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Trovati 342 documenti.

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De senectute
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Materiale linguistico moderno

Cicero, Marcus Tullius

De senectute ; De amicitia / Cicerone ; a cura di Guerino Pacitti

Milano : Mondadori, 2025

Abstract: Composti nel 44 a.C., un anno prima della morte di Cicerone, i dialoghi De senectute e De amicitia - insieme al De officiis - formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata dalla consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l'epicureismo e l'Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come fine attiva della vita, fase vitale dell'esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella Repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire.

Canto d'amore (melos amoris)
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Materiale linguistico moderno

Rolle, Richard

Canto d'amore (melos amoris) / Richard Rolle ; a cura di Domenico Pezzini ; nota al testo di Piero Boitani

Milano : Mondadori : Fondazione Lorenzo Valla, 2025

Abstract: Richard Rolle di Hampole (circa 1305-1349), Walter Hilton e lo sconosciuto autore della Nube della non conoscenza sono i maggiori scrittori di mistica del Trecento inglese. Studente a Oxford, il primo è divenuto famoso come eremita: commentatore della Scrittura e del Salterio, poeta religioso, autore dei trattati mistici Incendium amoris - poi da lui stesso tradotto in volgare come Fire of Love, l'opera che lo rese popolare - e Melos amoris, il Canto d'amore che la Fondazione Valla presenta qui per la prima volta al pubblico italiano. «Melos»: sin dall'inizio il Canto possiede una musica interiore e dolcissima che rapisce e conquista: Liquide loquor, scrive Rolle, e proseguendo sui tasti dell'allitterazione: non timeo temptantes, nam tales in turbine trucidabuntur. Silere non scio: sic charitas me cogit, ut cuncti cognoscant quia capax consisto cantabilis clamoris et sonum suscipio celicum insignem. Il traduttore deve compiere salti doppiamente mortali per rendere questo latino in un italiano che tenti di mantenere le qualità tonali dell'originale, ma sia allo stesso tempo comprensibile: «Uso un linguaggio limpido. Non temo quelli che mi mettono alla prova, poiché tali persone saranno travolte dal turbine della tempesta. Non so stare in silenzio: l'amore mi spinge a tal punto che tutti sapranno di quale clamore di canto sono capace e quale straordinaria voce celeste so accogliere». Tutto il Melos insegue, con richiami infiniti alla Bibbia, la dolcezza dell'esperienza mistica: è un Cantico dei cantici in ritmo gregoriano e spesso contrappuntistico: riprende e ripete, variando, gli accordi, sinché nel canto stesso non si compie.

Dialogo dei miracoli. 2.
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Materiale linguistico moderno

Caesarius : de Heisterbach

Dialogo dei miracoli. 2. / Caesarius von Heisterbach ; introduzione Maria Francesca Righi ; traduzione dal latino medievale, note e iconografia Pietro Gelmi ; disegni Patrizia Maffeis

Villa di Serio : Villadiseriane, 2024

De brevitate vitae
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

De brevitate vitae / Seneca ; a cura di Tommaso Gazzarri

Ed. integrale

Milano : Mondadori, 2024

Oscar classici ; 41

Abstract: Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso. Dialogo filosofico tra i più celebri, il De brevitate vitae affronta un tema di perenne attualità: la fugacità del tempo. La vita appare breve, sostiene Seneca, solo a chi non ne sa afferrare la vera essenza, a chi si disperde in futili occupazioni. Di fronte alla massa di persone assediate da attività inutili, Seneca propone un modello diverso. Il saggio, che sceglie di dedicarsi all'otium, vive in prima persona l'alternativa etica alla violenza della società e trova nella riflessione filosofica il metodo per ristabilire l'equilibrio morale e recuperare la salute dello spirito. La conoscenza di sé diventa così il punto di partenza per dare un significato nuovo al proprio agire nel mondo e al suo valore sociale.

Il libro dei nomi
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Materiale linguistico moderno

Il libro dei nomi / Anonimo ; a cura di Mario Lentano ; in appendice Dizionario etimologico dei nomi romani

Milano : La vita felice, 2024

Abstract: Che ricordi le avventure della nascita o i tratti del corpo, un episodio della memoria familiare o il vizio di un lontano antenato, il nome proprio racchiude in una manciata di lettere le storie individuali degli uomini e delle donne di Roma antica e insieme il profilo di un’intera cultura, per la quale esso non è mai un’etichetta neutrale o insignificante, ma l’icona di una personalità o di un destino. Il "Libro dei nomi", misteriosa operetta giunta a noi in forma anonima, e l’accluso "Dizionario etimologico", contengono tutto ciò che i Romani hanno scritto su questo affascinante aspetto del loro mondo.

