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Trovati 311 documenti.
Il primo libro di sociologia dei consumi / Vanni Codeluppi
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Parlare di «società dei consumi» non è più di moda. Oggi si preferisce ricorrere ad altre etichette per definire il mondo contemporaneo. Eppure è indubbio che i consumi continuino a essere uno dei fenomeni che caratterizzano maggiormente la vita delle persone e i sistemi sociali. Questo volume cerca di analizzarli in maniera sistematica adottando una prospettiva allargata, come quella propria dello sguardo sociologico. E proponendo al lettore una struttura facilmente percorribile che si basa sul tragitto che, a partire dalla loro ideazione, viene compiuto ogni giorno dai prodotti per arrivare nelle case dei consumatori. I prodotti sono pertanto qui considerati non solo nei loro aspetti storici e rispetto alle motivazioni degli individui nei loro confronti, ma anche dal punto di vista delle loro peculiarità estetiche. Inoltre, vengono analizzati nella fase in cui sono comunicati e promossi presso i consumatori attraverso i principali strumenti mediatici, e nel momento in cui vengono distribuiti attraverso i diversi canali esistenti. Infine, il libro prende in considerazione gli usi che i consumatori fanno dei prodotti e le difficoltà che questi incontrano in rapporto all’ambiente naturale e alle ideologie critiche nei loro confronti.
Liberi dal pensiero unico : la rivoluzione culturale della spiritualità / Maurizio Pallante
Torino : Lindau, 2024
Abstract: Nelle società che finalizzano l’economia alla crescita della produzione di merci il consumismo non è un vizio privato, ma una pubblica virtù, perché se la domanda non crescesse di pari passo con l’offerta occorrerebbe ridurre la produzione e l’occupazione, innescando una crisi che si aggraverebbe progressivamente. In queste società l’atto di acquistare travalica la sua funzione utilitaristica e diventa un valore in sé. Non importa cosa si compra. Importa che si compri. Secondo uno slogan pubblicitario, non a caso in inglese, "Shopping is life". Ma gli acquisti possono soddisfare solo le esigenze materiali della sopravvivenza, non possono dare un senso alla vita. Nel 1968, in un discorso pubblico, Robert Kennedy affermò che «il Pil misura tutto, ma non ciò che rende la vita degna di essere vissuta». Solo la spiritualità, che è una dimensione costitutiva degli esseri umani (e non va confusa con la fede in qualcosa che non è dimostrabile razionalmente), consente di appagare le esigenze esistenziali più profonde e di vivere come una conquista la riduzione della dipendenza dal consumismo compulsivo, che è la causa principale della crisi ecologica. Valorizzare la spiritualità significa oggi promuovere una forma di disobbedienza civile.
Consumo e teoria sociale / a cura di Roberta Sassatelli
Bologn : Il mulino, 2024
Abstract: I processi di consumo hanno acquisito una rilevanza centrale nel capitalismo avanzato e sono diventati elementi fondamentali di costruzione dell'identità personale e delle relazioni di potere. Il volume introduce alle principali posizioni teoriche sul consumo e sulle nuove sfide che si affacciano all'orizzonte di questo ambito di studi. Questioni come l'influenza del sistema commerciale e lo spazio di azione dei consumatori, l'organizzazione, la riproduzione e l'innovazione delle pratiche di consumo, le giustificazioni morali ordinarie che le accompagnano vengono analizzate alla luce dell'evoluzione della cultura del consumo. Attraverso teorie ed esempi concreti, il libro arriva così a descrivere uno scenario profondamente trasformato dalla rivoluzione di internet e degli algoritmi, dalla questione dei limiti del consumo, dell'ambiente e della sostenibilità.
Come distruggere il capitalismo della sorveglianza / Cory Doctorow ; traduzione del Gruppo Ippolita
Milano ; Udine : Mimesis, 2024
Abstract: Da qualche tempo abbiamo appreso che esiste un problema chiamato “capitalismo della sorveglianza”, cioè il business del controllo, dell’estrazione e della vendita dei dati degli utenti che è esploso con l’ascesa dei giganti tecnologici Google, Apple, Facebook e Amazon. E se il capitalismo della sorveglianza non fosse un capitalismo disonesto o una svolta sbagliata presa da alcune aziende deviate? E se il sistema funzionasse esattamente come previsto e l’unica speranza di ripristinare un web libero fosse quella di combattere direttamente il sistema stesso? Doctorow sostiene che l’unica possibilità che abbiamo è distruggere i monopoli che attualmente costituiscono il web commerciale così come lo conosciamo, per tornare a un web più aperto e libero, in cui la raccolta predatoria dei dati non sia un principio fondante.
