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× Nomi Faimali, Manuela
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Trovati 6 documenti.

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L'ultima regina
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Materiale linguistico moderno

Fremantle, Elizabeh

L'ultima regina / Elizabeth Fremantle ; traduzione di Manuela Faimali

Milano : Mondadori, 2025

  • Non prenotabile
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Abstract: La storia appassionante e poco conosciuta di Caterina Parr, la sesta moglie di Enrico VIII. Londra, 1543. Quando Caterina Parr rimane vedova per la seconda volta a trentun anni, è costretta a trasferirsi alla corte di Enrico VIII insieme alla fedele cameriera Dot e alla figliastra Meg. Attratta irresistibilmente dal fascino di Thomas Seymour, consigliere di corte del re, con cui inizia una relazione segreta e appassionata, Caterina non può però sottrarsi alle attenzioni del borioso e temibile sovrano che ha messo gli occhi su di lei e ha deciso di sposarla. Caterina non ha scelta: sarà la sua sesta moglie. Ha così inizio per lei una nuova vita nella quale, ben consapevole dell'atroce fine delle donne che l'hanno preceduta, dovrà imparare a navigare nel mare in tempesta di un mondo lacerato da intrighi, tradimenti e sospetti usando il suo istinto femminile e la sua intelligenza per potersi adattare al nuovo ruolo, diventando presto un punto di riferimento per il re all'interno di una corte infida.

Comunicare senza conflitti
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Materiale linguistico moderno

Yeager, David

Comunicare senza conflitti : come motivare le nuove generazioni / David Yeager ; traduzione di Manuela Faimali e Chiara Rizzo

Milano : Mondadori, 2025

Abstract: Ovunque volgiamo lo sguardo, sembra che gli adulti non facciano altro che descrivere i giovani d'oggi in termini angosciati e pessimistici. «Se ne fregano. Parlano una lingua diversa. Sono presuntuosi. Sono ipersensibili.» David Yeager, tra i più stimati psicologi dell'età evolutiva, ha sentito queste parole milioni di volte, sia come genitore sugli spalti alle partite dei suoi figli, sia come professionista nelle sale riunioni delle grandi aziende con cui ha collaborato e nelle scuole che ha visitato. Ma la verità è che i giovani sono semplicemente mossi da una disperata ricerca di senso, di riconoscimento e di spazio. Gli adulti - siano essi padri, madri, insegnanti, tutor, manager - spesso non lo capiscono: si trasformano in giudici inflessibili, che con ferrea disciplina puniscono ogni minima mancanza perché credono di poter forgiare le nuove generazioni nella durezza; oppure, all'opposto, si affannano a sollevarle da ogni difficoltà e combattono al posto loro ogni battaglia. Ma i giovani non chiedono né tiranni né paladini. Chiedono mentori. Cercano qualcuno che sappia ascoltare senza annullarsi, guidare senza comandare, esserci senza invadere. Vogliono adulti che insegnino loro a rimboccarsi le maniche e a meritarsi il rispetto degli altri. Grazie a pratiche efficaci e facili da apprendere, in questo libro innovativo, David Yeager mostra dunque come evitare frustranti schemi di incomprensione e conflitto, per sviluppare invece una comunicazione sana che aiuti i giovani a conquistare responsabilità, indipendenza e successo. Perché per risintonizzarsi sulla giusta frequenza basta un piccolo cambio di prospettiva: una domanda al momento giusto, una spiegazione in più e soprattutto la volontà di guardarsi negli occhi faccia a faccia, anziché dall'alto verso il basso. Il risultato è sorprendente: meno conflitti, più dialogo, relazioni più solide. E, cosa più importante, ragazzi e ragazze più forti, felici e capaci di camminare senza incertezze sulle proprie gambe lungo la strada del futuro che li aspetta.