Dialogo dei miracoli. [1.]
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Materiale linguistico moderno

Caesarius : de Heisterbach

Dialogo dei miracoli. [1.] / Caesarius von Heisterbach ; introduzione Maria Francesca Righi ; traduzione dal latino medievale, note e iconografia Pietro Gelmi ; disegni Patrizia Maffeis

Guardistallo : Monastero Cistercense di Valserena, 2023

Il culo non esiste solo per andare di corpo
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Rissa, Alvaro

Il culo non esiste solo per andare di corpo : antologia della letteratura greca e latina : per il triennio del liceo classico : volume unico multimediale e interattivo / Alvaro Rissa

3 ed.

Genova : Il Nuovo Melangolo, 2023

Abstract: L'autore, celandosi sotto lo pseudonimo di Alvaro Rissa, lo storico poeta contemporaneo vivente di Ecce Bombo, propone una serie di testi rari o inediti che i programmi scolastici non hanno mai recepito e che i professori hanno sempre nascosto ai loro studenti. Ci sono brani semisconosciuti di Omero (La Fantozziade), Sofocle (I presidi), Lisia (il De recreatione), Platone (il Del Carlo). E poi carmi oraziani ritenuti perduti come l'ode a Noemi: fulgidas mirare nates Noemis / et nega, si vis, opus esse divom: / non modo ad faeces datur exituras / scilicet anus ("guarda le fulgide chiappe di Noemi, / e nega pure, se credi, che siano opera divina. È evidente che il culo non esiste solo per andare di corpo").

Consolazione della filosofia
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Materiale linguistico moderno

Boethius, Anicius Manlius Torquatus Severinus

Consolazione della filosofia = Consolatio philosophiae / Boezio ; a cura di Peter Dronke ; traduzione di Michela Pereira e Piero Boitani

Milano : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2023

Abstract: La consolazione di Filosofia è il principale testo di giuntura fra il mondo antico e la cultura medievale. Boezio fa un'originale sintesi di Platone, Aristotele, dello stoicismo, di Cicerone, della grande letteratura greco-romana, ma anche della Bibbia, di Agostino, della teologia cristiana. Scrive agli arresti, in attesa che Teodorico dia l'ordine di giustiziarlo e per questa sorta di testamento, personale e di un'intera cultura, inventa una forma letteraria nuova, parte in prosa parte in poesia, che suggestionerà anche Dante qualche secolo dopo. Nella sua apparizione, Filosofia si presenta a Boezio come una donna a metà fra l'umano e il divino. Afferma che i malvagi sono in realtà più deboli dei virtuosi, e che chi sta dalla parte della virtù, della misura e della cultura non ha niente da temere. Non smettere di pensare, non lasciarsi andare alla disperazione, sentire la forza interiore del pensiero: questa la formula per continuare a vivere di fronte alla sofferenza e alla morte. Una formula che veniva da lontano e che è andata lontano costituendo una delle armature morali dell'uomo medievale e moderno.

Lutero e l'islam
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Materiale linguistico moderno

Luther, Martin

Lutero e l'islam : cinque scritti sulla questione turca / Martin Lutero ; a cura di Paolo Ricca ; traduzione di Emilio Bonfatti ; introduzione e note di Paolo Ricca

Torino : Claudiana, 2023

Abstract: I cinque scritti sulla «questione turca» qui pubblicati per la prima volta in lingua italiana sono i principali che Lutero abbia dedicato a questo tema. I due primi (entrambi del 1529) sono direttamente collegati al timor panico suscitato in Germania e altrove dalle continue conquiste territoriali dell’esercito turco e dalla conseguente espansione dell’impero ottomano verso Occidente, fino all’assedio della città di Vienna. Il terzo scritto è del 1541 e si propone di raccomandare ai cristiani di vigilare, malgrado il ritiro dell’esercito e la rinuncia alla conquista di Vienna. Concludono il volume due brevi prefazioni: la seconda, del 1543, a una nuova edizione del Corano in traduzione latina, pubblicata a Basilea. Lutero ha preso molto sul serio la «questione turca» (se così la si può chiamare), dandole, nell’insieme della sua opera teologica e pastorale, il rilievo che meritava di avere. Il suo giudizio sul «Turco» e sull’atteggiamento che il cristiano deve avere nei suoi confronti è ovviamente relativo alla situazione storica e alla temperie religiosa e culturale di quei decenni. Dovremo quindi chiederci quanto del discorso di Lutero può ancora essere considerato valido, e quindi utile, nel nostro tempo e per la nostra generazione. Indubbia e inalterata resta, forse più oggi che allora, la rilevanza del tema.

