggettuali tipiche della modernità, matrice di una prassi monodirezionata, verso una dimensione più aperta, orizzontale, sensoriale: una nuova esperienza intellettuale e di immaginazione.
Milano : 24 ore cultura, 2019
Abstract: Da Gio Ponti a Philippe Starck, da Ettore Sottsass ai fratelli Castiglioni: il volume raccoglie tutti i più grandi protagonisti della storia del Design, creatori di oggetti ormai entrati a far parte del nostro quotidiano. Saggi introduttivi racconteranno ciascun designer fornendo le principali chiavi di lettura della sua opera secondo la storiografia, o produzione critica corrente, mentre una selezione di scritti autografi o un'intervista ne spiegherà il pensiero e la poetica. Un atlante degli oggetti illustrerà, inoltre, alcuni tra gli oggetti più famosi, attraverso brevi schede, disegni e fotografie. L'intenzione è di offrire una divulgazione accurata, destinata a chiunque sia interessato a conoscere il design, sia esso studente, professionista o semplicemente cultore e appassionato, offrendo informazioni di base ma anche un orientamento per eventuali approfondimenti. Un volume ideale per seguire il percorso creativo dei grandi maestri del Design internazionale, dagli anni Venti ad oggi.
Milano : Skira, 2019
Abstract: Quali abiti o scarpe disegnati negli anni Ottanta e ancora prima possono essere oggi indossati senza apparire vecchi o fuori dal tempo? Quanti mobili, case, o quartieri urbani di quel periodo sono ancora oggi attuali? Quasi tutti, potremmo dire. In questi anni le forme dell'abitare non sono molto cambiate. Ancor meno è cambiato il loro disegno e la maniera di progettarle. Da sessant'anni, la moda, la musica e l'architettura sembrano esprimere sempre le stesse aspirazioni, le stesse attese. È possibile che siano rimaste così indifferenti ai grandi mutamenti tecnologici e sociali dell'ultimo mezzo secolo? Mentre tutto cambia vorticosamente nella rete e nei dispositivi digitali nel mondo materiale non è così. È saltato il paradigma che lega l'estetica alla proiezione del tempo. La distanza tra "gestalt" e "zeitgeist" non è mai stata così drammatica. Si vive come in un eterno presente dove le forme sensibili dello spazio solido non realizzano più un'idea di futuro. Sembrano sempre le stesse. Immutabili e svuotate di senso nel turbine della rivoluzione informatica. Come cambiano/cambieranno gli spazi dell'abitare? L'architettura può ancora proporre innovazione e senso nell'era della tecnologia 5.0? Questa fase richiede nuovi paradigmi, come nuovi punti di vista sul futuro e una nuova idea di progetto dello spazio fisico. Si tratta di una sfida che nel valorizzare l'esistente utilizzi dispositivi concettuali capaci di operare sul senso e sui nuovi cicli di vita degli spazi abitabili. Una sfida che consideri il contesto come progetto, il paesaggio come un'infrastruttura ecologica e il futuro della città un progetto collettivo e non autoriale. Questo libro racconta la fine della modernità e gli effetti della rivoluzione digitale sugli spazi fisici dell'architettura e della città al tempo del lungo presente. Contrappunti di Andrea Branzi, Nicola Pugno, Carlo Ratti
Andrea Branzi : design antropologico e drammaturgia degli oggetti
Milano : Politecnico Milano 1863, Dipartimento di architettura e studi urbani : Corriere della sera : Abitare, 2016
Introduzione al design italiano : una modernità incompleta / Andrea Branzi
Milano : Baldini & Castoldi, 2015
Abstract: Scritto da uno dei suoi protagonisti, questo saggio ripercorre la genetica del design italiano, risalendo alle sue radici profonde: dagli affreschi di Pompei e della metropoli latina all'arte paleocristiana, dal Rinascimento al Futurismo e al periodo metafisico. Le storie ufficiali del design consistono, il più delle volte, in elencazioni di oggetti e di stili, lasciando in secondo piano le motivazioni che ne sono all'origine. In Italia, arte e architettura hanno avuto una storia lunga e gloriosa, mentre il design, nonostante il suo attuale prestigio internazionale, continua ad avere una storia secondaria, molto breve (due secoli). Questo libro vuole, al contrario, affermare che quella del design è una storia per molti versi autonoma e alternativa a quella dell'arte e dell'architettura, e che proprio per la sua natura particolare, apparentemente legata alla quotidianità domestica, fornisce informazioni culturali e antropologiche importanti sulle radici del nostro Paese. In altre parole, quella del design italiano non è mai stata soltanto una storia di oggetti, ma piuttosto una storia di pensieri, di religioni, di politica e, soprattutto, di uomini
Nuova ed.
