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Trovati 19 documenti.
Il fascismo e noi : un’interpretazione filosofica / Roberto Esposito
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Nel cuore del Novecento l’onda nera del nazifascismo ha rischiato di sommergere l’intera società europea. E non si è ancora del tutto ritirata. La lotta contro di essa resta incerta perché quei linguaggi, quelle immagini, quelle pulsioni c’interpellano direttamente. Riguardano non solo «loro», i fascisti, ma anche «noi». Soltanto riconoscendone l’inquietante latenza nella nostra esperienza, anziché illuderci di esorcizzarla con stanchi rituali, potremo sperare di smontare la sua macchina metafisica. Per quanto in forma aberrante, il fascismo ha sfidato la tradizione filosofica europea sul suo stesso terreno, rovesciando il significato dell’esistenza umana, della vita e della morte. Perciò, prima ancora che sul piano politico, è su di esso che gli va data una risposta. Sulla scorta di un confronto con alcuni dei massimi esponenti del pensiero, della psicoanalisi e della letteratura, da Bataille a Lévinas, da Freud a Schmitt, da Pasolini a Littell, questo libro propone un’interpretazione filosofica dell’evento storico più tragico dell’età contemporanea.
Le parole della tecnica : concetti, ideologie, prospettive / a cura di Maurizio Guerri
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: La parola «tecnica» evoca scenari del fare e del pensare umano che paiono oggi trasparenti, inconfutabili; in essi l’uomo come soggetto cosciente è attore rispetto sia alla storia sia alla natura. Indubbiamente mai come oggi la terra è avvolta in una rete di attività tecniche, al punto che non vi è piú luogo che non porti il segno della trasformazione umana. Eppure mai come oggi l’umanità nel suo complesso appare incapace di dirigere verso una meta la propria azione: il disastro ambientale, il diffondersi delle guerre, le ingiustizie economiche si impongono a livello planetario e qualsiasi soluzione da parte dell’uomo – proprio nella sua dimensione di progettazione tecnica – pare in grado solo di accelerare l’apocalisse incombente. Al momento vince la rappresentazione secondo cui non vi sia alternativa al tipo di mortifera relazione tecnica imposta dal neoliberismo; eppure essa è falsa perché rimuove la dialettica della tecnica occidentale, che non è fatta solo di dominio e di illimitata crescita economica, ma va concepita anche come emancipazione, come costruzione di un rapporto libero tra uomo e natura, e perfino come convivialità e poiesis. Il sillabario filosofico qui proposto si propone di ridare senso a parole soffocate nelle fantasmagorie del capitalismo globale. Riaffermare e immaginare il significato tecnico dell'agire e del pensare dell'essere umano risponde alla necessità teoretica e politica di trasformare la nostra storia riattizzando la «scintilla della speranza» racchiusa nella sua essenza.
La donna è mobile : filosofia della menopausa / Gloria Origgi
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Nel mezzo del cammino della vita di una donna esiste un periodo più o meno lungo, a volte silente, delicato, sconvolgente: il climaterio, ossia la fase che le donne attraversano circa dai 45 ai 55 anni. Si tratta di una lunga trasformazione della vita ormonale che si conclude con la menopausa, ossia con l’arresto del ciclo mestruale e la fine della fertilità. È un viaggio oscuro e misterioso che attraversano tutte le donne: con figli o senza, eterosessuali o omosessuali, ricche o povere, occidentali o non occidentali. Questo libro affronta almeno due questioni. La prima: l’ignoranza di molti su che cosa sia questa trasformazione. La seconda: il carattere lento, progressivo, biologico, psicologico e sociale di questo cambiamento. È un percorso importante, durante il quale il rapporto con il mondo e con noi stesse si modifica, le aspirazioni e i desideri vengono stravolti. Eppure, di tutto ciò si parla pochissimo. Ma il climaterio è a tutti gli effetti un’esperienza trasformativa in senso filosofico, ossia un’esperienza che cambia radicalmente il nostro modo di essere nel mondo. Abbiamo dunque bisogno di una nuova filosofia, di una nuova epistemologia e di una nuova visione dell’essere donna.
