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Trovati 192 documenti.
Roma : Alegre, 2025
Abstract: Viviamo in un'epoca in cui non mancano i movimenti sociali ma sono scomparse le organizzazioni di massa. In società sempre più atomizzate, in cui le identità collettive si sono rarefatte e dove i social network danno l'impressione a chiunque di potersi mobilitare senza doversi radicare in nessun luogo. L'idea stessa di organizzazione è diventata un "trauma", a causa dei leaderismi e delle burocratizzazioni viste e riviste nel corso della storia. L'organizzazione ha però la doppia natura del pharmakon: è allo stesso tempo veleno e cura. Organizzarsi è infatti l'unico modo per permettere a chi non ha potere di espandere la propria capacità di agire in un mondo attraversato da enormi diseguaglianze e oppressioni. Per questo Rodrigo Nunes costruisce una nuova teoria dell'organizzazione politica, ridefinendo i termini del problema e liberando il campo dall'idea che esista una forma organizzativa - che sia un partito, un sindacato o un movimento - da replicare universalmente. Per decenni i dibattiti a sinistra hanno avuto la tendenza a fissare concetti contrapposti come orizzontalità e verticalità, differenza e unità, centralizzazione e decentramento, micropolitica e macropolitica come coppie disgiuntive che si escludono a vicenda: o l'una o l'altra. Nunes capovolge i presupposti abituali e propone di adottare una prospettiva ecologica, inquadrando la molteplicità delle strategie e delle organizzazioni come un ecosistema. Un approccio teorico che permette di valorizzare la cooperazione e la convergenza, e di sfruttare a proprio vantaggio la pluralità e l'eterogeneità dell'attuale fase politica e sociale.
Vivere per sempre : l'aldilà ai tempi di ChatGPT / Davide Sisto
Torino : Bollati Boringhieri, 2025
Abstract: Nel 2018, con "La morte si fa social", Davide Sisto ha introdotto, tra i primi in Italia, il tema della morte digitale. Da allora il rapporto tra morte e nuove tecnologie si è intrecciato sempre più saldamente alle nostre vite e l'irruzione nell'infosfera dell'intelligenza artificiale ha reso le cose ancora più paradossali. Se nel 2018 l'attore principale era Facebook – che coi suoi profili di persone decedute, di cui regolarmente l'algoritmo ci ricorda il compleanno, rappresenta «il più grande cimitero del mondo» –, con le nuove tecnologie chiunque può accedere a servizi che promettono di «parlare col caro estinto» come fosse ancora tra noi. L'impatto di queste tecnologie sul nostro rapporto con la morte – e dunque con la vita – è sempre più inquietante. Col passare del tempo nella società si fa strada il «foreverismo», l'idea che si possa in qualche modo «vivere per sempre», almeno digitalmente parlando: app che ci promettono un'eternità digitale ed esorcizzano la morte finiscono col negare a chi resta la consolazione dell'elaborazione del lutto. Il tempo stesso si sta congelando in un eterno presente. In "Vivere per sempre" Davide Sisto, con uno stile diretto e profondo, rilegge il nostro rapporto con la fine, dalla rimozione culturale della morte alla sua spettacolarizzazione, mostrando come la tecnologia stia cambiando sempre di più il modo in cui viviamo, ricordiamo e, soprattutto, moriamo e veniamo ricordati.
Roma : Rai Libri, 2025
Abstract: Cosa serve per cambiare il mondo? Avere buone idee ed essere in grado di concepirlo diversamente. Questo libro vuole mostrare come “l’immaginazione civica”, intesa come la capacità di ideare alternative alle attuali condizioni culturali, sociali, politiche o economiche, può aiutarci a progettare azioni finalizzate al miglioramento sociale, e non soltanto a combattere contro qualcosa. Come mostrano gli esempi proposti, i ragazzi, in particolare, si rivolgono alla cultura popolare – da Beyoncé a Bollywood, da Black Panther a Smokey Bear, dai fumetti alla realtà virtuale – per trovare gli strumenti attraverso i quali esprimere il proprio malcontento per le condizioni in cui vivono. Un giovane attivista, per esempio, usa YouTube con la voce di Cho Chang per rispondere a J.K. Rowling e alla sua rappresentazione degli asiatici americani nella letteratura per ragazzi. I murales a Los Angeles sono impiegati per costruire un’immagine mitica dell’identità dei messicani statunitensi. Gli utenti di Twitter si sono rivolti a #BlackGirlMagic per sottolineare l’importanza di individuare nuove strategie per l’emancipazione femminile. Questi e altri esempi dimostrano che quando le energie creative sono sostenute da un profondo impegno politico sono in grado di generare “visioni” di quella che potrebbe essere una democrazia migliore.