Reggio Emilia : Reggio Children, 2011
Introduzione al design italiano : una modernità incompleta / Andrea Branzi
Milano : Baldini Castoldi Dalai, 2010
Abstract: Da quasi mezzo secolo il design italiano si configura come il fenomeno più prolifico e imprevedibile dello scenario internazionale del progetto, oggi riconosciuto come frutto di una modernità eccentrica rispetto a quella imposta dal movimento razionalista europeo. Anche se debole e incompleta, la modernità italiana sembra ricavare, dalla propria anomalia, l'energia per un continuo assestamento, e per una ininterrotta ricerca sperimentale. Questo saggio, scritto da uno dei protagonisti del design italiano, ne ripercorre in maniera originale la struttura genetica risalendo alle sue radici profonde: dagli affreschi di Pompei e della metropoli latina all'arte paleocristiana, dal Rinascimento al Futurismo e al periodo metafisico. In questo libro, che parla di storia ma è scritto da un progettista, viene dunque presentata una originale definizione della modernità italiana, di cui il design è visto come l'espressione più matura, sistema policentrico privo di una metodologia unitaria, capace di sperimentare le possibilità artistiche della tecnologia e le qualità tecnologiche dell'arte; un design che agisce come motore di una innovazione diffusa nella società, e di una cultura imprenditoriale aperta, che trova nelle ricorrenti crisi dell'economia l'occasione per sperimentare il nuovo.
Milano : Triennale : Electa, 2008
Il design italiano, 1964-2000 : un museo del design italiano / [a cura di] Andrea Branzi
Milano : Electa : La Triennale, 2008
Abstract: Dopo anni di progetti rinviati e tentativi falliti è nato nel 1998 il Museo del Design italiano, di cui SIlvia Annicchiarico è conservatrice. Dalla collezione permanente sono nate due mostre itineranti che hanno oresentato il nostro design in circa venti paesi del mondo. Questo volume testimonia gli sforzi e gli studi che stanno intorno a questa istituzione e il rapporto profondo che l'arte del design ha instaurato con la società, il costume e la cultura del nostro paese.
Firenze : Giunti : Scala, 2007
Abstract: Perché gli oggetti hanno la forma che hanno? Come nasce la ricerca di un equilibrio tra funzionalità ed estetica? Quali sono gli oggetti-culto del design contemporaneo? Ecco un manuale sul design di tutto il mondo, dalle origini a oggi. Con tante illustrazioni (circa 350), una grafica raffinata e un testo brillante. Una storia e insieme un'analisi chiara e puntuale dell'industriai design: uno strumento di comprensione, indagine e approfondimento.
Omegna : Museo Alessi ; Mantova : Corraini, c2007
Milano : F. Angeli, 2005
Abstract: L'Opificio di Disegno Industriale Potenziale mutua dalle avanguardie artistiche metodi di stimolo della creatività, nel rispetto o nell'esaltazione di vincoli, anche tecnologici e ingegneristici. Regole e vincoli, che permettono un'istanza di progetto, sono anche il mezzo per esprimere la potenzialità di una miriade di progetti affini per stile e obiettivi, da cui il Disegno industriale Potenziale: la massima rigorosità del vincolo stimola la massima potenzialità creativa, che si può esprimere in qualunque ambito della riproducibilità tecnica in totale libertà di forma, e quindi di pensiero.
Milano : Rizzoli, 1999
Introduzione al design italiano : una modernità incompleta / Andrea Branzi
Milano : Baldini & Castoldi, 1999
Abstract: Secondo l'autore, la fortuna della nostra progettazione a livello internazionale nasce da un sistema policentrico, spesso privo di una metodologia precisa, ma capace di sperimentare liberamente le possibilità artistiche della tecnologia e le qualità tecnologiche dell'arte. Paradossalmente, in un Paese come l'Italia scosso da perenni crisi economiche e industriali, la progettualità dei designer italiani trova forza e alimento per sperimentare sempre straordinarie novità.
Crusinallo : Alessi, c1998
Abstract: Questo libro nasce dall'interesse di Andrea Branzi per il rapporto tra la genetica e il design, tra la produzione di serie e le varianti infinite del genere umano. A partire dal tema dell'evoluzione genetica, la ricerca di Andrea Branzi ha affrontato l'idea dell'infinito umano: in altre parole, il formarsi delle folle a partire dalla coppia. Parallelamente, il progetto si è concretizzato in una collezione di ventimila vasi per Alessi, decorati uno ad uno con il disegno di una faccia diversa. Le leggi che governano la diffusione di uomo e oggetto vengono qui implicitamente accostate: la possibilità di moltiplicare una cosa all'infinito dimensione culturale, tecnicamente fuori dal mercato appartiene infatti soltanto ad uno spazio mentale. La cultura produttiva moderna si è fermata all'idea della serie, ma l'infinito può essere una dimensione possibile nel momento in cui lo si lascia intendere, rivelando un frammento di una dimensione illimitata. E tuttavia, nell'umano come nell'oggettuale, all'interno del panorama indistinto dell'infinito il singolo conserva la sua propria identità, che lo individua e lo rende unico fra i molti.
Reggio Emilia : Reggio children ; Milano : Domus academy research center, c1998
Milano : Electa, 1996