Decidono le femmine : evoluzione e bellezza maschile / Daniele Derossi
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Spesso in natura i maschi sono più appariscenti delle femmine: hanno colori più sgargianti, o presentano strutture vistose come corna e criniere. Per spiegare questo fenomeno Darwin introdusse la teoria della selezione sessuale: le femmine guidano l’evoluzione della bellezza maschile scegliendo i tratti ornamentali che preferiscono. Alla sua pubblicazione, la teoria fu quasi unanimemente rifiutata da opinione pubblica e mondo scientifico; occorsero quasi cento anni prima che si tornasse a discuterne. L’insuccesso iniziale è soprattutto legato agli stereotipi di genere dell’epoca vittoriana e al timore degli scienziati di essere associati ai movimenti femministi. Gli stessi stereotipi di genere orientarono anche i cambiamenti della moda occidentale già a partire dalla fine del Seicento. Mentre le donne continuano a vestirsi in modo appariscente, la moda maschile sobria e scura, perdura ancora oggi. Ma storicamente non è sempre stato così. Basta guardare i ritratti del Rinascimento o le scene di vita nei quadri del Medioevo per rendersi conto che anche i maschi di “Homo sapiens” occidentale un tempo erano vistosi e colorati.
Vita interactiva : da Homo sapiens all’universo digitale / Pietro Montani
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Il termine «interattività» si è imposto come una parola chiave dei nostri tempi grazie al crescente espandersi della rete e delle sue risorse nella nostra vita quotidiana. Ciò a cui fa riferimento, tuttavia, poggia su un’idea molto più generale e impegnativa: quella secondo cui la relazione interattiva in quanto tale esercita un primato rispetto agli elementi che vengono relazionati. Il modo in cui questo primato si fa valere, per di più, è sempre nuovo, le sue forme ci spiazzano, la sua creatività talvolta ci disorienta. Dei fondamenti dell’essere interattivo e delle sue tante varianti questo libro propone una ricognizione scandita in quattro movimenti. Il primo ne esamina le strategie di base: dagli espedienti che la vita biologica sa escogitare per conservarsi, evolvere e differenziarsi fino alle metamorfosi con cui l’interattività modella le dinamiche culturali tipiche degli esseri umani. Il secondo analizza la principale tra le tecnologie simboliche della nostra specie, il linguaggio verbale, e la sua capacità di generare prassi interattive che non sarebbero potute sorgere in sua assenza. Il terzo offre un’ampia rassegna della vocazione intimamente interattiva delle arti. Il quarto movimento, infine, prova a fare il punto sugli originali processi interattivi implementati dal digitale, aprendo un confronto spregiudicato tra le sue potenzialità liberatorie e le sue minacce regressive. Il quadro che ne deriva offre una motivazione coerente al fatto che il nostro tempo sembra più di altri destinato a rimodulare quella “vita activa”, che per Hannah Arendt qualificava, in generale, la «condizione umana», come “vita interactiva”.
Le macchine del linguaggio : l’uomo allo specchio dell’intelligenza artificiale / Alfio Ferrara
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Si scrive molto oggi di intelligenza artificiale, affrontando soprattutto le domande che riguardano l’impatto delle tecnologie sulle nostre vite e sulla nostra società. Quello che in genere manca in tante riflessioni pur interessanti è il dettaglio. Se ignoriamo cos’è una rete neurale e con quali operazioni di trasformazione dell’informazione essa produce i propri risultati, rischiamo di saltare un passaggio fondamentale della comprensione, ricavando un’idea solo impressionistica del funzionamento di queste macchine così peculiari. E allora: in che modo imparano le macchine? E, soprattutto, cosa possiamo imparare noi, osservando il loro comportamento? Questo libro esplora la relazione sempre più stretta tra intelligenza artificiale e linguaggio umano, fornendo, senza concedere sconti al lettore ma adottando uno stile sempre accessibile, tutte le informazioni necessarie a comprendere davvero come funziona, e quindi in cosa consiste, l’IA generativa. Attraverso esempi concreti e riflessioni che nascono anche da spunti letterari e temi filosofici, Alfio Ferrara ci mostra i molti modi in cui le macchine del linguaggio non sono solo specchi più o meno deformanti della nostra cultura e dei nostri modi di essere, bensì strumenti per ripensarli. Lungi dallo sposare facili entusiasmi o agitare apocalittiche paure, l’autore ci invita a un uso consapevole, critico e culturalmente maturo dell’intelligenza artificiale. Ricordandoci che il vero rischio insito nella loro esistenza non è quello di venire sostituiti dalle macchine, ma di farne un uso passivo, rinunciando a comprendere quale potere trasformativo racchiudano per la nostra vita intellettuale.