Milano : Mondadori Università, 2025
Abstract: Michael Burawoy, figura chiave della sociologia contemporanea, ha contribuito a ridefinire il ruolo delle scienze sociali nel mondo contemporaneo sviluppando il concetto di Sociologia Pubblica. L’Autore, attraverso una vivace capacità narrativa, definisce il lavoro sociologico evidenziando, in particolare, i rapporti significativi che intercorrono tra sapere accademico, società civile e dibattito pubblico. Partendo dalle sue esperienze di ricerca sul campo in Zambia, Sud Africa, Europa dell’Est, Russia e negli Stati Uniti, e avvalendosi di un pensiero critico, invita i lettori a considerare la sociologia come una vocazione, ovvero un progetto partecipativo rivolto a comprendere e, soprattutto, trasformare la società. Questo volume rappresenta il primo approccio sistematico alla sua opera in lingua italiana; un testo essenziale rivolto ad accademici, ricercatori sociali e studenti. A cura e con un saggio introduttivo di Giovannipaolo Ferrari e Paolo Diana.
In una coltre di nubi : l’immagine contemporanea tra cinema e cultura visuale / Denis Brotto
Venezia : Marsilio, 2025
Abstract: L’immagine del contemporaneo raccontata attraverso il cinema e la cultura visuale: mettendo in dialogo tendenze e studi teorici recenti con le opere di autori quali, tra gli altri, Edward Burtynsky, Doug Aitken, Hito Steyerl, Ruben Östlund, Jesse Kanda, Refik Anadol, Yorgos Lanthimos, Lynne Ramsay, Thomas Hirschhorn, Ryoji Ikeda, Vhils, Paul Clipson, il volume propone una riflessione in merito al ruolo che le forme visive hanno nel contesto culturale e sociale del presente. Immagini che muovono in direzione di una frantumazione del figurativo, di una spoliazione del realismo, di una polverizzazione del riconoscibile. Una condizione di instabilità che si manifesta per mezzo di un processo di progressiva, sublime e al contempo disincantata rarefazione del visivo.
Pensare dopo Gaza : saggio sulla ferocia e la terminazione dell'umano / Franco Berardi «Bifo»
Palermo : Timeo, 2025
Abstract: Gaza è solo l’ultima ferita nell’illusione che è stata l’umanità. Una ferita da cui ora trabocca l’orrore di un reale privo di senso, dinanzi al quale non sappiamo più nemmeno cosa provare. «I sentimenti», dichiara Bifo, «non sono più possibili». E forse non solo per l’individuo – forse il mondo interno è immobilizzato da un trauma che non riesce a elaborare. In una vertiginosa anamnesi delle atrocità della storia recente, Franco Berardi vuole metterci di fronte a un’ineluttabile evidenza: il silenzio della comunità internazionale di fronte al genocidio, la spietata polarizzazione del dialogo, in breve, l’impasse dell’Occidente non è solo politica, ma psichica, cognitiva. Non è possibile capire, perché la storia rifugge la ragione – quanto accade oggi in Medio Oriente è una profonda, incontrollata reazione traumatica. L’ultimo anello di una «catena psicotica» che si inabissa nella nostra psiche collettiva fino a far svanire la relazione fra vittima e carnefice. Perché un trauma come l’Olocausto può riverberarsi per secoli, giacere latente e d’un tratto riaffiorare congelandoci in un’immobilità emotiva in cui tutto ciò che ci circonda è una minaccia. L’unica risposta diventa allora la ferocia incondizionata – la ferina scelta di rendere il mondo intero incapace di nuocere. E in questa cieca ferocia non esiste più futuro – una volta che si iniziano a vedere minacce ovunque, è impossibile fermarsi. La sopravvivenza, portata all’estremo, non può non sfociare nell’estinzione. Allora come reagire? Come pensare dopo Gaza? La risposta, suggerisce Bifo, non la troveremo con la ragione. Dobbiamo invece scavare fra le macerie del trauma, per trovare, forse, la possibilità di un mondo capace di porre fine all’infinito ciclo della violenza.
