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Trovati 4 documenti.
Mezzanotte a Malabar House / Vaseem Khan ; traduzione di Luigi Maria Sponzilli
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: Bombay, 1949. È la sera di Capodanno e in tutta la città si celebra la fine del decennio più turbolento della storia dell'India: gli inglesi se ne sono andati e il paese è finalmente indipendente. Ma mentre tutto intorno impazza la festa, nel seminterrato di Malabar House - stazione di polizia periferica e scalcinata dove finiscono gli agenti ritenuti inadatti o semplicemente troppo scomodi per incarichi di rilievo - l'ispettrice Persis Wadia è sola alla sua scrivania. A sei mesi dal reclutamento, Persis rimane la prima e unica agente donna del paese. Malvista dai colleghi, anche questa volta le è stato affidato il turno di notte. Quando il telefono squilla è perciò lei a ritrovarsi per le mani un caso a dir poco delicato: sir James Herriot, noto diplomatico e uomo d'affari, è stato pugnalato a morte durante un ballo in maschera che vedeva riunito nella sua villa il bel mondo cittadino. Persis, affiancata dal criminologo di Scotland Yard Archie Blackfinch, viene catapultata in un'indagine dai risvolti politici scottanti, al cui centro si affastellano grandi interessi economici, afflati nazionalisti e brame di potere sfrenate. Tantissimi i sospettati - nella migliore tradizione del giallo anglosassone -, altrettanti i papabili moventi per uccidere un uomo che si rivela via via ben più equivoco di quanto la sua linda immagine pubblica lasciasse intendere. Viaggiando in cerca di prove o testimoni attraverso un territorio diviso tra fanatici hindu e nazionalisti islamici, l'ispettrice Wadia si scontrerà con i pregiudizi di un popolo ancora legato al passato coloniale e dovrà sgomitare per farsi strada malgrado il suo talento, l'ingegno aguzzo e il coraggio.
Il barman del Ritz / Philippe Collin ; traduzione di Luigi Maria Sponzilli
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: Baffi curati, giacca bianca e cravatta nera, cinquantasei anni appena compiuti, Frank Meier è il rinomato barman del Ritz di Parigi, il salotto più ricercato dall'élite culturale e politica dell'Europa della prima metà del Novecento; ma a partire dal giugno del '40, con l'entrata dei tedeschi in città, al bancone i nuovi clienti sono gli uomini della Gestapo. Adattarsi, ora, è una questione di sopravvivenza. Ebreo di umili origini, da sempre accompagnato da un'insaziabile sete di riscatto, amante del bello e capace di diventare confidente di personalità straordinarie come Fitzgerald e Hemingway, Meier è il fuoco di questo romanzo, lo snodo intorno a cui si muove una corte variegata di personaggi, storici e non. Al Ritz, luogo incantato dove il tempo della guerra sembra essere sospeso, micromondo che diventa specchio dell'occupazione nazista di Parigi, si consuma la vicenda di uomini e donne alle prese con un nuovo potere e con il più semplice spirito di conservazione. Il destino di Meier, del suo assistente e dell'irresistibile Blanche Auzello tiene il lettore con il fiato sospeso, e l'atteggiamento del barman, sempre sul crinale tra resistenza e collaborazionismo, lo rende un eroe a metà, un essere umano ricco di sfumature e di infiniti dubbi. Dietro al bancone di legno scuro, Frank Meier deve salvare se stesso e chi ama. Nell'aprirci le porte del Ritz, Philippe Collin dimostra una cura appassionata per i dettagli che hanno fatto di questo luogo un simbolo, uno scrigno ineluttabilmente spalancato sulla Storia.
Sarai con me domani? / Claire Deya ; traduzione di Luigi Maria Sponzilli
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: "Appena vieni a sapere chi ha potuto fare del male ad Ariane, o chi la conosceva meglio degli altri, appena hai un nome… devi dirmelo. Hai la mia parola di ex prigioniero: ti aiuterò a evadere." È il 1945, è quasi estate, quasi tempo di pace. La Francia del sud è stata liberata ma le ferite della guerra sono ancora aperte e il terreno è pieno di insidie: sotto la sabbia della Costa Azzurra, milioni di mine inesplose intrappolano la riviera. Vincent Devailly, fuggito da un campo di prigionia in Germania, si è unito al gruppo di volontari francesi e prigionieri tedeschi che, gomito a gomito, battono le spiagge devastate per individuare e disinnescare gli ordigni: uomini come Fabien, partigiano della prima ora tormentato da un’ossessione tenace, o come Lukas, detenuto tedesco innamorato della Francia, di Baudelaire e dei poeti surrealisti. Armati di coraggio o disperazione, senza mappe né equipaggiamenti, questi artificieri procedono alla cieca, tastando la sabbia con la punta delle baionette e rischiando di saltare in aria a ogni passo. Vincent si è fatto arruolare nella squadra perché ha scoperto che lì, tra i prigionieri tedeschi, qualcuno potrebbe sapere cos’è successo ad Ariane, la donna che ama e ha amato fino alla follia e di cui ha perso le tracce da due anni – da quando, come raccontava lei nelle sue lettere, si è allontanata dalla fattoria di famiglia perché minacciata da un ufficiale nazista di stanza nel vicino castello di Eyguières. Sarà allora l’aiuto di un compagno sminatore a riaccendere una speranza nel cuore di Vincent, sopravvissuto alla guerra ma incapace di tornare a vivere senza prima conoscere la verità su Ariane.
La piccola bugiarda / Pascale Robert-Diard ; traduzione di Luigi Maria Sponzilli
Milano : Rizzoli, 2024
Abstract: Quando Lisa Charvet dice ad alta voce che Marco Lange l’ha violentata, è una quindicenne irrequieta e smarrita; Lange ha fatto piccole riparazioni in casa Charvet, è un mezzo sbandato di trentadue anni con un volto da operaio senza tempo – come tanti, si potrebbe dire, a guardarne la foto segnaletica. L’avvocato parigino che difende Lisa non ha difficoltà a ottenere una condanna. Ma al momento del processo d’appello, cinque anni dopo, Lisa decide di rivolgersi ad Alice Keridreux, un’avvocata tenace e pragmatica, madre di due figli, con l’abitudine di nuotare nell’oceano per sfuggire alla pressione del lavoro. Durante i colloqui, Alice farà emergere le verità dolorose e fragili che Lisa non aveva saputo affrontare, schiacciata com’era tra un profondo senso di inadeguatezza e l’orgoglio vivo per un corpo, sbocciato troppo in fretta, che attirava le attenzioni dei ragazzi. E dovrà capire, e far capire alla giuria, il motivo per cui ora la sua cliente vuole ritrattare le accuse. Pascale Robert-Diard racconta una storia inconsueta che scardina il peggior senso comune e prova a minare certe false certezze d’oggi. Un romanzo francamente attuale, in cui la scrittrice dimostra il talento dei più validi narratori contemporanei, quelli che lasciano in dono ai propri lettori le domande più profonde.