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Vita di Matilde di Canossa
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Materiale linguistico moderno

Donizo

Vita di Matilde di Canossa / Donizone ; edizione, traduzione e note di Paolo Golinelli ; con un saggio di Vito Fumagalli

Milano : Jaca Book, 2023

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Abstract: Matilde di Canossa è personaggio che ha esercitato grande fascino nei secoli, ma che in particolare, negli ultimi anni, ha attratto e continua ad attrarre l'attenzione di un pubblico anche non specialista. Se possiamo conoscere e far rivivere ancor oggi, nei libri di storia, come in tante manifestazioni popolari, artistiche o folkloriche, il mito di Matilde, lo dobbiamo soprattutto al poeta Donizone, che nel suo poema ci ha descritto i momenti salienti della vita sua e dei suoi antenati, e insieme le tappe fondamentali di quel dissidio, tra impero e papato, che è stato alla base della nascita dell'Europa medievale. La Vita Mathildis, giunta a noi proprio nel codice con le note miniature elaborato da Donizone nel monastero di Canossa nel 1115, ora conservato nella Biblioteca Vaticana, viene qui edita sia nel testo latino che in una traduzione poetica, verso per verso.

Opere erotiche
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Materiale linguistico moderno

Ovidius Naso, Publius

Opere erotiche / Publio Nasone Ovidio ; a cura di Adriana Della Casa

Novara : UTET, 2023

Abstract: «Brucio di passione e nell'animo, rimasto senza altri sentimenti, regna solo l'Amore.» Così Ovidio inizia a cantare negli Amores, destreggiandosi con i suoi precetti tra fedeltà, gelosia, frivolezza e volubilità, e lo fa con una tale leggerezza e maestria da rivoluzionare l'esperienza stessa dell'amore: nessun pathos e nessuno struggimento, amare è un passatempo in cui perdersi con distacco e ironia, con eleganza e malizia. Sempre sotto l'egida di Cupido, torna poi al tempo del mito, accarezzando con i versi delle Heroides le spine degli amori imperfetti e impartendo una lezione: l'amore devoto, soffocato dalla possessività e dalla nostalgia, è destinato ad appassire nell'infelicità di chi ama ciecamente. Per fuggire a questa sorte serve dunque padroneggiare l'Ars amatoria, un armamentario di regole, un vero e proprio catechismo del corteggiamento: dai luoghi più appartati di Roma all'abbigliamento più adatto all'occasione, Ovidio si fa maestro dei numerosi aspetti da considerare per padroneggiare quest'arte. E se nell'ispirato prontuario non si dimentica di istruire le giovani amanti su come sedurre e ammaliare a loro volta, a loro sono dedicate anche le ricette dei Medicamina faciei, in cui il poeta le invita a esplorare l'arte della cosmesi. Infine, per tutti coloro che, pur avendo seguito i precetti, non sono stati corrisposti, i Remedia amoris costituiscono la cura efficace al mal d'amore, così da spezzare le ferree catene di Cupido.

Libri dei miracoli. 3.
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Caesarius : de Heisterbach

Libri dei miracoli. 3. / Cesario di Heisterbach ; a cura di Pietro Gelmi

Gandino : Gruppo Culturale Lumen, 2022

Casina
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Plautus, Titus Maccius

Casina / Tito Macco Plauto ; saggio introduttivo, nuova traduzione e commento a cura di Lorenzo Montanari

Santarcangelo di Romagna : Rusconi libri, 2022

Abstract: La Casina racconta una storia per molti aspetti scandalosa: due uomini ateniesi di condizione libera, un padre, il senex Lisidàmo, e suo figlio, il giovane Eutinìco, hanno assoldato i loro più fedeli schiavi, rispettivamente il vil?cus Olimpione e l'arm?ger Calìno, affinché sposino Càsina, una bella e giovane schiava sedicenne esposta quando era ancora in fasce; in realtà, sono proprio Lisidàmo ed Eutinìco a essere follemente innamorati della ragazza, ma, non potendola sposare per via dell'insanabile differenza sociale, desiderano averla comodamente tutta per loro, prestata dal loro schiavo compiacente, secondo le loro voglie. I tanti colpi di scena e le divertenti trappole tese per farla pagare al vecchio marito si susseguono con un ritmo vertiginoso, fino all'imprevedibile, comicissimo finale.