Milano : Mondadori, 2025
Abstract: Il manifesto contro la dittatura del coding e il dominio delle grandi piattaforme. Gli algoritmi sono ovunque intorno a noi. E molto spesso sono usati per discriminare e opprimere. Ma anche per resistere. E non è solo utopia: attingendo a ricchi materiali dal Nord e dal Sud del mondo, questo libro - già al centro di un ampio dibattito - indaga il modo in cui le persone si impadroniscono degli algoritmi e li riconfigurano per i propri obiettivi, in particolare nel lavoro occasionale, nelle industrie culturali e nella politica. "Algoritmi per resistere" racconta come gli individui possono opporsi creativamente al potere onnipresente delle piattaforme, dando voce a un imperativo morale per tutti, dai fattorini agli artisti agli attivisti per i diritti.
Grammamanti : immaginare futuri con le parole / Vera Gheno
[S.l.] : Einaudi, 2024
Abstract: Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
[S.l.] : Il Saggiatore, 2024
Abstract: Dai red carpet del Met Gala al fast fashion online, i nostri abiti raccontano storie di disuguaglianza, razzismo e crisi climatica. Il libro della moda anticapitalista riannoda i fili dell’industria tessile mettendo in luce le verità nascoste nelle trame dei nostri vestiti. In questo libro, Tansy E. Hoskins affronta i problemi non più rimandabili della moda: dai diritti dei lavoratori alla tutela dell’ambiente, dalla discriminazione all'appropriazione culturale, dai disturbi alimentari contro cui ha visto combattere i suoi amici al desiderio di possedere sempre l’ultimo capo della stagione, o la sua copia. Sempre più spesso, le aziende aggiungono cartellini di sostenibilità e di «scelte responsabili» ai loro capi, dirottando così sui consumatori l’onere di prendere decisioni giuste e fare acquisti migliori. Hoskins punta invece il dito contro il capitalismo. È la struttura sociale in cui viviamo che ci invoglia a consumare di più, manipolandoci per farci sentire brutti, poveri e inutili mentre i lavoratori del settore dell’abbigliamento hanno salari al limite della povertà e rischiano la vita in fabbriche fatiscenti, come nella tragedia del 2013 al Rana Plaza di Dacca, in cui sono morte più di mille persone. Il libro della moda anticapitalista supera l’idea della responsabilità del singolo, dimostrando che, se vogliamo sentirci a nostro agio nei nostri vestiti, dobbiamo rimodellare il sistema: la moda non è soltanto «un cambiamento nello stile degli abiti e dell’aspetto adottato da gruppi di persone», la moda è politica.
Ucraina-Palestina : il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali / Alessandro Orsini
[S.l.] : PaperFIRST, 2024
Abstract: Con la sua prosa semplice e diretta, Orsini ricorre alla teoria sociologica per fornire una nuova interpretazione delle guerre in corso, mettendo in crisi gli schemi mentali con cui l’uomo eurocentrico – che vive di pregiudizi e frasi fatte – percepisce, giudica e valuta la politica internazionale. Il libro introduce, per la prima volta in Italia, la letteratura sul terrorismo di Stato che Orsini applica al caso d’Israele. Il primo capitolo è dedicato ai complessi di superiorità che hanno spinto l’Occidente a sottovalutare e dileggiare la Russia. Il secondo è dedicato ad Hamas e all’attentato del 7 ottobre 2023. Il terzo al bombardamento di Gaza e al regime israeliano nei territori palestinesi. Il quarto contiene quattro lezioni sulla mentalità scientifica per imparare ad analizzare la politica internazionale senza complessi di superiorità eurocentrici. Il quinto capitolo parla delle previsioni di Orsini sulla guerra in Ucraina e introduce il dibattito epistemologico sulla previsione nelle scienze sociali, con esempi molto semplici legati all’invasione di Putin.
Verona : Ombre corte, 2024
Abstract: A lungo il capitalismo si è fondato sull’assunto della rigida separazione tra sfera della produzione e sfera della riproduzione sociale, relegando la seconda a fare da serbatoio di valore non remunerato della prima. Su fronti opposti, le teorie e i movimenti transfemministi e l’affermarsi di un modello di governo economico di tipo neoliberale hanno oggi messo in fibrillazione questo rapporto. Nella società della precarietà diffusa e della crisi irreversibile dell’istituzione salariale, il tempo di lavoro e la logica del valore di scambio si diffondono a tal punto che l’intera vita ne viene contaminata, finendo per rendere pressoché indistinguibili le diverse temporalità della vita sociale. Al contempo, la crisi ecologica mostra i limiti di un modello di sviluppo basato e sulla supremazia dell’homo sapiens (maschio, cis-etero, bianco, occidentale, ricco), e sul controllo e lo sfruttamento delle risorse naturali e del non umano in generale. A partire da un intenso dialogo con importanti studiose femministe e transfemministe di diversa estrazione teorica (Angela Balzano, Stefania Barca, Alisa Del Re, Sara Farris, Silvia Federici, Alessandra Mezzadri, Cristina Morini, Federica Timeto e Sale Sirigu) i capitoli di questo volume provano a immaginare la possibilità di una temporalità sociale che sia capace di sottrarsi agli imperativi della valorizzazione capitalistica. In altre parole, questo volume prova a riflettere su cosa significhi produrre, riprodurre e vivere insieme, su come sia possibile costruire un processo di sperimentazione e ricerca sociale per dare vita, a partire dai concetti fondamentali di “forze di riproduzione” e “cura”, a una nuova prospettiva di liberazione dallo sfruttamento.