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: «Oggi Platone e Aristotele sono due bussole per navigare i mari della fragilità, nel tentativo di trovare o dare un senso alle nostre esistenze, e per provare a vivere liberi e felici». Dal prof di «BarbaSophia», un libro illuminante su come la filosofia antica possa essere, per i giovani e non solo, un prezioso baricentro nella complessa epoca in cui viviamo. Il nostro è un tempo con poche certezze e tante cose che non funzionano più. Una fase storica in cui è difficile orientarsi. Dalla solitudine alla mancanza di dialogo, dall’assenza di verità alla crisi della politica, passando per le inquietudini della tecnologia e il tabù della morte, sono tante le vulnerabilità con cui ci ritroviamo a fare i conti. Per questo, in un mondo in continuo mutamento, la filosofia, a scuola e nella vita, resta uno strumento di comprensione indispensabile e affascinante. E Platone e Aristotele – i due massimi pensatori dell’antichità – possono aiutarci ad affrontare le paure dell’Occidente. «La filosofia arricchisce e abbellisce l’esistenza umana, rendendola più degna d’essere vissuta».
Gioia / Eugenio Borgna ; con un ricordo di Vittorio Lingiardi
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: La gioia, ci racconta Eugenio Borgna, è un’emozione fragile e leggera, che si avvicina alla letizia, e in lei ogni tanto si confonde. Pur nella sua friabilità e delicatezza, è uno straordinario potere che possiamo far nascere nella nostra interiorità: ci consente di capire che in ciascuno di noi luci e ombre si alternano, si mescolano, e anche che le ombre si diradano solo se sappiamo andare incontro agli altri con gentilezza e con delicatezza, con tenerezza e con amore. È un cammino di speranza, dunque, quello indicato dal maestro della psichiatria gentile in questo mirabile testo, consegnato all’editore poco prima di lasciarci. Conclude il libro un toccante ricordo di Vittorio Lingiardi, che scrive, tra l’altro: «Per Borgna la gioia è anche, basta averlo letto una volta per capirlo, l’incontro con le parole, o i silenzi, dell’altro che ci aiutano a dare un senso alla vita».
Torino : Einaudi, 2025
Einaudi. Stile libero extra
Abstract: «L’angoscia si aggira come uno spettro. Solo la speranza può farci recuperare quel vivere che è qualcosa in più del sopravvivere». Il libro più sentito e vivo di una delle grandi voci critiche di questi anni. Un saggio che vibra di indignazione, ma anche di fiducia. E dove si sente l’urgenza dell’utopia. Stiamo barattando l’empatia, la solidarietà, la stessa capacità di pensare e di raccontare la nostra esistenza con un eterno presente sovraccarico di informazioni disorientanti, ansie da prestazione, solitudine. Eppure ci sono ancora spazi d’azione e pensiero, altri modi di vivere. E a innervarli è la forza della speranza. Una forza che non si esplica nell’attesa, ma apre la strada alla rivoluzione. Attraverso un confronto – un vero e proprio corpo a corpo – con alcuni dei maggiori pensatori del Novecento, Byung-Chul Han traccia una topografia di questo concetto e del suo potere salvifico. Perché chi spera sa che l’ultima parola – su di noi e sul mondo – non è ancora stata detta.
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: «È piú semplice definire l'amore che l'amicizia, più facile dire «ti amo» sembrando sinceri, che dire «ti sono amico» senza che il sospetto dell'impostura adombri le nostre parole. Per questo, la sola definizione dell'amicizia che mi pare accettabile è quella antica, che vede nell'amico un “alter ego”, un altro io - cioè qualcuno che rende amabile e grata la cosa più odiosa: il nostro io [...] E proprio perché - come la vita - è in qualche modo sempre insieme esaustiva e incompiuta, puntuale e manchevole, l'amicizia esige la nostra testimonianza». Attraverso diciassette brevi, folgoranti ritratti, Giorgio Agamben evoca il ricordo degli amici che hanno lasciato un segno indelebile sulla sua vita e sulla sua persona.