La pentola d'oro
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Materiale linguistico moderno

Plautus, Titus Maccius

La pentola d'oro / Plauto ; saggio introduttivo, nuova traduzione e commento a cura di Nicola Pice

Ed. integrale

Santarcangelo di Romagna : RL, 2022

Il principe
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Machiavelli, Niccolò

Il principe / Niccolò Machiavelli ; con traduzione a fronte in italiano moderno di Carmine Donzelli ; introduzione e commento di Gabriele Pedullà

Roma : Donzelli, 2022

Abstract: Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall'auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e - diciamolo pure - la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un'introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo.

L'arte di saper parlare
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Cicero, Marcus Tullius

L'arte di saper parlare = Orator / Marco Tullio Cicerone ; cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate

Ed. integrale

Roma : Classic House Book, 2022

Abstract: Opera fondamentale nella storia dell'eloquenza, L'arte di saper parlare (Orator), composto fra il luglio e l'ottobre del 46, riprende i concetti già espressi nel De Oratore, (l'oratore, dice Cicerone, deve possedere dottrina, scuola ed esercizio) e affronta per la prima volta la questione relativa al ritmo prosastico, un fenomeno acustico e naturale ma da cui i Greci (da Trasimaco, che l'aveva scoperto, a Isocrate, che ne era stato il perfezionatore) non avevano ricavato le leggi che lo governano. Cicerone fu il primo a sviluppare la teoria del ritmo (numerus), fissando la legge che determina la combinazione delle parole più convenienti alla cadenza del discorso, e divenne a tal punto padrone dell'arte di saper parlare, da essere considerato tra i più grandi oratori dell'antichità.

L'epidemia ovvero la condizione mortale
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Cyprianus, Caecilius Thascius

L'epidemia ovvero la condizione mortale / Cipriano di Cartagine ; a cura di Fabio Gasti

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: Il "De mortalitate" è un trattato in forma di esortazione pastorale scritto nella congiuntura di una terribile pestilenza che ha decimato la popolazione dell’Africa settentrionale alla metà del III secolo. Il vescovo Cipriano adotta diversi strumenti espressivi, come l’efficace descrizione dei sintomi della malattia e l’incessante citazione di diversi passi della Sacra Scrittura, per confortare i lettori, renderli saldi nella fede e convincerli che l’epidemia, come tutte le avversità che si incontrano nell’esistenza, non è altro che una prova di fede, forse la più dura per le conseguenze, e che la condizione mortale dell’uomo è soltanto un indizio del fatto che questa vita deve essere considerata la trepida attesa della vita vera promessa da Cristo.

La favola di Amore e Psiche
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Apuleius

La favola di Amore e Psiche / Apuleio ; a cura di Marina Cavalli ; con uno scritto di Bruno Bettelheim

Milano : Mondadori, 2022

Abstract: Invidiosa della bellezza di Psiche, Venere ordina al figlio Cupido, il dio dell'amore, di farla innamorare dell'ultimo degli uomini; ma, quando vede la fanciulla, il dio se ne invaghisce e, disobbedendo alla madre, la sposa. Pone però una condizione: lei vivrà chiusa in un palazzo pieno di delizie e non dovrà mai vederlo in volto né conoscere il suo nome. Convinta di aver sposato un mostro e istigata dalle due malvage sorelle, una notte la fanciulla non resiste alla curiosità... Centro narrativo dell'opera più famosa di Apuleio, Metamorfosi o L'asino d'oro, la favola di Amore e Psiche è un testo ricchissimo di significati, oggetto di molteplici interpretazioni allegoriche, e un prezioso gioiello letterario che ha ispirato artisti di ogni epoca.

Poesie
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Catullus, Gaius Valerius

Poesie / G. Valerio Catullo

[S.l.] : Latorre, 2022

Abstract: Le poesie senza tempo che raccontano uno dei più grandi amori di ogni tempo. Passione e tormento, delizia e dolore: tutto quello che può capitare a chi ama è descritto da Catullo con una freschezza e una verità ancora oggi stupefacenti. E chiamando le cose con il loro nome, senza nascondersi dietro le parole.