Scritti sulla droga / Sadie Plant ; tradizione di Clara Ciccioni
Roma : Nero, 2024
Abstract: L’effetto dei narcotici, gli stimolanti e gli allucinogeni non riguarda soltanto le percezioni, le menti e gli stati d’animo di chi le usa, ma ha influenzato in maniera profonda e pervasiva la cultura del mondo moderno. Dalla prima diffusione dell’oppio in Europa agli albori della Rivoluzione Industriale, le sostanze psicoattive hanno contribuito in maniera significativa a plasmare la storia economica, politica e sociale, i media e le tecnologie. Hanno influenzato la poesia e la letteratura, e dato forma ad alcuni tra gli indirizzi filosofici più influenti. Hanno anche svelato la neurochimica del cervello umano, esplorata dalla psicologia e dalle neuroscienze attraverso gli studi sui loro effetti. In questa affascinante indagine socioculturale sull’uso e l’abuso delle sostanze psicoattive, e sulle trasformazioni prodotte dal tentativo di controllarne la diffusione, Sadie Plant muove dall’analisi letteraria degli scritti di alcune tra le figure più influenti della letteratura del Novecento, per estendere lo sguardo alla varietà di aspetti e processi che hanno caratterizzato il ruolo delle droghe nella modernità occidentale.
Milano : Cairo, 2023
Abstract: È possibile amare e odiare allo stesso tempo, se l’oggetto di questi sentimenti potenti non è una persona ma una bistecca? Un viaggio a Est, una grande abbuffata e l’incontro con la zuppa di cane hanno trasformato Lorenzo Biagiarelli, da amante degli animali soltanto se ben arrostiti, in un uomo tradito, alla ricerca delle ragioni del consumo millenario di carne e delle sue conseguenze. Un’indagine approfondita e accorata nello spazio e nel tempo, dalla piccola provincia di Cremona ai caotici mercati di Seoul, dai tempi raccontati nella Bibbia a quelli previsti in Fahrenheit 451, in cui ogni risposta genera un’ulteriore domanda, così che ogni capitolo finisce per assomigliare a un piccolo girone dantesco, con i suoi ospiti e le sue guide. L’autore scopre un verme solitario nel suo intestino, un celebre epidemiologo gli spiega che la prossima pandemia si nasconde forse in un capannone pieno di maiali, un allevatore in lacrime racconta di come gli abbiano ammazzato un’intera voliera di pavoni colorati, e poi la leggenda del benessere animale, della dieta mediterranea, le menzogne della pubblicità e quelle della politica. Il viaggio nella carne che questo libro narra non è una caccia alle streghe, ma una storia di uomini e di cibo, di tradizioni e di futuro, di polli e di gatti, alla ricerca di responsabilità ma soprattutto di soluzioni. Perché l’acqua sta salendo, e bisogna decidere chi far salire sulla nuova arca: noi, oppure i cento miliardi di animali che macelliamo ogni anno per il nostro irriducibile amore. Della carne.
Roma : Luiss university press, 2023
Abstract: L'era che stiamo vivendo, caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, porta con sé una grave minaccia per la natura umana: un'architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all'erta, osserva e indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi - coloro i quali dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato. È il "capitalismo della sorveglianza", lo scenario alla base del nuovo ordine economico che sfrutta l'esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali segrete e il movimento di potere che impone il proprio dominio sulla società sfidando la democrazia e mettendo a rischio la nostra stessa libertà. Il libro di Shoshana Zuboff, frutto di anni di ricerca, mostra la pervasività e pericolosità di questo sistema, svelando come, spesso senza rendercene conto, stiamo di fatto pagando per farci dominare. Il capitalismo della sorveglianza, un'opera già classica e un libro imprescindibile per comprendere la nostra epoca, è l'incubo in cui è necessario immergersi per poter trovare la strada che ci conduca a un futuro più giusto - una strada difficile, complessa, in parte ancora sconosciuta, ma che non può che avere origine dal nostro dire "basta!"