Una libreria da salvare
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Materiale linguistico moderno

Meier, Nicole

Una libreria da salvare : romanzo / Nicole Meier ; traduzione di Manuela Faimali

Milano : Mondadori, 2025

Abstract: La Bruebaker non è una semplice libreria indipendente: aperta trecentosessantacinque giorni l’anno e amatissima dalla sua comunità, nel tempo è diventata una vera e propria istituzione per la città di Portland. Lo sa bene la libraia Jo Waterstone, che le ha dedicato oltre vent’anni della sua vita. Per Jo, la Bruebaker è molto più che un luogo di lavoro: è la sua casa, il suo rifugio. Le lunghe giornate trascorse al suo interno le hanno permesso di affinare una dote preziosa, quella di saper leggere le persone e consigliare a ciascuna il libro perfetto. All’improvviso, però, Arnold Bruebaker, l’anziano proprietario e mentore di Jo, viene colpito da un ictus e le sue figlie decidono di chiudere l’attività, considerata ormai poco redditizia. Jo non è mai stata una ribelle, ma si rende conto che restare a guardare significherebbe tradire sé stessa. Decide così di barricarsi all’interno della libreria insieme a un gruppo di colleghi, nel disperato tentativo di guadagnare tempo. Tra notti accampati a terra, risate e confidenze, Jo e i suoi compagni scoprono di avere molto più in comune di quanto pensassero e, mentre i giorni diventano settimane, l’intera comunità di Portland si mobilita per salvare la Bruebaker. Ma è solo quando al gruppo si uniscono Sierra e Rain, una madre e una figlia in fuga da una situazione complicata, che Jo imparerà la lezione più importante. Un romanzo pieno di vita, di passione per il proprio lavoro e di libri, le cui pagine hanno sempre poteri straordinari.

Le sorelle di Shakespeare
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Materiale linguistico moderno

Targoff, Ramie

Le sorelle di Shakespeare / Ramie Targoff ; traduzione di Manuela Faimali

[S.l.] : Mondadori, 2025

Abstract: Nel saggio Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf rifletteva sulle ragioni per cui, nel corso dei secoli, le donne avevano scritto pochissimo rispetto agli uomini. Sua la celebre affermazione: «Se vuole scrivere romanzi una donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé». Woolf aggiungeva anche che se mai fosse esistita una sorella di Shakespeare, dotata dello stesso genio del fratello, sarebbe sicuramente andata incontro a un destino tragico: impazzita, uccisa o condannata a concludere «i suoi giorni in qualche capanna solitaria un po' fuori del villaggio, per metà strega, per metà maga, temuta e derisa». Eppure, almeno in parte, Woolf si sbagliava. Nel 1929, quando pubblicò il suo saggio, conosceva infatti poco o nulla delle potenti opere letterarie scritte, e in molti casi pubblicate, da un ristretto gruppo di donne, che, coeve di Shakespeare, facevano ciò che Woolf riteneva impossibile: scrivevano opere poetiche, storiche, religiose e drammatiche, in un'epoca in cui nessuna donna era incoraggiata a farlo. Tra loro, Anne Clifford, un'aristocratica cresciuta tra i privilegi che, dopo essere stata esclusa dall'eredità di uno dei più vasti patrimoni d'Inghilterra, intraprese una battaglia testamentaria arrivando a scontrarsi con gli uomini più potenti del regno e la documentò nei suoi numerosi diari. Mary Sidney, costretta a sposare un uomo molto più grande di lei, ma che non smise mai di approfondire i suoi studi umanistici e fece, in parte insieme al celebre fratello Philip, un'ottima traduzione in versi del Libro dei Salmi. Aemilia Lanyer, proveniente da una famiglia di musicisti veneziani alla corte della regina Elisabetta I, fu la prima donna inglese a pubblicare una raccolta di poesie originali, uscita nel 1611. Elizabeth Cary, la prima donna, invece, a pubblicare una tragedia originale in lingua inglese. Sono loro le quattro «sorelle di Shakespeare» che la studiosa Ramie Targoff ha deciso di raccontare in questo libro. Intrecciandone le tormentate vite con le opere, Targoff restituisce loro la voce che meritano, tessendo un affascinante racconto. Le protagoniste sono donne senza legami di sangue fra loro, ma che hanno condiviso, oltre che una passione, il coraggio di essere se stesse. Nella vita come, soprattutto, nella letteratura