Le grandi commedie
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Materiale linguistico moderno

Plautus, Titus Maccius

Le grandi commedie / Tito Maccio Plauto

Roma : Newton Compton, 2022

Abstract: Plauto è il simbolo stesso del teatro romano antico: testimone di un periodo storico estremamente complesso e articolato, riflette con straordinaria varietà e perizia linguistica e con sorprendente slancio inventivo la delicata congiuntura che si era venuta a creare al suo tempo tra la cultura latina popolare di derivazione etrusca e quella raffinata proveniente dalla nuova intellettualità greca. La sua molteplice attività di autore, attore e organizzatore di spettacoli, nonché l'inesauribile ricchezza di spunti e di intrecci tematici tipici della sua spigliata comicità, contribuiranno, con il ricorrere di figure e stereotipi caratteristici, alla nascita del teatro rinascimentale e della commedia dell'arte. «Il vero Plauto», scrive Ettore Paratore, «si coglie nelle sbrigliate variazioni dei suoi dialoghi, in cui il termine plebeo scelto apposta, il gioco di parole, il lazzo, la battuta buffonesca, le facezie a botta e risposta crepitano incessantemente, per provocare con ogni mezzo la risata clamorosa e gioconda». Palestrione: Insomma, tutte le donne s'innamorano di te al primo sguardo. Pirgopolinice: Non so se me l'hai sentito dire una volta: sono il nipote di Venere!

Tutte le commedie
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Terentius Afer, Publius

Tutte le commedie / Publio Terenzio Afro ; cura e versione poetica di Mario Scaffidi Abbate

Ed. integrali con testo latino a fronte

Roma : Newton Compton, 2022

Abstract: Se Plauto è l'autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d'introspezione intrise di moralità - in cui l'amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell'onore, il rimorso e la pietà - egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede necessariamente nelle battute facili e volgari. L'ho vista, la ragazza, e m'è sembrata proprio bella, perciò fa bene Panfilo a volerla per sé e a non lasciarla fra le braccia di un altro. Adesso vado a riferire e, visto che non porto buone notizie, sono guai per me.

Academica
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Cicero, Marcus Tullius

Academica : l'arte del dubbio / Marco Tullio Cicerone ; introduzione, traduzione e commento di Daniele Di Rienzo

Milano : Rizzoli, 2022

Abstract: Il dolore per le proprie perdite e la constatazione di trovarsi di fronte a una politica fatta di maneggi, dalla quale egli è escluso, sono i sentimenti che spingono Cicerone al ritiro e alla composizione di opere filosofiche, tra cui gli Academica, dedicati alle principali teorie gnoseologiche tra le scuole del tempo. Servendosi della formula del dialogo, Cicerone si interroga, con intellettuali come l'erudito Varrone e il generale Lucullo, sull'importanza del dubbio da esercitare contro il dogmatismo, sul concetto di vero e di falso, sulla definizione di saggio e sulle influenze dello scetticismo nell'Accademia platonica. Una fonte documentaria imprescindibile per la ricostruzione della storia del platonismo dal III al I secolo a.C. e per le notizie sulle altre principali scuole filosofiche, da quella scettica alla stoica. La storia travagliata dell'opera - composta e poi riscritta in breve tempo - non ci impedisce di apprezzare l'erudizione di Cicerone nel citare personaggi, dottrine e filosofi a lui contemporanei, di cui l'apparato di commento riporta approfondimenti del contesto storico-culturale in grado di soddisfare la curiosità del lettore moderno

Medea
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Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

Medea ; Fedra / Seneca ; a cura di Francesca Nenci

Milano : Mondadori, 2022

Abstract: Sedotta e abbandonata da Giasone, per amore del quale è stata capace di ingannare e uccidere, Medea mette in atto la più crudele delle vendette, e uccide i figli propri e dell'eroe. Follemente innamorata del figliastro Ippolito, che però la rifiuta, la regina Fedra racconta al marito Teseo che il giovane ha tentato di sedurla, e lo condanna così a una morte atroce. Due figure di donne carnali, ardenti e fiere ma, nello stesso tempo, fragili di fronte agli sconvolgimenti di Eros: prigioniere delle loro ossessioni e vittime della passione, lontanissime dalla razionalità predicata dallo stoico Seneca, Medea e Fedra sono al centro di queste tragedie dai toni foschi e truci, che mettono in scena lo scontro tra il fato e la volontà, il soccombere del 'logos' davanti al 'furor' che si agita senza tregua nel cuore umano.