Società dei consumi e sostenibilità : una prospettiva psicoculturale / Bruno M. Mazzara
Roma : Carocci, 2023
Abstract: La sostenibilità del nostro stile di vita e del modello di sviluppo che ne è alla base costituisce un tema su cui è urgente riflettere, a fronte dei segnali sempre più evidenti di sofferenza del pianeta che ci ospita. Il libro esplora le origini e le caratteristiche della cultura del consumo esaminando, anche da un punto di vista storico, le interconnessioni fra le dinamiche sociali, economiche e politiche e quelle psicologiche. Si intende così chiarire perché è tanto difficile immaginare e perseguire un cambiamento nella direzione di un modello di società realmente sostenibile, e nel contempo offrire indicazioni su come superare questo scarto tra la gravità della situazione e l'impegno delle persone e delle istituzioni. A questo fine si esaminano alcune modalità di funzionamento dei processi psicologici, specie con riferimento al rapporto che abbiamo con l'ambiente e al ruolo dei consumi nella nostra vita mentale, approfondendo però anche il modo in cui le problematiche ambientali e il rapporto tra consumi e crisi ambientale sono trattati e costruiti nella comunicazione sociale.
Nuova ed. aggiornata e arricchita
Milano : Altra Economia, 2023
Abstract: Siamo uomini o consumatori? È tempo di scegliere da che parte stare! Questo libro racconta l'evoluzione del consumo critico attraverso l'esperienza di Altromercato, la maggiore realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia. Per costruire un'economia più giusta per le persone e l'ambiente, i cittadini, le istituzioni e le imprese devono oggi scegliere una sostenibilità "agìta", non solo raccontata, affrontando insieme le difficili sfide di contesto tra guerra, crisi energetica, pandemia. "Consumi o scegli?" racconta le filiere fair trade dei prodotti -dal Sud del mondo come dall'Italia- e le principali innovazioni di Altromercato come Impresa Sociale. Da queste pagine emerge anche il ruolo fondamentale delle Botteghe del Mondo come luoghi di relazione e presìdi di una nuova economia sui territori, grazie all'impegno di migliaia di attivisti e volontari. Con le vignette di Altan e Sio. Prefazione di don Luigi Ciotti.
Roma : Nero, 2023
Abstract: Dopo aver affrontato nel primo volume il potenziale politico dell'erotismo e del sesso, adrienne maree brown estende la sua esplorazione del piacere a uno spettro più ampio di ambiti e possibilità, fino a includere le esperienze in cui ritrovare il piacere è una sfida. Accanto alle conversazioni sull'uso sano e consapevole delle droghe, sulla gioia del prendersi cura e del coltivare relazioni libere, sul piacere di abbigliarsi e performare su un palcoscenico, sull'umorismo e la risata come strategie politiche, l'autrice ci offre le voci di attiviste che incarnano e ispirano la politica del piacere, mettendolo al centro dell'esistenza anche in circostanze di cui spesso consideriamo soltanto gli aspetti più spiacevoli: l'età che avanza, i traumi profondi e gli abusi subiti durante l'infanzia, la perdita, la disabilità, la malattia. Il piacere è forza e medicina, imparare a godersi la vita non è una strategia di sopravvivenza, ma la premessa necessaria per scatenare l'energia collettiva contro le ingiustizie e le oppressioni del nostro presente distopico
5. ed.
Firenze : AAM Terra nuova, 2013
Abstract: Nel maggio 1996, Heidemarie Schwermer decide di cambiare radicalmente modo di vivere: regala i suoi mobili, abbandona l'abitazione e lo studio, e disdice l'assicurazione sanitaria. Ciò di cui ha bisogno per vivere lo ottiene tramite gli scambi della "Centrale dai e prendi" da lei fondata a Dortmund, in Germania. Dopo tanti anni senza soldi, afferma di essere addirittura più ricca di prima. Concetti come lavoro, tempo libero e vacanze acquistano un significato completamente nuovo e la vita trova una nuova integrità.