[S.l.] : Einaudi, 2025
Einaudi. Stile libero extra
Abstract: Attingendo dall’esperienza personale con due pastori tedeschi e due incroci di lupo e malamute, e dalle idee dei principali filosofi dell’antichità e della modernità, Rowlands scopre che i cani hanno un modo unico di stare al mondo. E che, se potessero, darebbero delle risposte sul senso della vita di gran lunga migliori e soddisfacenti rispetto a quelle dell’uomo. «Credo che Socrate, l'antico filosofo greco, avesse ragione a dire che i cani sono filosofi per natura. Ma un cane, se ne fosse capace, che libro di filosofia scriverebbe?» Per secoli i filosofi hanno cercato di rispondere alle domande più importanti, e complesse, sulla vita degli uomini. In questo saggio le soluzioni le forniscono i cani. Un testo brillante, e profondo, che a partire dalla lezione di maestri del pensiero come Socrate, Kant, Sartre, esamina la fenomenologia dell’universo canino e la mette a confronto con quella degli esseri umani. Se la felicità, per i cani, è raggiungibile nella caccia quotidiana a uno scoiattolo, per gli uomini è qualcosa di molto più sfuggente e complesso. E se è vero che i cani provano una gioia e una concentrazione impareggiabili sul momento, gli umani, al contrario, sono spesso gravati da ansie, dubbi, angosce.
Il primo libro di geografia / Mauro Varotto
Torino : Einaudi, 2025
Abstract: Negli ultimi anni si lamenta da più parti un'ignoranza geografica crescente: non si conoscono più le province, le capitali, i nomi dei monti e dei fiumi... è in realtà la punta dell'iceberg di una più profonda e grave «indifferenza al dove» che caratterizza ampi settori della società ed economia contemporanea. Eppure, anche se le ore d'insegnamento della Geografia sono pressoché scomparse dalle scuole superiori, la geografia è ovunque: nei cibi che consumiamo, nei paesaggi del quotidiano, nella geolocalizzazione involontaria di ogni nostro spostamento, nei cambiamenti climatici e nelle complicate rotte dei migranti. Oltre il bagaglio di nozioni scolastiche elementari, la vera sfida è riuscire a recuperare la natura relazionale del nostro rapporto con lo spazio, che può fornire risposta alle istanze di un mondo sempre più interconnesso e al tempo stesso frammentato. Questo libro vuole essere un punto di partenza per un viaggio attorno ai concetti fondativi della geografia, per illuminarne l'evoluzione storica e la complessità semantica. Più che aiutare a memorizzare posizioni degli oggetti nello spazio, intende essere una prima bussola per posizionare se stessi, e orientare verso una cittadinanza più consapevole e responsabile. Questa disciplina affascinante quanto «indisciplinata», dagli orizzonti ampi e dai confini incerti, ci addestra a un pensiero complesso sul mondo, stimolando un senso di appartenenza al nostro pianeta, che è Terra e Mondo, cosmo e focolare, corpo fisico e immaginazione. Avrà raggiunto il suo scopo se riuscirà a unire il dove al perché, a illuminare la relazione invisibile tra le cose eterne e l'effimero, tra una piccola rosa e il vulcano spento.
L'amore è cambiato : l'era post-romantica / Annalisa Ambrosio
[S.l.] : Einaudi, 2025
Abstract: È possibile superare il mito tradizionale dell'amore senza negarsi il piacere di perdere la testa per qualcuno? Forse sì, a patto di capire che cosa fare se si è innamorati nell'era post-romantica. L'amore è cambiato perché la cultura terapeutica, l'istituto giuridico del divorzio, le lotte dei movimenti LGBTQIA+ hanno allargato la morfologia delle relazioni amorose. La relazione amorosa non è una sola. Non più. Realizzare un amore, cioè, non significa necessariamente sposarsi, avere dei figli, fare sesso o vivere sotto lo stesso tetto a lungo. Ci sono altre possibilità. E queste possibilità sono tanto più varie e concrete quanto più siamo in grado di usare l'immaginazione.