La guerra civile
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Petronius Arbiter

La guerra civile / Gaio Petronio Arbitro ; a cura di Stefano Costa

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: Contenuto nel Satyricon, il Bellum civile è un passo in esametri sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo che si trova in un ambiguo rapporto con il contemporaneo poema di Lucano dedicato allo stesso argomento. Indefinibile con certezza come parodia, riscrittura, polemica o omaggio, resta comunque un documento interessante quale espressione del gusto letterario medio dell’epoca neroniana e quale prodotto dell’eccentrico e sfuggente genio di Petronio.

Vita di Virgilio
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Donatus, Aelius

Vita di Virgilio / Elio Donato ; a cura di Mario Lentano

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: La tradizione biografica su Virgilio ha iniziato a formarsi quando il grande poeta latino era ancora in vita e non ha smesso di arricchirsi nei secoli successivi alla sua morte. Quasi al tramonto del mondo antico, l'insigne grammatico Elio Donato raccoglie i frutti di questa lunghissima tradizione in una Vita che aveva originariamente la funzione di introdurre il suo commento integrale ai testi virgiliani, oggi quasi totalmente perduto. Ne risulta un'opera affascinante, ricca di dettagli altrimenti inediti sull'autore dell'Eneide e capace di restituire, dietro il mito letterario, l'immagine dell'uomo. In appendice Vita di Servio, Vita di Probo, Vita di Foca.

Elegie. 2: Libri 3.-4.
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Propertius, Sextus

Elegie. 2: Libri 3.-4. / Properzio ; a cura di Paolo Fedeli

Milano : Mondadori, 2022

Abstract: La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium », amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. In realtà, Cinzia è un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. Qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. Alla fine del libro II, Properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con Cinzia. Il libro III, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle Muse e l'iscrizione della propria poesia alla scuola di Callimaco e di Filita. Immersi in un'aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor , «traduttore» in latino della tradizione greca mediante l'inserzione di «temi italici in un panorama che resta sostanzialmente ellenistico»: «Mani di Callimaco e sacri riti di Filita di Cos, / vi prego, lasciatemi entrare nel vostro boschetto! / Io per primo, sacerdote d'una fonte pura, / porto i mistici emblemi italici nelle danze greche». Basta però giungere sulla soglia del libro IV per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. «Canterò i riti, gli dèi, i nomi antichi dei luoghi», proclama Properzio nell'elegia che apre quel libro. Riconosciuto il magistero di Virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Così, le Elegie ampliano il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica; diventano una silloge tutta originale di amore per una donna e di amore per Roma, le sue radici, la sua storia, la sua potenza.

Le metamorfosi
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Ovidius Naso, Publius

Le metamorfosi / Publio Ovidio Nasone ; traduzione e introduzione di Guido Paduano ; commento di Luigi Galasso ; apparato iconografico a cura di Luca Bianco