Torino : Bollati Boringhieri, 2022
Abstract: Il desiderio di felicità sembra essere un tratto congenito alla natura umana: è comune a ogni epoca e a tutte le culture. Ma se le parole ci permettono di comunicare e di comprenderci, sono al tempo stesso fonte di malintesi. La parola «felicità», infatti, nasconde una trappola semantica. Da un lato ha avuto per lungo tempo - dagli antichi greci al Medioevo e alla prima modernità - un connotato etico: di armonia civile, indissolubilmente legata alla sfera pubblica e al buon governo, o di beatitudine spirituale, inscindibile dal divino e dal sacro. Dall'altro lato, prima con la Rivoluzione francese e poi con l'emergere del liberalismo, la felicità diviene invece un obiettivo dell'individuo, materiale e «quantificabile» attraverso merci e denaro: qualcosa, dunque, di neutro dal punto di vista etico. La felicità moderna ha quindi sempre meno a che fare con una vita «buona» - in armonia con gli altri, con se stessi e con il proprio ambiente. Si identifica invece sempre più con il guadagno e la ricchezza. A questa «felicità» deviante e in ultima analisi tossica, scrive Latouche in queste pagine, è oggi indispensabile contrapporre una frugalità sobria e serena, un'autolimitazione conviviale e gioiosa, veicolata, in maniera decisiva, dal nostro rapporto con il cibo e con l'alimentazione. Contro gli eccessi dell'iperconsumo e dello spreco promossi dall'agricoltura produttivista e dalla grande distribuzione, ma anche contro il cibo spazzatura tipico dell'alimentazione globalizzata che con essa va di pari passo, Latouche sostiene il ritorno a un'agricoltura rispettosa del suolo e della vita, alle gastronomie tradizionali - legate agli ingredienti locali - e a una fruizione del cibo integrata, in armonia con l'ambiente circostante. L'obesità, la fame, la malnutrizione, le carestie raccontano infatti una stessa contraddizione: quella di una società intossicata dalla crescita e che sta fagocitando la vita. A tutto ciò è necessario rispondere rallentando, riducendo e ridistribuendo, attraverso la costruzione di una società dell'abbondanza che sia al contempo felice e frugale.
Milano : Utet, 2022
Abstract: Perché ci sbronziamo? Nella montagna di libri sulla storia dell'ubriachezza, nessuno ha ancora risposto alla domanda all'apparenza più semplice di tutte: perché da migliaia di anni introduciamo quotidianamente nel nostro corpo dosi di un veleno psicoattivo? Qual è la risposta scientifica a un'abitudine evolutivamente svantaggiante? Sbronzi fornisce la prima spiegazione rigorosa e fondata del nostro amore per l'alcol. Attingendo dall'archeologia, dalle neuroscienze e dalla genetica, Slingerland dimostra che il nostro amore per l'ebbrezza non è un errore evolutivo, ma ha aiutato a far cooperare tra loro le comunità tribali primitive, giocando un ruolo cruciale nelle prime società. È stato l'alcol a renderci umani? Dai vichinghi predoni alle orge baccanali, Sbronzi è un'immersione profonda nelle origini intrise di alcol della civiltà.
Ed. aggiornata e ampliata
Milano : Sonda, 2022
Abstract: Per la maggior parte di noi mangiare carne è naturale, normale e necessario, secondo la logica del «si è sempre fatto così». Questa visione si chiama carnismo, il sistema invisibile di credenze, o l'ideologia, che condiziona le persone nel mangiare certi animali. La psicologa sociale Melanie Joy è stata la prima a definire questaideologia e nel suo saggio ne analizza le motivazioni interiori e culturali, mostrando come è diventata pervasiva grazie all'industria della carne, una delle più insalubri e inquinanti. E punta il dito sulle sue vittime: non solo miliardi di animali allevati e macellati ogni anno, ma chi lavora negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, i consumatori e l'ambiente. Considerato una pietra miliare della letteratura sui diritti animali, questo saggio ha innescato una causa sociale che sta diventando rapidamente un movimento globale. L'edizione aggiornata e ampliata del saggio che da 10 anni guida chi vuole comprendere i meccanismi psicologici e sociali delle nostre scelte alimentari.