Venezia : Marsilio, 2024
Abstract: La pandemia ha innescato una discontinuità nella vita delle persone e delle imprese. Ha provocato un’accelerazione di tendenze già in atto e ne ha fatte sorgere di nuove, come l’attenzione dei lavoratori ai temi della qualità, delle relazioni sociali e partecipative, delle prospettive di carriera, del welfare. A parità di condizioni, il baricentro è spostato sui caratteri soft (immateriali) più che su quelli hard (salario, posto di lavoro). L’orizzonte professionale non è più al vertice assoluto dei riferimenti di un individuo se non assieme ad altri aspetti considerati altrettanto o addirittura più importanti, in particolare per le giovani generazioni. Siamo forse all’inizio di una nuova discontinuità che richiede un ripensamento complessivo dell’organizzazione lavorativa delle imprese e delle sue politiche per il capitale umano. All’insegna, più che dello smart working, del light working.
[S.l.] : EGEA, 2024
Abstract: Che si tratti di televisioni o frigoriferi smart, di macchine o videocamere attivabili tramite app, di termostati o giocattoli per bambini, ogni merce è destinata a essere digitalizzata e connessa alla rete. Gli oggetti connessi rappresentano una rottura irreversibile nella storia della proprietà privata. Nessun oggetto, una volta digitalizzato, rimane di proprietà esclusiva di una specifica persona: il controllo su di esso può essere in ogni momento revocato da remoto, dai produttori, dalle autorità, dai criminali informatici, da chiunque detenga le credenziali di accesso. Questo vale anche, o forse soprattutto, nelle nostre case, un tempo luogo per eccellenza della vita privata, oggi luogo soggetto a sorveglianza. Prefazione Anna Maria Mandalari.
La crescita verde : il futuro dell'economia nell'era del cambiamento climatico / Alessio Terzi
Milano : Ambiente, 2024
Abstract: La crescita economica è il colpevole e il capitalismo è il mandante. Sono loro i responsabili a cui attribuiamo le crisi ambientali e sociali che stiamo vivendo. "Restringere" le nostre economie è l'unica possibilità per uscirne? Per liberarci dall'ossessione per una ricchezza materiale a vantaggio solo di pochi? Alessio Terzi affronta questi punti guidando il lettore in un viaggio alle origini socioeconomiche, evolutive e culturali della nostra necessità di crescere. Un imperativo che, sostiene, ha contribuito a creare la stabilità delle democrazie e una condotta relativamente pacifica delle relazioni internazionali. Cosa succederebbe se lo abbandonassimo? Prefazione di Enrico Giovannini.
Nuova geografia politica urbana / Ugo Rossi, Alberto Vanolo
Roma ; Bari : Laterza, 2024
Abstract: Questo libro – che riprende, espande e aggiorna la precedente edizione del 2010 – offre una comprensione critica del multiforme e conflittuale universo della politica urbana, stabilendo un confronto serrato tra geografia, sociologia, pianificazione urbana, antropologia culturale, scienza politica. Negli ultimi cinquant’anni, per la prima volta nella storia, nelle aree urbane è giunta a concentrarsi la maggioranza dell’umanità. La rapida avanzata dell’urbanizzazione planetaria sta comportando trasformazioni radicali nelle condizioni di vita del nostro pianeta. Le strategie di rappresentazione dell’immagine urbana, le diverse espressioni della città creativa, le forme e le pratiche del governo locale, la geopolitica urbana, i movimenti per la giustizia sociale e la cittadinanza sono i principali temi affrontati dagli autori.