Corpo, umano / Vittorio Lingiardi
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Come una visita medica, un film di fantascienza, un pomeriggio d’amore, questo è un viaggio nel corpo. Di tutti i libri sul tema, l’unico segnato da una virgola: “Corpo, umano”. Virgola che impone una pausa, respiratoria e mentale, dentro la quale cercare il proprio, di corpo, oggi al centro di mille attenzioni, ma di nessuna cura: la medicina lo scompone in oggetti parziali, la vita online lo sottrae alle relazioni toccanti, la politica lo strumentalizza. Vittorio Lingiardi lo riporta con sensibilità al centro della scena e ci racconta gli organi che lo compongono – uno per uno, dal fegato al cervello, dagli occhi al cuore – con la voce della scienza e del mito, dell’arte e della letteratura. E riesce nell’impresa di restituircelo intero: «elettrico», direbbe Whitman, «vivente», direbbe Winnicott. Tutt’uno con la psiche. Autobiografico e psicoanalitico, medico e immaginifico, questo libro concepito in tre stanze – “il corpo ricordato”, “il corpo dettagliato”, “il corpo ritrovato” – ci accompagna in un viaggio avventuroso all’interno del corpo, celebrando la sua fisicità senza separarla dalla sua poetica. Il sangue e le cellule, i simboli e i ricordi. Con le spiegazioni della scienza, le immagini dell’arte, le parole della letteratura, Vittorio Lingiardi racconta la vita del corpo che è «il nostro io, ma anche il primo tu». Nella sua pratica clinica, nell’esercizio della cura, ne ha ascoltati molti, di corpi. La ricerca del contatto e dell’attaccamento, il tumulto dell’adolescenza, l’esperienza della malattia, il risveglio del desiderio, le metamorfosi del genere. Ma anche i sintomi e i silenzi: il taglio sulle braccia che attenua il dolore mentale; le ossa appuntite dell’anoressia; i muscoli gonfi della vigoressia; lo sguardo dismorfico che vede un difetto dove non c’è; il panico che simula l’infarto. Il nostro corpo ci segue e ci accompagna, sa consolarci, può essere nemico. È un laboratorio alchemico capace di apparizioni infinite: anatomico, fisiopatologico, sociale, politico, religioso, estetico, nudo, vestito, danzante, energico, stanco. “Corpo, umano” è un’evocazione, una ricostruzione idiosincratica e incantata. Dove pagina dopo pagina, organo dopo organo, affiora la consapevolezza che, anche quando rischia di svanire, l’unico modo per ritrovare il corpo è raccontarlo.
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Un desiderio di trasmettere, di spiegare. Di spiegarsi, anche. Riguardo alla coerenza di un pensiero che l’apparente dispersione e varietà dei soggetti affrontati aveva in parte mascherato. Bruno Latour, definito da «Le Nouvel Observateur» senza mezzi termini «l’intellettuale francese più influente del mondo», si è concesso a questa serie di interviste con una semplicità, una gioia e una energia che sopraggiungono soltanto nei momenti in cui sappiamo che la vita, e soprattutto la vita della mente, si condensa. Una pace legata a un sentimento di urgenza, un’immanenza inseparabile dall’imminenza e dalla necessità di concentrare, riassumere, mostrare. Una preoccupazione per la chiarezza, un piacere della conversazione, un’arte dello spettacolo. Come se tutto si chiarisse mentre la fine si avvicina. Latour ci offre qui una straordinaria cassetta degli attrezzi per immaginare nuovi modi di esistenza e di azione. Un invito a «diventare terrestri», dando prova di quell’empatia con la Terra che riteneva sempre più necessaria, perché «l’ecologia è la nuova lotta di classe», e «perché i conflitti non sono soltanto sociali, ma geosociali».
Display : luoghi dispositivi gesti / Elisabetta Modena
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: “Display” è un libro sul mostrare e il mostrare è il contenuto messo in display nelle sue pagine. La prima accezione di questo termine inglese è del resto legata al verbo 'to display' e riguarda l’atto di mettere in mostra qualcosa: vi è inclusa una sfumatura che si deve alla sua etimologia – dal latino tardo displicare che significa «spiegare», «svolgere» e che conferisce a questo atto una qualità narrativa. Parlare di display espositivo significa dunque alludere all’allestimento di una mostra o di una serie di oggetti, alle tecniche, alle teorie e alle forme di storytelling che ne sono parte costitutiva. Una seconda e diffusa accezione è legata al digitale e alla visualizzazione su schermo di dati e immagini, ma ancora una volta anche al processo di presentazione di tali contenuti. Apparentemente distanti, queste due declinazioni sono oggi intessute in esperienze che le ibridano generando un nuovo vocabolario, che ci consente di porre nella stessa prospettiva la Wunderkammer cinquecentesca e un archivio digitale, la cornice di un quadro e quella di un device indossabile. Al concetto di display fanno capo «luoghi» nei quali i contenuti vengono organizzati, «dispositivi» intesi come strumenti e oggetti teorici, e «gesti» messi in atto per produrre senso. Tramite la suddivisione in queste tre sezioni il volume tratteggia la complessità di un tema chiave della contemporaneità, restituendone al contempo le radici storiche.