Storia culturale degli stupefacenti / Paolo Nencini ; prefazione di Grazia Zuffa
Roma : Futura, 2022
Abstract: Gli storici hanno ricostruito con cura l'espandersi dell'uso non terapeutico degli stupefacenti a partire dall'inizio dell'Ottocento e gli interventi atti al suo controllo ad opera dei makers of history. Ma dove sono i soggetti di questi avvenimenti, i tossicodipendenti e quelli che, in base alle legislazioni restrittive, sono divenuti spacciatori? Che ne è stato di loro? Secondo il filosofo tedesco Hans Magnus Enzensberger, la risposta a questo genere di domande è da cercarsi nella letteratura, che è infatti una forma di storiografia, in quanto fornisce il punto di vista soggettivo da giustapporre all'oggettività degli avvenimenti narrati dagli storici. Questo libro si è posto l'obiettivo di ricostruire una storia soggettiva della tossicodipendenza, a partire dall'esame della letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo. Caduta l'illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all'interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell'uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Il giorno in cui il mondo smette di comprare / J. B. MacKinnon ; traduzione di Giorgio Basso
Milano : Il saggiatore, 2021
Abstract: I primi ad accorgersi che qualcosa è cambiato sono i commessi dei negozi: quel giorno stanno clamorosamente mancando gli obiettivi di vendita. Poche ore dopo i responsabili di zona mandano resoconti preoccupati ai loro capi. Il giorno successivo gli addetti ai magazzini dei maggiori siti di shopping online vedono i loro ritmi frenetici rallentare. Nel giro di pochi giorni il colore del cielo cambia con il calare delle emissioni di anidride carbonica. Il mondo ha smesso di comprare: non è l'inizio di un romanzo distopico; è l'unica cosa che può salvare noi e la Terra. Parliamoci chiaro: è lo stile di vita basato su un consumo costante la causa principale del collasso ecologico. Siamo disposti ad avviare trasformazioni radicali su scala globale per rendere più verde e sostenibile il nostro stile di vita, ma non a diminuire i nostri acquisti, quello no, è l'ultimo tabù. Se smettiamo di comprare, dicono politici ed economisti, sarà una catastrofe, la fine della nostra società e di milioni di posti di lavoro. Ma è davvero così? Per rispondere a questa domanda, J.B. MacKinnon ha attraversato il pianeta parlando con gli ultimi cacciatori-raccoglitori africani, con dirigenti dell'industria della moda e con chi lavora negli stabilimenti tessili in Bangladesh, con pubblicitari più o meno pentiti e membri di comunità autosufficienti, con chi produce oggetti usa e getta e chi li cura come prodotti artigianali. Ha visitato gli ultimi luoghi degli Stati Uniti in cui i negozi sono chiusi la domenica; ha attraversato città in cui, avendo tagliato l'illuminazione artificiale, si è tornati ad ammirare le stelle; ha scoperto insospettabili sacche di resistenza al consumo nel cuore del Giappone ipertecnologico. Ridurre i nostri consumi non è un processo indolore, ma è possibile, necessario e non rimandabile se vogliamo interrompere la spirale distruttiva che sta devastando le nostre vite e la Terra. "Il giorno in cui il mondo smette di comprare" è la proposta di un futuro diverso, un futuro che inizia da una nostra semplice decisione: devo davvero premere il pulsante «acquista»?
Trento : Il margine, 2021
Abstract: La società dei consumi dura finché crea desideri che non può esaudire: l'uomo - il cliente - non può essere felice di quello che ha, perché solo se non è soddisfatto sentirà il bisogno di acquistare qualcosa di nuovo. La forma di aggregazione propria di questo gioco sociale è lo sciame, i cui membri si raccolgono e si disperdono all'occasione, accomunati soltanto dal potere di seduzione di sempre diverse (e sempre deluse) promesse di benessere. Chi non dispone delle risorse necessarie è escluso senza appello dalla massa frenetica dei consumatori: se la capacità di consumo è metro di misura persino della virtù, il povero è un colpevole da abbandonare ai margini. Ma è proprio agli esclusi, suggerisce Bauman, che bisogna guardare per uscire dal circolo vizioso dell'infelicità e dell'incertezza. Perché l'escluso è figura dell'Altro, del «prossimo» che dobbiamo amare al di là di ogni calcolo dell'utile, per riappropriarci di un agire morale da cui dipende non solo la nostra socialità, ma la nostra stessa sopravvivenza come specie.