La promessa
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Materiale linguistico moderno

Griffiths, Rachel Eliza

La promessa : romanzo / Rachel Eliza Griffiths ; traduzione di Manuela Faimali

Milano : Mondadori, 2025

Abstract: Estate, 1957. Le sorelle Kindred, Ezra e Cinthy sono cresciute in un ambiente pieno d'amore. L'amore dei genitori, che le hanno fatte sognare, convincendole che i desideri espressi guardando il cielo stellato possono diventare realtà. L'amore dei vicini, i Junkett, l'unica altra famiglia afroamericana in città, la cui casa profuma di costolette speziate e caldi abbracci. E, infine, l'amore di Salt Point, il loro villaggio adottivo nel New England, un piccolo gioiello arroccato sulle scogliere. Quando le ragazze raggiungono l'adolescenza, però, tutto cambia. Mentre i telegiornali nazionali danno sempre maggior risalto alle manifestazioni in favore di libertà, uguaglianza e giustizia per i neri d'America e il movimento per i diritti civili si diffonde a macchia d'olio, a Salt Point la comunità bianca comincia a vedere i Kindred e i Junkett non più come semplici vicini, ma come una possibile minaccia al loro mondo. In un'escalation di violenza, paura e pregiudizi, Ezra - tenace e coraggiosa - e Cinthy - riflessiva e vigile - devono attingere a tutto l'amore che la loro famiglia ha coltivato negli anni. Solo così possono affrontare le ingiustizie che iniziano a subire, come quando Ezra deve reagire al razzismo di un'amica o a uno sgarbo a scuola, e compiere gesti importanti, con cui mettono a rischio se stesse per proteggere i loro cari. Con una scrittura vibrante e poetica, "La promessa" racconta la resistenza di una famiglia contro ogni avversità. È una storia che spezza il cuore, per poi ricomporlo attraverso esempi di coraggio, speranza e amore.

Non dire niente
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Materiale linguistico moderno

Keefe, Patrick Radden

Non dire niente : un caso di omicidio e tradimento nell'Irlanda del Nord / Patrick Radden Keefe ; traduzione di Manuela Faimali

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Belfast, 1972. Jean McConville, vedova e madre di dieci figli, ha trentotto anni quando, in un tardo pomeriggio di dicembre, una ventina di membri dell'ala estremista dell'IRA irrompe in casa sua, alla periferia di Belfast, e la trascina via sotto gli occhi dei figli. I rapitori tentano di calmarli, chiamandoli per nome e promettendo che la madre sarà di ritorno in poche ore, invece Jean viene giustiziata con un colpo alla testa e fatta sparire. L'accusa? Essere una spia dei britannici. Il suo corpo viene ritrovato, per puro caso, trent'anni più tardi, nel 2003, sepolto in una spiaggia. Ancora appuntata sul vestito, la spilla da balia azzurra che Jean teneva sempre con sé. Di recente, alcune registrazioni, custodite nella biblioteca del campus del Boston College e secretate per anni, hanno riportato in primo piano quella vicenda, svelando particolari inediti. L'omicidio McConville è soltanto una delle numerose pagine oscure del feroce conflitto che ha insanguinato l'Irlanda del Nord, noto come i Troubles. Ed è emblematico del clima di paura e omertà di quegli anni. Perché, come recita un verso del poeta irlandese Seamus Heaney, "Whatever You Say, Say Nothing", «Qualunque cosa dici, non dire niente», l'omertà è stata uno dei punti dolenti di quelle tragiche vicissitudini e ha caratterizzato le due parti avverse persino molto tempo dopo la fine degli scontri e dei disordini. Keefe parte da lì, per raccontare un pezzo di storia recente, una società devastata da una violenta guerriglia che per decenni ha trasformato l'Irlanda, e non solo, in uno spietato campo di battaglia. Pluripremiato "Non dire niente" è un bell'esempio di giornalismo investigativo.