Orbis sensualium pictus ovvero Immagine e nome di tutte le principali cose del mondo e delle attività della vita
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Materiale linguistico moderno

Komensky, Jan Amos

Orbis sensualium pictus ovvero Immagine e nome di tutte le principali cose del mondo e delle attività della vita / Giovanni Amos Comenio ; a cura di Ginevra Quadrio Curzio

Milano : La Vita Felice, 2023

Abstract: Uscito con testo bilingue in latino e tedesco a Norimberga nel 1658, l’Orbis sensualium pictus ebbe subito grandissimo successo e diffusione. Cogliendo e rendendo produttivo il nuovo ruolo dell’immagine nello sviluppo e nella diffusione del sapere moderno, l’opera ha a suo tempo rivoluzionato e influenzato profondamente l’istruzione scolastica in Europa e testimonia di una concezione pedagogica che collega l’apprendimento della lingua alla trasmissione delle più importanti nozioni sul mondo e sulle cose. Facendo leva sull’efficacia comunicativa immediata delle immagini, mette in connessione il mondo percepito attraverso i sensi e l’ambito delle parole. Oggi difficilmente reperibile, questo libro fa da ponte, come nota Benjamin nel saggio qui riprodotto in appendice, tra il mondo del Barocco, con la sua fascinazione per geroglifici ed emblemi come segnature di un sapere esoterico, e il ruolo fondante dell’immagine in una concezione moderna e scientifica del sapere secondo cui «nulla è nell’intelletto che non sia prima stato nei sensi».

Inni cristiani d'Occidente
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Materiale linguistico moderno

Inni cristiani d'Occidente : l'innario della Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, editio typica altera / a cura di Federico Giuntoli

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Questo «Millennio» rappresenta la prima edizione integralmente tradotta dal latino, annotata e con apparati filologici, di un’ampia selezione dell’innografia cristiana d’Occidente costituitasi a partire dal IV secolo e proseguita poi in età moderna fino ai nostri giorni. Si tratta dei testi entrati nella Liturgia horarum iuxta Ritum Romanum, cioè nel corpus approvato e utilizzato nella liturgia delle Ore dalla Chiesa cattolica di rito romano. A parte Ilario di Poitiers, della cui produzione sono stati tramandati solo sparuti inni frammentari, il più antico innografo è sant’Ambrogio, vescovo di Milano, operante negli ultimi decenni del IV secolo. I suoi testi poetici e quelli dei primi secoli dell’innografia cristiana sono preghiere in metrica latina, ma con caratteristiche già volte a ritmi di indole più popolare. Gli inni cristiani d’Occidente coniugano forme della poesia latina classica con i temi e i contenuti più cari al Cristianesimo. Per questa mescolanza di sacro e profano non hanno avuto vita facile in alcuni periodi, soprattutto nell’alto Medioevo, avversati talvolta dagli ordini monastici più rigidi e anche dalle autorità ecclesiastiche, che in certe fasi storiche ritenevano solo la parola di Dio, dunque solo Antico e Nuovo Testamento insieme, degna di essere pronunciata o cantata nella liturgia. Ciò nonostante, la tradizione innografica si è via via consolidata, anche per la sua grande forza di coinvolgimento dei fedeli. Ed è interessante vedere come gli inni cambino il loro aspetto letterario nel corso dei secoli. Per esempio nel Rinascimento, a parte il ricorso a forme metriche più eleganti e ricercate, entrano in gioco addirittura personaggi della mitologia classica accanto alle figure della religione cristiana. Dunque la stratificazione del corpus innografico è arrivata a contenere tutti gli aspetti della spiritualità e della devozione cristiane assunti nel trascorrere dei secoli, nelle forme che la sensibilità culturale dei vari periodi storici ha richiesto. Nel XVII secolo gli inni vengono ordinati e attentamente revisionati da una commissione istituita da papa Urbano VIII. Questa fase di assestamento è anche il momento in cui avvengono gli ultimi ingressi di rilievo nel corpus, che comunque ha continuato, seppur più sporadicamente, ad arricchirsi fino al Concilio Vaticano II. Il volume è curato da Federico Giuntoli, che già è stato fra i curatori della “Bibbia” nei «Millenni» (ora anche in edizione economica). Oltre al delicato lavoro di traduzione, ha cercato di attribuire ogni inno al suo autore e di descrivere i processi editoriali delle singole tradizioni testuali. Completano il volume una serie di indici e un ricco apparato iconografico: ogni inno viene infatti illustrato con gli incipit delle sue notazioni gregoriane originali, e undici tavole fuori testo riproducono pagine di innari e antifonari da manoscritti medievali.