Milano : Altra Economia, 2021
Abstract: Siamo uomini o consumatori? La campagna "Consumi o scegli?" di Altromercato, la maggiore realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, ci interroga e chiede di trasformare i nostri acquisti quotidiani in scelte di valore, a favore di ambiente e persone. Se non siete disposti a seguire passivamente i capricci del mercato e volete "votare" ogni volta che fate la spesa, questo libro è per voi. Alessandro Franceschini in queste pagine racconta lo stato dell'arte del consumo critico e dell'economia solidale in Italia attraverso l'evoluzione di Altromercato, l'impresa sociale di cui è Presidente. Il sistema economico globale, fondato su disuguaglianze crescenti, oggi cerca in tutta fretta di rispondere, spesso solo con parole vuote, all'urgente richiesta di un'economia più rispettosa di persone e ambiente. Per fare ascoltare le proprie istanze, sovrastando il rumore di fondo, le realtà "native sostenibili" devono avere un messaggio forte e coerente. Un caso di studio è la campagna "Consumi o scegli?", con la quale Altromercato ha lanciato una call to action ai cittadini perché trasformino i propri consumi in scelte attive, capaci di creare cambiamento e di restituire concretezza alla parola "sostenibilità". A oltre 30 anni dalla propria nascita, Altromercato raccoglie per la prima volta in un libro la sua proposta valoriale e spiega come renderla reale, grazie alle filiere dei prodotti dal Sud del mondo e dall'Italia, al sistema di garanzie e alle Botteghe, luoghi di relazione e presìdi sul territorio. Una sostenibilità agìta e tangibile, che vi invita a diventare "consumattivisti" e ad impegnarvi in prima persona per cambiare l'attuale, insostenibile paradigma. Prefazione di don Luigi Ciotti.
Lo spettro della droga : storia, mercato e politica delle sostanze / Pablito el Drito
Milano : Agenzia X, 2021
Abstract: L'uso di sostanze che alterano gli stati mentali o le funzioni biologiche è antico quanto la civiltà umana. Mentre nelle società premoderne l'uso delle sostanze psicoattive - oppio, coca, funghi - era più consapevole, è nell'epoca moderna e contemporanea che lo scenario muta. Gli interessi delle potenze coloniali hanno cambiato le abitudini, producendo e trafficando del tutto legalmente grosse quantità di droghe. Fino a che nell'ultimo secolo si è propagata l'ideologia della proibizione che non ha aiutato a risolvere il problema dell'abuso, ma ha spesso portato alla trasgressione di massa e alla crescita inarrestabile della criminalità organizzata. Il sistema del narcotraffico internazionale odierno vive e prospera grazie al perdurare del regime proibizionista. C'è modo di uscire da questo vicolo cieco? Questo libro si occupa delle interazioni tra sostanze, politica, cultura e società. Si basa su fonti di vario tipo, tra cui quotidiani, letteratura alta e popolare, riviste mainstream e underground, interviste, memoir, reportage tv, saggi di storia, politica, antropologia e farmacologia. La tesi dell'autore è che il controllo delle sostanze sia una faccenda tremendamente politica, perché decide della fortuna o delle disgrazie di intere nazioni, gruppi etnici e sociali. Per liberarci dalle logiche dello sfruttamento, della diseguaglianza crescente e della guerra è necessario saper guardare oltre il presente e immaginare un futuro diverso, anche per quanto riguarda le sostanze.
Milano : Vita e Pensiero, 2021
Abstract: Le transizioni di sostenibilità, decarbonizzazione ed economia circolare vengono spesso viste dal lato dell'offerta, vale a dire come un cambiamento di paradigma del sistema produttivo basato sull'innovazione tecnologico-organizzativa e sull'adattamento dei modelli di business. In realtà, tali transizioni non possono avere successo senza un mutamento coerente dei comportamenti dei consumatori. L'operare dei comportamenti individuali e collettivi è tuttavia più elusivo rispetto alle traiettorie tecnologiche e di business, poiché è radicato nelle culture e nei valori, ed è spesso contraddittorio e incerto. Il volume analizza come si stanno evolvendo i modelli di consumo e come comportamenti più sostenibili possono essere favoriti da strategie di engagement e psicologia del consumo. Approfondisce quindi le tendenze di consumo sostenibile in due settori strategici per l'economia italiana: l'agro-alimentare e il sistema moda.