Erotica dei sentimenti : per una nuova educazione sentimentale / Maura Gancitano
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Con la prima tiratura di Erotica dei sentimenti troverai in omaggio una cartolina con le istruzioni per accedere in anteprima a “Pulsione”, il nuovo podcast inedito di Maura Gancitano. Imparare a gestire il carburante delle emozioni non è una procedura standard, uguale per tutti. Educare alle relazioni non significa creare un decalogo di comportamenti da rispettare, una morale a cui conformarsi, ma rendere la persona consapevole di chi è, di cosa desidera e di come può interagire con il resto del mondo. Per vivere insieme agli altri senza farsi troppo male. L’educazione sentimentale è spesso confusa con le buone maniere, il bon ton, il galateo, vale a dire con un insieme di regole e codici considerati socialmente appropriati, a cui bisogna adeguarsi con ubbidienza. L’idea generale è che si tratti di un modello di comportamento che ha lo scopo di affrontare in modo razionale le pulsioni, le emozioni, i sentimenti, e tutti quegli aspetti della persona che per definizione sono romantici e travolgenti. Ma come si può invitare al controllo di qualcosa che è privato, intimo e che dovrebbe rimanere libero per definizione? Non sono proprio quei vissuti emotivi che ci rendono davvero noi stessi? In realtà, l’educazione sentimentale è una pratica personale, che riguarda innanzitutto la cura della propria intimità. È un processo di analisi e risoluzione dei condizionamenti subiti e dei propri bias cognitivi. Ognuno di noi, infatti, ha un modo diverso di percepire il mondo, una sensibilità originale che non va soffocata in nome di un’idea «normale» di vivere la vita. Educare a riconoscere pulsioni, emozioni e sentimenti e a capire come relazionarsi con le altre persone non può prevedere dunque un percorso uguale per tutti. Significa invece mettere in discussione l’idea di normalità e offrire strumenti adeguati per la scoperta della propria unicità, la cura di sé e della propria salute mentale, senza censurarsi né nascondere i propri desideri.
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Dal 1970 al 1987, Gilles Deleuze tenne un corso di filosofia settimanale all’Università sperimentale di Vincennes che a partire dal 1980 si trasferì a Saint-Denis. Le otto lezioni tenute dal filosofo francese tra il marzo e il giugno 1981, trascritte e annotate in questo volume, sono totalmente dedicate al problema della pittura. Che rapporto intrattiene la pittura con la catastrofe, oppure con il caos? Come evocare il monocromo e affrontare il colore? Cos’è una linea priva di contorno? Cosa sono una superficie, uno spazio ottico puro, un regime cromatico? Cézanne, Van Gogh, Michelangelo, Turner, Klee, Mondrian, Pollock, Bacon, Delacroix, Gauguin o Caravaggio costituiscono per Deleuze altrettante occasioni per discutere concetti filosofici fondamentali come quelli di codice, diagramma, figura, analogia, modulazione. Insieme ai suoi studenti, il filosofo francese ripensa radicalmente i concetti ai quali fa abitualmente riferimento la nostra comprensione dell’attività creatrice dei pittori. Concreto e luminoso, il pensiero di Deleuze si offre qui al lettore al più alto grado della sua particolarissima forza espressiva. Questo libro, di pari valore rispetto al celebre dittico dedicato al cinema, è insieme una scuola di metodo e un’eccellente introduzione al complesso della filosofia deleuziana.
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Siamo abituati a pensare che lo sguardo che la scienza getta sulla realtà provenga da una sorta di occhio di Dio. A partire dall’Illuminismo, l’umanità ha chiesto alla scienza di dirci chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando, inducendoci a pensare perfino all’universo prescindendo dalla nostra posizione all’interno di esso. Ma trascurare il ruolo che l’esperienza umana ricopre nella conoscenza comporta gravi pericoli. In questo libro, sulla base di una rigorosa strumentazione storica, filosofica e scientifica, un astrofisico, un fisico teorico e un filosofo dimostrano tutta l’urgenza di una rivoluzione teoretica, in virtù della quale la scienza includa, invece di ignorarla o tentare di rimuoverla, l’esperienza vissuta dell’uomo come parte imprescindibile dei nostri tentativi di pervenire a una verità oggettiva. Secondo gli autori, la scienza, lungi dall’essere volta alla ricerca di una verità assoluta, non è altro che una forma raffinata e in costante evoluzione dell’esperienza umana. Da qui il monito rivolto agli scienziati a ripensare il modo in cui essa opera in una partita dove è in gioco il futuro del genere umano a fronte della crisi climatica dell’intero pianeta e dell’onda montante delle forme più triviali di negazionismo scientifico.