De vulgari eloquentia
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Materiale linguistico moderno

Alighieri, Dante

De vulgari eloquentia / Dante Alighieri ; traduzione e saggi introduttivi di Claudio Marazzini e Concetto Del Popolo

firenze : Le lettere, 2023

Abstract: Il “De vulgari eloquentia”, che risale all’inizio del sec. XIV, è il primo libro scritto sulla nostra lingua, per analizzarne e promuoverne l’uso poetico, quando ancora non esistevano dizionari e grammatiche dell’italiano, e la nostra letteratura era agli inizi. Dante, appena uscito dall’esperienza dello Stil novo, cominciò (lasciandolo tuttavia incompiuto) questo mirabile trattato, nel quale la tematica propriamente linguistica si collega in maniera affascinante all’universo delle conoscenze medievali, alla religione, alla storia dei popoli, alla filosofia, alla teologia, alla poesia, ai movimenti letterari e anche all’assetto politico dell’Italia. Il linguaggio, dunque, viene collocato al centro di una rete di rapporti con tutte le forme della cultura e della vita sociale. Dante, glottologo ante litteram, mostra inoltre di avere sensazionali intuizioni relative ai principi del mutamento delle lingue nello spazio e nel tempo, e, con formidabile spirito di osservazione, delinea un rapido ma efficace quadro della varietà linguistica nella penisola italiana. Questo libro dantesco fonda, attraverso la lingua, la tradizione letteraria del nostro paese. I curatori hanno affiancato al testo latino una traduzione moderna e scorrevole, corredata da un breve commento e preceduta da due saggi introduttivi. Il primo di questi saggi è dedicato alle alterne fortune del “De vulgari eloquentia” nella cultura italiana: quest’opera, infatti, dal Rinascimento in poi, ha suscitato imprevedibili polemiche; il secondo saggio descrive i caratteri del latino medievale usato da Dante.

Libri dei miracoli. 3.
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Materiale linguistico moderno

Caesarius : de Heisterbach

Libri dei miracoli. 3. / Cesario di Heisterbach ; a cura di Pietro Gelmi

Gandino : Gruppo Culturale Lumen, 2022

Il principe
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Materiale linguistico moderno

Machiavelli, Niccolò

Il principe / Niccolò Machiavelli ; con traduzione a fronte in italiano moderno di Carmine Donzelli ; introduzione e commento di Gabriele Pedullà

Roma : Donzelli, 2022

Abstract: Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall'auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e - diciamolo pure - la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un'introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo.

L'epidemia ovvero la condizione mortale
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Materiale linguistico moderno

Cyprianus, Caecilius Thascius

L'epidemia ovvero la condizione mortale / Cipriano di Cartagine ; a cura di Fabio Gasti

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: Il "De mortalitate" è un trattato in forma di esortazione pastorale scritto nella congiuntura di una terribile pestilenza che ha decimato la popolazione dell’Africa settentrionale alla metà del III secolo. Il vescovo Cipriano adotta diversi strumenti espressivi, come l’efficace descrizione dei sintomi della malattia e l’incessante citazione di diversi passi della Sacra Scrittura, per confortare i lettori, renderli saldi nella fede e convincerli che l’epidemia, come tutte le avversità che si incontrano nell’esistenza, non è altro che una prova di fede, forse la più dura per le conseguenze, e che la condizione mortale dell’uomo è soltanto un indizio del fatto che questa vita deve essere considerata la trepida attesa della vita vera promessa da Cristo.

Academica
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Materiale linguistico moderno

Cicero, Marcus Tullius

Academica : l'arte del dubbio / Marco Tullio Cicerone ; introduzione, traduzione e commento di Daniele Di Rienzo

Milano : Rizzoli, 2022

Abstract: Il dolore per le proprie perdite e la constatazione di trovarsi di fronte a una politica fatta di maneggi, dalla quale egli è escluso, sono i sentimenti che spingono Cicerone al ritiro e alla composizione di opere filosofiche, tra cui gli Academica, dedicati alle principali teorie gnoseologiche tra le scuole del tempo. Servendosi della formula del dialogo, Cicerone si interroga, con intellettuali come l'erudito Varrone e il generale Lucullo, sull'importanza del dubbio da esercitare contro il dogmatismo, sul concetto di vero e di falso, sulla definizione di saggio e sulle influenze dello scetticismo nell'Accademia platonica. Una fonte documentaria imprescindibile per la ricostruzione della storia del platonismo dal III al I secolo a.C. e per le notizie sulle altre principali scuole filosofiche, da quella scettica alla stoica. La storia travagliata dell'opera - composta e poi riscritta in breve tempo - non ci impedisce di apprezzare l'erudizione di Cicerone nel citare personaggi, dottrine e filosofi a lui contemporanei, di cui l'apparato di commento riporta approfondimenti del contesto storico-culturale in grado di soddisfare la curiosità del lettore moderno