Torino : Einaudi, 2022

Abstract: Nell'incipit delle Metamorfosi Ovidio dichiara con lucida concisione l'argomento del poema: «L'animo mi spinge a cantare le forme mutate in nuovi corpi...» Subito dopo, nel corso dello stesso v. 2, si saggia lo spettro semantico di mutare. Invocando l'ispirazione divina sui suoi progetti (coeptis) il poeta insinua, con un rapido slittamento metalinguistico («avete mutato anche quelli»), che di origine divina sia anche il mutamento della propria attività e della propria carriera poetica. Sarà bene ricordarsi di questo lampo polisemico, quando nel libro XV si approssima il termine del carmen perpetuum, che dai primordi del caos giunge fino all'impero di Augusto, e proprio la categoria del mutamento è collocata al centro del discorso di Pitagora, che ne fa il puntello di due forti posizioni ideologiche, tra loro collegate: la metempsicosi, o rinascita dell'anima dopo la morte novis domibus (XV, 159), cioè in un nuovo corpo, proprio come recitava l'incipit, e il vegetarianismo, misura prudenziale contro il rischio che il nuovo corpo sia quello di un animale. Ma nel potente respiro di un linguaggio indebitato con Lucrezio, ancorché divergente per molti contenuti, il principio che omnia mutantur (XV, 165) si allarga alla struttura globale dell'universo: nel tempo, inarrestabile come un fiume, cuncta novantur (XV, 185), a cominciare dall'alternanza tra notte e giorno e tra sole e luna e dalla successione delle stagioni, per poi proseguire con le epoche della vita umana, nel suo processo di sviluppo e successivo declino. (...) Non sembra ragionevole dubitare che il discorso di Pitagora costituisca nel suo insieme l'attribuzione di un senso unitario all'insieme delle metamorfosi della persona in animale, vegetale o minerale, che sono oggetto del discorso poetico, inquadrandole nel genere prossimo del mutamento; quello che manca è invece il riferimento alla differenza specifica, consistente nel fatto che, mentre il sistema descritto da Pitagora è governato da un ritmo fisiologico (o a questo assimilabile), che consente di trarre conseguenze certe da premesse dotate di valore complessivo, la trasformazione che i personaggi di Ovidio subiscono rappresenta una rottura, un evento inatteso e saliente rispetto a vicende di vita ordinaria, che viene spesso veicolato dal ricorrere della parola mirum, «che suscita meraviglia». Ciò potrebbe far pensare al profilo del poema come un insieme di situazioni polarizzate fra un linguaggio neutro, connettivo, interlocutorio o al massimo preparatorio, e un'esplosione di senso, o forse di nonsenso, un profilo piatto intercalato da punte che si ripresentano a intervalli non regolari. Quello che abbiamo di fronte nell'affascinante lettura è qualcosa di molto diverso, che fa onore alla definizione di carmen perpetuum: un'unità insieme fusa e fluida che fa appena avvertire le giunture episodiche, che scavalca con macro-enjambement la stessa partizione in libri, che esplora il gusto inesauribile del narrare in tutte le sue pieghe, comprese quelle ritagliate nelle scatole cinesi del racconto nel racconto. Credo che questo risultato discenda soprattutto dalla riduzione, o traduzione, della metamorfosi da alterità assoluta a un rapporto di mutua comprensibilità e comunicazione col quotidiano. (dall'Introduzione di Guido Paduano).

Le troiane
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

Le troiane / Seneca ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Alfredo Casamento

Santarcangelo di Romagna : RL, 2021

Abstract: Una donna entra in scena, schiacciata dagli innumerevoli lutti e dal crollo di un regno, che il suo corpo piegato s'incarica di rappresentare. È Ecuba, ultima sovrana del grande impero troiano. La lunga notte di Troia si è appena conclusa; l'alba di un nuovo giorno, offuscato dal fumo degli incendi, segna l'avvio del dramma. La guerra è finita, i Greci hanno vinto, ma i pesanti rovesci di fortuna imposti ai Troiani non cessano di imporre ulteriori sofferenze. La principessa Polissena e il piccolo Astianatte, il figlio prediletto di Ettore, dovranno morire; le prigioniere troiane, protagoniste indiscusse di canti dolenti, partiranno presto alla volta della Grecia, schiave di odiosi padroni. Intorno a questi fili narrativi, sottilmente tramati, si svolge un dramma potente, che riflette sull'orrore della guerra, su esili speranze destinate ad essere sopraffatte, sul carico di mali che incombe sui vinti, nuovi migranti della Storia.

Persiani
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Materiale linguistico moderno

Aeschylus

Persiani ; Sette contro Tebe / Eschilo ; a cura di Giorgio Ieranò

Milano : Mondadori, 2022

Abstract: Nel chiuso della città assediata, tra sinistri clamori di guerra, Eteocle è quasi il prigioniero di un incubo. Su di lui incombe la maledizione del padre Edipo, che lo condanna a un destino di morte, mentre intorno alle mura si accalcano guerrieri disumani e terribili. Gli stessi clangori di battaglia dei Sette contro Tebe risuonano anche nella vicenda dei Persiani: lo scontro navale di Salamina, pagina gloriosa nella storia di Atene, è qui visto attraverso lo sguardo dolente e annichilito degli sconfitti. Il lamento di Serse, il grande re caduto nella rete degli inganni divini, riassume la sorte effimera degli umani in un mondo inafferrabile ed enigmatico.