Milano : Meltemi, 2024
Culture radicali ; 22
Abstract: Nell’epoca dell’Antropocene e delle accelerazioni imposte dal digitale, urge lavorare a un pensiero che sia anche pensiero della cura. Le tecnologie della comunicazione hanno infatti causato un impoverimento dell’intelligenza collettiva e creato una proletarizzazione di lavoratori, ricercatori e scienziati: nessuna attività umana sembra esserle sfuggita. Questo nuovo capitalismo digitale va inteso come un deserto del pensiero che distrugge le forme di conoscenza e limita lo sviluppo della coscienza. Le nostre società sono all’altezza di questi tempi complessi e delle sue sfide? O siamo completamente avvinti dalla società del controllo e pertanto incapaci di affrontare la realtà? Qual è il compito della filosofia? C’è bisogno di cambiare rotta, c’è bisogno di utopia: senza, il mondo è invivibile, in tutti i sensi. Pensare, curare offre una straordinaria riflessione per capire come fare.
Generare libertà : accrescere la vita senza distruggere il mondo / Chiara Giaccardi, Mauro Magatti
Bologna : Il Mulino, 2024
Abstract: La realtà reagisce al nostro modello di sviluppo e ci sollecita con forza a cambiare. Un libro coraggioso per ridefinire il rapporto tra la libertà di ciascuno, la società e l'ambiente. Siamo tanti, viviamo meglio e più a lungo. Ma la vorticosa crescita economica dell'ultimo secolo si sta ora scontrando con le sue contraddizioni - cambiamento climatico, migrazioni, squilibri demografici, disuguaglianze - minacciando la vita stessa del pianeta e ponendo con urgenza il problema della sostenibilità. La risposta non può essere però solo tecno-economica: occorre piuttosto mettere in discussione le premesse su cui la crescita si basa, colmando un ritardo culturale nella consapevolezza che non esiste forma vivente che non sia in relazione. Lo dice la scienza e lo dicono da sempre le religioni: solo in rapporto con gli altri diventiamo noi stessi ed esercitiamo la vera libertà, in modo transitivo e generativo e non estrattivo e predatorio. È questa la logica che presiede la vita umana, personale e collettiva, e che può riaprire la strada verso una società libera, giusta e sostenibile.
Sociologia della politica contemporanea / a cura di Ernesto d'Albergo e Giulio Moini
Roma : Carocci, 2024
Abstract: Che cos'è, come è fatta e come funziona la politica contemporanea? E in che modo la sociologia può aiutarci a comprenderla? Il libro propone una lettura critica tanto delle azioni, relazioni e strutture, quanto delle idee e degli interessi che influenzano il potere politico, concentrandosi su fenomeni relativi agli ultimi quarant'anni. Nell'attuale fase storica, infatti, attori, dinamiche e forme della politica si sono modificati, spesso in concomitanza con le risposte date a momenti di crisi economica e sociale. A partire dalle sfide contemporanee, si esaminano sia le radici e le trasformazioni storiche della politica, sia le teorie e gli approcci di ricerca che permettono di analizzarne e capirne i mutamenti. Sono approfonditi i cambiamenti dei partiti e della leadership politica, le identità e le ideologie, le azioni e le politiche pubbliche, la governance, le istituzioni e le amministrazioni in trasformazione, le forme emergenti dei rapporti della politica con la società e i suoi mutamenti economici, culturali e tecnologici, oltre al ruolo politico di movimenti sociali, interessi sociali organizzati, comunicazione e partecipazione.
[S.l.] : ADD, 2023
Abstract: Questo libro è un appassionato manifesto per l’abolizione dei confini, e una riflessione sul valore dell’abolizionismo come pratica speculativa e culturale, oltre che uno sguardo utopico su un futuro di libertà e uguaglianza. I confini danneggiano tutti. Separano i lavoratori e le famiglie, alimentano la divisione razziale e rafforzano le disparità, incoraggiano lo sviluppo di tecnologie di sorveglianza e di controllo che hanno un impatto sia sui migranti sia sui cittadini. Bradley e de Noronha ci ricordano che i confini non sono solo quelli fisici che separano le nazioni, ma sono ovunque e li incontriamo ogni giorno: ci seguono e si mettono tra noi e gli altri per danneggiare sicurezza, libertà e prosperità collettive. Questo libro è un appassionato manifesto per la loro abolizione, e una riflessione sul valore dell’abolizionismo come pratica speculativa e culturale, oltre che uno sguardo utopico su un futuro di libertà e uguaglianza.
Torino : Einaudi, 2023
Abstract: Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono? Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l'indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono. A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.