La guerra civile
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Materiale linguistico moderno

Petronius Arbiter

La guerra civile / Gaio Petronio Arbitro ; a cura di Stefano Costa

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: Contenuto nel Satyricon, il Bellum civile è un passo in esametri sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo che si trova in un ambiguo rapporto con il contemporaneo poema di Lucano dedicato allo stesso argomento. Indefinibile con certezza come parodia, riscrittura, polemica o omaggio, resta comunque un documento interessante quale espressione del gusto letterario medio dell’epoca neroniana e quale prodotto dell’eccentrico e sfuggente genio di Petronio.

Vita di Virgilio
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Materiale linguistico moderno

Donatus, Aelius

Vita di Virgilio / Elio Donato ; a cura di Mario Lentano

Milano : La vita felice, 2022

Abstract: La tradizione biografica su Virgilio ha iniziato a formarsi quando il grande poeta latino era ancora in vita e non ha smesso di arricchirsi nei secoli successivi alla sua morte. Quasi al tramonto del mondo antico, l'insigne grammatico Elio Donato raccoglie i frutti di questa lunghissima tradizione in una Vita che aveva originariamente la funzione di introdurre il suo commento integrale ai testi virgiliani, oggi quasi totalmente perduto. Ne risulta un'opera affascinante, ricca di dettagli altrimenti inediti sull'autore dell'Eneide e capace di restituire, dietro il mito letterario, l'immagine dell'uomo. In appendice Vita di Servio, Vita di Probo, Vita di Foca.

Elegie. 2: Libri 3.-4.
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Materiale linguistico moderno

Propertius, Sextus

Elegie. 2: Libri 3.-4. / Properzio ; a cura di Paolo Fedeli

Milano : Mondadori, 2022

Abstract: La fama delle Elegie di Properzio è legata all'immagine della loro destinataria, Cinzia, la donna dell'autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium », amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. In realtà, Cinzia è un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. Qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. Alla fine del libro II, Properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con Cinzia. Il libro III, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle Muse e l'iscrizione della propria poesia alla scuola di Callimaco e di Filita. Immersi in un'aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor , «traduttore» in latino della tradizione greca mediante l'inserzione di «temi italici in un panorama che resta sostanzialmente ellenistico»: «Mani di Callimaco e sacri riti di Filita di Cos, / vi prego, lasciatemi entrare nel vostro boschetto! / Io per primo, sacerdote d'una fonte pura, / porto i mistici emblemi italici nelle danze greche». Basta però giungere sulla soglia del libro IV per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. «Canterò i riti, gli dèi, i nomi antichi dei luoghi», proclama Properzio nell'elegia che apre quel libro. Riconosciuto il magistero di Virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Così, le Elegie ampliano il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica; diventano una silloge tutta originale di amore per una donna e di amore per Roma, le sue radici, la sua storia, la sua potenza.

Le troiane
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Materiale linguistico moderno

Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>

Le troiane / Seneca ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Alfredo Casamento

Santarcangelo di Romagna : RL, 2021

Abstract: Una donna entra in scena, schiacciata dagli innumerevoli lutti e dal crollo di un regno, che il suo corpo piegato s'incarica di rappresentare. È Ecuba, ultima sovrana del grande impero troiano. La lunga notte di Troia si è appena conclusa; l'alba di un nuovo giorno, offuscato dal fumo degli incendi, segna l'avvio del dramma. La guerra è finita, i Greci hanno vinto, ma i pesanti rovesci di fortuna imposti ai Troiani non cessano di imporre ulteriori sofferenze. La principessa Polissena e il piccolo Astianatte, il figlio prediletto di Ettore, dovranno morire; le prigioniere troiane, protagoniste indiscusse di canti dolenti, partiranno presto alla volta della Grecia, schiave di odiosi padroni. Intorno a questi fili narrativi, sottilmente tramati, si svolge un dramma potente, che riflette sull'orrore della guerra, su esili speranze destinate ad essere sopraffatte, sul carico di mali che incombe sui vinti, nuovi migranti della Storia.